Secondo quanto stabilito dalle normative vigenti, le classi energetiche di una casa privata (villetta) nel 2025 sono in tutto 10, definite in termini di efficienza energetica. Partono dalla migliore, la A4, per poi proseguire con A3, A2, A1, B, C, D, E, F, fino alla peggiore che è la G.
Quando si decide di acquistare una nuova abitazione unifamiliare, uno degli elementi fondamentali da valutare è la cosiddetta certificazione energetica, oggi diventata estremamente rilevante, che consente di sapere quali potranno essere i consumi energetici della propria abitazione e la convenienza economica di un eventuale acquisto.
Conoscere la classe energetica è essenziale perché permette di determinare il fabbisogno energetico dell'immobile e le relative spese da calcolare nel medio-lungo periodo.
Le classi energetiche di una casa privata (villetta) nel 2025 sono suddivise in 10 categorie, definite in termini di efficienza e prestazione energetica. La classificazione parte dalla più efficiente, la A4, per poi proseguire in ordine decrescente con A3, A2, A1, B, C, D, E, F, fino alla meno efficiente, la classe G.
Come facilmente intuibile, un'abitazione unifamiliare con certificazione energetica di classe A ha un valore di mercato significativamente maggiore rispetto ad una casa in classe inferiore (G, F, E, D, C, B). Una classificazione energetica elevata permette ad un proprietario, nel caso di vendita dell'immobile, anche di stabilire un prezzo più alto rispetto alla media di mercato della zona, giustificato dai minori costi di gestione energetica.
Le diverse lettere (classi) indicano l'efficienza energetica di una casa e sono riportate sull'Attestato di Prestazione Energetica (APE), che contiene le caratteristiche energetiche della propria abitazione con le relative prestazioni.
Si tratta di un documento obbligatorio per qualsiasi immobile, sia nel caso di compravendita che per la locazione. L'APE deve essere redatto da tecnici professionisti certificati, come ingegneri o periti termotecnici abilitati, e serve al proprietario per conoscere meglio le caratteristiche del proprio immobile e ad un eventuale acquirente per valutare la qualità energetica di una casa da acquistare.
È evidente che una villetta con un'alta classe energetica permette nel tempo di risparmiare significativamente in termini di spese, poiché gli importi delle bollette risultano notevolmente più contenuti. Secondo recenti studi, il risparmio annuo tra un'abitazione in classe G e una in classe A può arrivare fino al 70-80% dei costi energetici.
Per stabilire le classi energetiche di una casa privata (villetta) nel 2025, i certificatori devono considerare diversi parametri tecnici e caratteristiche costruttive:
Il processo di determinazione della classe energetica segue questi passaggi:
La classe A1 rappresenta il livello di riferimento e certifica una casa ad energia quasi zero (nZEB - nearly Zero Energy Building), quindi estremamente efficiente sia in termini di risparmio energetico che di impatto ambientale.
L'indice fondamentale per la classificazione è l'EPgl,nren (Indice di Prestazione Energetica Globale Non Rinnovabile), espresso in kWh/m² anno. Esso indica il consumo annuo di energia primaria non rinnovabile per metro quadrato di superficie.
In base ai valori di questo indice, vengono stabilite le seguenti classi per una villetta nel 2025:
Dove EPgl,nren,rif rappresenta il valore di riferimento per un edificio identico ma costruito secondo i requisiti minimi di legge.
Conoscere la classe energetica di una villetta nel 2025 è fondamentale per diversi motivi:
Una villetta con alta efficienza energetica (classi A) consente di:
Nel 2025, con l'aumento dei costi energetici, questi vantaggi saranno ancora più significativi. Secondo le stime, una villetta in classe A può far risparmiare fino a 1.500-2.000 euro all'anno rispetto a una in classe G.
Le case ad alta efficienza energetica contribuiscono a:
Nel 2025, le direttive europee prevedono standard sempre più stringenti per l'efficienza energetica degli edifici. Le case di nuova costruzione dovranno essere a energia quasi zero (nZEB), corrispondenti almeno alla classe A1.
La Direttiva casa green sulla prestazione energetica degli edifici (EPBD), aggiornata nel quadro del Green Deal europeo, punta a un parco immobiliare a emissioni zero entro il 2050, con tappe intermedie di miglioramento delle classi energetiche.
Se la vostra casa privata presenta una classe energetica bassa, esistono diverse soluzioni per migliorarla:
Nel 2025, investire in questi interventi sarà ancora più vantaggioso grazie agli incentivi fiscali previsti per la riqualificazione energetica, che possono arrivare a coprire fino al 65% della spesa sostenuta.
Nel 2025, la direttiva case green UE ufficiale (EPBD - Energy Performance of Buildings Directive) sarà in piena applicazione, con conseguenze dirette sulla classificazione energetica delle abitazioni private.
Questa normativa prevede l'obbligo di ristrutturazione casa esistenti, portandoli almeno in classe E entro il 2030 e in classe D entro il 2033. Gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a emissioni zero dal 2028.
Per i proprietari di villette con classi energetiche basse (F o G), sarà quindi necessario pianificare interventi di riqualificazione energetica nei prossimi anni per adeguarsi alle nuove normative e evitare penalizzazioni economiche o limitazioni nella vendita o locazione dell'immobile.