Nel 2025, il panorama delle agevolazioni per i dipendenti pubblici per sottoscrivere il mutuo della prima casa, si arricchisce di strumenti specifici e di regole aggiornate, offrendo opportunità concrete di accesso alla proprietà immobiliare in condizioni vantaggiose.
Con la Legge di Bilancio 2025 sono state confermate e rafforzate le principali agevolazioni statali dedicate all'acquisto della prima casa, destinando particolare attenzione ai lavoratori dell'amministrazione pubblica. La proroga del Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa fino al 2027 e l’aggiornamento dei requisiti di accesso costituiscono elementi chiave: lo Stato garantisce percentuali rilevanti del capitale del mutuo, fino all’80% per alcune categorie prioritarie e fino al 50% per i nuclei familiari ordinari. Questa misura riduce i rischi per le banche e permette l’accesso a condizioni agevolate in termini di tassi di interesse e importo finanziabile.
La principale soluzione disponibile per i dipendenti pubblici è il mutuo agevolato INPS, evoluzione del precedente mutuo INPDAP, erogato in base al Regolamento per la Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e Sociali. Questa formula prevede la possibilità di richiedere un finanziamento ipotecario fino a 300.000 euro, da restituire in un arco temporale fra i 10 e i 30 anni, con scaglioni intermedi (15, 20, 25 anni). La domanda può essere presentata esclusivamente in modalità telematica sul portale dell’INPS.
Il portale INPS mette a disposizione un servizio di simulazione online per calcolare la rata prevista del mutuo, sulla base di importo richiesto, durata e tipologia di tasso (fisso o variabile). Gli ultimi tassi TAN per il 2025 variano tra il 2,05% e il 2,41% per il tasso fisso, mentre il tasso variabile si basa sull’Euribor a un mese con l’aggiunta di 1,5% di spread. Questa simulazione consente agli iscritti di valutare l’incidenza delle condizioni contrattuali sui propri bilanci familiari prima di formalizzare la richiesta (Simulatore INPS Mutuo).
Oltre al mutuo INPS, i dipendenti pubblici possono usufruire delle agevolazioni del Fondo di Garanzia statale, pensato per sostenere l’accesso al credito in specifiche condizioni:
Per tutti i beneficiari è stata inoltre prorogata la detrazione IRPEF del 19% sugli interessi passivi dei mutui ipotecari destinati all’abitazione principale, sino a un massimo di 4.000 euro di spesa detraibile ogni anno fiscale.
La richiesta di mutuo INPS deve essere inoltrata dal 15 gennaio al 15 novembre 2025, esclusivamente tramite la piattaforma online accedendo all’area riservata del portale dell’Istituto.
La selezione delle richieste tiene conto dell’ordine cronologico e della disponibilità dei fondi destinati a livello nazionale, con la formazione di una graduatoria mensile in caso di eccedenza di domande.
Oltre al rimborso del capitale e degli interessi, il mutuatario deve sostenere alcune spese accessorie e commissioni:
Gli interessati possono comparare le condizioni di diversi istituti di credito, valutando anche mutui convenzionati specifici per il pubblico impiego, che talvolta presentano condizioni ancora più vantaggiose rispetto all’offerta ordinaria.
Il regolamento INPS prevede anche la possibilità di richiedere la surroga del mutuo esistente (trasferimento da altro istituto al mutuo agevolato INPS) oppure la parziale/totale estinzione anticipata del debito senza penali. È inoltre consentita la rinegoziazione delle condizioni con la stessa banca in presenza di mutate esigenze familiari o di cambiamenti nei parametri di mercato finanziario.
La flessibilità nella gestione del piano di ammortamento consente di adeguare la rata alle effettive disponibilità del nucleo familiare, offrendo una maggiore tutela in caso di difficoltà improvvise.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti si consiglia il monitoraggio diretto del sito INPS e della sezione Mutui Gestione Dipendenti Pubblici.