L’Ape Sociale è un importante supporto economico per quei lavoratori che, a seguito di situazioni svantaggiate, desiderano accedere a un anticipo pensionistico rispetto alla normale età per la pensione di vecchiaia. La misura è stata nuovamente prorogata, mantenendo criteri e procedura ormai consolidati negli ultimi anni. Di particolare interesse tra i requisiti tecnici figurano i contributi figurativi, fondamentali sia per il raggiungimento del requisito contributivo necessario, sia per ampliare la platea dei potenziali beneficiari.
Il beneficio si rivolge a lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, alle gestioni sostitutive ed esclusive e alla Gestione Separata INPS. Sono esclusi coloro che percepiscono già una prestazione pensionistica diretta o sono iscritti a casse professionali private.
Sono previsti specifici requisiti di condizione e anzianità:
Le lavoratrici madri possono beneficiare di uno sconto contributivo di 12 mesi per ogni figlio, fino a un massimo di 2 anni. Per ulteriori dettagli sui beneficiari: vedi approfondimento.
I contributi figurativi hanno un ruolo centrale nel soddisfare i requisiti di accesso all’Ape Sociale. Si tratta di periodi in cui l’INPS accredita contributi, pur senza effettivo versamento da parte del lavoratore o del datore di lavoro, in seguito a specifici eventi che interrompono o sospendono l’attività lavorativa.
I periodi coperti da queste tipologie di contributi sono pienamente validi ai fini del calcolo degli anni necessari per la maturazione del diritto all’Ape Sociale. Tuttavia, occorre sottolineare che durante l’erogazione dell’indennità Ape Sociale non vengono più accreditati contributi figurativi ulteriori (come avviene durante periodi di indennità di disoccupazione o maternità), e ciò può incidere sull’importo definitivo della futura pensione di vecchiaia.
L’indennità Ape Sociale 2025 è non cumulabile con:
Per chi ha ottenuto la certificazione al beneficio in anni precedenti, restano le regole di incumulabilità che prevedevano la compatibilità con redditi di lavoro fino agli importi specificati nella normativa precedente, ormai superata per certificazioni 2025.
La compatibilità con il lavoro autonomo occasionale resta solo entro il limite previsto dalla legge; il superamento comporta la decadenza dal diritto e la restituzione di quanto percepito nell’anno.
Per accedere al beneficio occorre seguire una doppia procedura:
Le principali scadenze per la presentazione delle domande nel 2025 sono:
L’INPS comunica normalmente l’esito entro 30 giorni dalla presentazione. In caso di rigetto, è possibile il ricorso entro i termini previsti dalla procedura amministrativa.
Ulteriori dettagli sulla procedura e documentazione sono disponibili direttamente nel portale INPS dedicato.
L’importo dell’APE Sociale è calibrato sulla rata mensile della pensione maturata fino al momento di accesso al trattamento, nel limite massimo di 1.500 euro lordi mensili (non rivalutabili e senza tredicesima). È previsto un pagamento per 12 mensilità l’anno, senza accredito di ulteriori contributi durante la fruizione. In caso di contribuzione accumulata in più gestioni assicurative, il calcolo è pro quota in base ai singoli periodi e retribuzioni di riferimento.
Non vengono riconosciuti importi aggiuntivi come ANF (Assegni Nucleo Familiare). L’indennità termina con il raggiungimento della pensione di vecchiaia o in caso di decesso del titolare e non è reversibile ai superstiti.
Attenzione: Il ricorso ai contributi figurativi permette il raggiungimento dei requisiti per l’anticipo pensionistico, ma può ridurre l’importo della pensione definitiva di vecchiaia a causa della mancata contribuzione durante il godimento dell’Ape Sociale stessa.