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Quando la Guardia di Finanza puņ entrare e fare un controllo in azienda, ufficio o a casa dell'imprenditore legittimamente

Quali sono i casi in cui per legge la Guardia di Finanza puņ fare controlli in azienda, ufficio o a casa dell'imprenditore

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Quando la Guardia di Finanza puņ entrare

La gestione di un’impresa comporta non solo opportunità, ma anche doveri significativi in materia fiscale e amministrativa.

La possibilità di essere sottoposti a verifiche da parte della Guardia di Finanza rappresenta una realtà concreta per ogni titolare d’azienda, professionista o imprenditore. 

L’investigazione fiscale è uno degli strumenti principali per perseguire l’equità del sistema e identificare comportamenti elusivi e fraudolenti. L’azione della Guardia di Finanza si basa su controlli specifici che sono volti:

  • a prevenire e contrastare l’evasione e le frodi fiscali,
  • ad accertare la corretta dichiarazione e il versamento dei tributi,
  • a garantire la trasparenza delle transazioni economiche,
  • a tutelare la concorrenza nel mercato.

I controlli possono assumere carattere documentale, incrociato o sostanziale.

Tipi di controlli fiscali Obiettivo
Controllo documentale Verifica della corrispondenza tra dichiarazioni e documenti
Controllo incrociato Confronto tra dati dichiarati e informazioni da terzi
Accertamento sostanziale Analisi degli elementi economici e finanziari

Le fasi operative del controllo: accesso, ricerca e ispezione

Le fasi di controllo da parte della GdF si sviluppa in tre momenti distinti:

  • Accesso: rappresenta l’inizio delle operazioni, durante cui gli ispettori comunicano formalmente il motivo e consegnano copia dell’ordine di accesso autorizzato. Viene redatto un verbale iniziale contenente le motivazioni e si rende noto all’imprenditore il quadro dei diritti e obblighi durante la verifica.
  • Ricerca: in questa fase si esaminano libri, registri e documenti aziendali per riscontrare la conformità alle norme fiscali. Si tratta di interventi che possono avvenire anche contro la volontà del verificato, nei limiti della normativa vigente.
  • Ispezione documentale: costituisce un’analisi approfondita della documentazione societaria. Le informazioni vengono incrociate con altri dati in possesso dell’amministrazione finanziaria, mirando all’individuazione di eventuali irregolarità nei movimenti economici e nella gestione delle risorse.

L’accesso può avvenire solo in orari compatibili con l’attività lavorativa.

Durante le operazioni, il personale deve agire limitando al minimo le interferenze con l’attività produttiva e rispettare la privacy dei soggetti coinvolti.

In casi particolari, come perquisizioni personali o accesso a cassette di sicurezza, è necessaria un’apposita autorizzazione del Procuratore della Repubblica.

Quando la Guardia di Finanza può accedere all’azienda, all’ufficio e al domicilio dell’imprenditore

L’accesso nei luoghi di lavoro è ammesso esclusivamente in presenza di esigenze investigative concrete: ad esempio, quando emergono elementi di irregolarità dalle dichiarazioni fiscali, da controlli incrociati, da segnalazioni qualificate di terzi o da anomalie individuate nei dati finanziari.

Nel caso di aziende e uffici, l’ingresso è subordinato all’autorizzazione interna gerarchica e all’esplicitazione nel verbale delle motivazioni.

Per quanto riguarda il domicilio privato dell’imprenditore, la normativa prevede una tutela ulteriore: la normativa in vigore prevede che l’accesso sia consentito solo se sono necessari indagini in loco, da motivare e verbalizzare dettagliatamente.

L’ingresso nell’abitazione o nei luoghi privati richiede, oltre a motivazioni gravi (gravi indizi di illegalità), uno specifico provvedimento dell’autorità giudiziaria.

Non è consentito procedere a perquisizioni personali, all’apertura di plichi sigillati o cassette di sicurezza senza il consenso del soggetto o la necessaria autorizzazione giudiziaria.

Diritti e doveri dell'imprenditore durante un controllo

L’imprenditore è titolare di una serie di diritti inviolabili durante i controlli. Oltre a dover essere informato delle ragioni, del luogo, dei tempi e dell’oggetto dell’accesso, possiede la facoltà di essere assistito da un professionista fiduciario.

Durante la verifica fiscale, gli ispettori non possono procedere a perquisizioni personali né forzare l’apertura di contenitori protetti senza autorizzazione giudiziaria. Il soggetto controllato ha il diritto di essere informato sulle modalità di esame della documentazione e può collaborare fornendo chiarimenti e documenti.

Sussiste, però, l’obbligo per l'imprenditore di mettere a disposizione tutta la documentazione richiesta e di non ostacolare il controllo.

Il mancato rispetto delle richieste documentali può essere interpretato come comportamento omissivo e aggravare la posizione del soggetto sottoposto a verifica.

Implicazioni giuridiche e conseguenze dei controlli illegittimi

Se i controlli vengono effettuati  senza i requisiti o in assenza di motivazioni richieste dalla normativa, gli atti conseguenti sono nulli e non producono alcun effetto giuridico.

In caso di esercizio arbitrario del potere ispettivo o di ingresso immotivato presso il domicilio dell’imprenditore, è possibile ricorrere alle vie legali per ottenere l’annullamento dei verbali e, dove accertato il danno, chiedere il risarcimento.
 

Strategie di prevenzione e preparazione al controllo fiscale

La prevenzione e la predisposizione a fronteggiare un controllo fiscale si basa su una corretta gestione dei dati amministrativi e contabili. Sono raccomandati:

  • Tenuta ordinata e aggiornata di libri, registri e documentazione fiscale
  • Formazione del personale e pianificazione di procedure di compliance
  • Costituzione di un organismo di vigilanza (per soggetti obbligati)
  • Adozione di sistemi sanzionatori e procedure di tutela dei whistleblower