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Quali sono le spese che le aziende possono pagare ai dipendenti tramite i fringe benefit e fino a quale importo

Quali spese anche personali rientrano tra i fringe benefit che i datori di lavoro e le aziende possono riconoscere ai propri dipendenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Quali sono le spese che le aziende posso

Quali spese possono essere ricnosciute tra i fringe benefit per i lavoratori da parte delle aziende e dei datori di lavoro?

Oltre ai fringe benefit previsti dalla legge, i lavoratori possono usufruire di agevolazioni, a discrezione dei datori di lavoro, anche per alcune tipologie di spese personali, come le spese scolatiche dei propri figli, le spese per estitsti e parrucchieri, o per vacanze.
 

Quali sono le spese che le aziende possono pagare ai dipendenti come fringe benefit? Quando si parla di fringe benefit, si fa riferimento a beni e servizi che possono essere riconosciuti da imprese e datori di lavoro per incentivare i propri dipendenti, motivandoli e contribuire a migliorare la qualità della loro vita. Vediamo cosa prevede il welfare in tema di fringe benefit.

  • Quali sono i fringe benefit per i dipendenti e gli importi previsti
  • Quali altre spese oltre i fringe benefit previsti dalla legge possono essere riconosciuti da aziende e datori di lavoro ai lavoratori

Quali sono i fringe benefit per i dipendenti e gli importi previsti

Sono diverse le tipologie di fringe benefit che possono essere riconosciuti ai lavoratori dipendenti da parte delle aziende. Si tratta, in particolare, di:

  • buoni carburante;
  • buoni pasto;
  • cellulari aziendali;
  • computer; 
  • auto aziendali;
  • borse di studio;
  • alloggi dati in uso ai dipendenti;
  • polizze e premi assicurativi extraprofessionali;
  • prestiti agevolati ai dipendenti;
  • contributi per il pagamento delle bollette;
  • buoni regalo e gift card.

Per quanto riguarda gli importi dei fringe benefit che i dipendenti possono ottenere, la soglia di esenzione fiscale per tutti i lavoratori dipendenti è fissata a mille euro, anziché 258,23 euro, e sale a 2mila euro per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico.

Aumenta ancora fino a 5mila euro il fringe benefit per il pagamento dell'affitto per i neoassunti che decidono di spostare la residenza di oltre 100 chilometri. La misura, che dovrebbe partire dal 2025, interesserebbe i lavoratori dipendenti assunti dal primo gennaio prossimo e con un reddito fino a 35mila euro nell’anno d’imposta precedente all’assunzione.

Il beneficio sarà riconosciuto per due anni, a partire dalla data di assunzione e rientrerà nel calcolo dell’Isee. 

Quali altre spese oltre i fringe benefit previsti dalla legge possono essere riconosciuti da aziende e datori di lavoro ai lavoratori

A discrezione dei datori di lavoro, possono essere inseriti nei fringe benefit, e sempre nei limiti degli importi previsti di mille e 2mila euro, anche le spese personali dei dipendenti, come:

  • le spese scolastiche sostenute dai genitori;
  • le spese personali, come quelle di estetisti e parrucchieri;
  • l'iscrizione a circoli culturali;
  • gli abbonamenti a teatro o al cinema;
  • soggiorni a prezzi agevolati in località turistiche.