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Quando l'usufrutto di una casa o un bene va in eredità e successione?

L'usufrutto può essere attribuito in diverse modalità e può anche essere ereditato, ma soltanto in circostanze ben precise.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Quando l'usufrutto di una casa o un bene

Il diritto di usufrutto offre a chi ne è titolare, una figura distinta dal proprietario, la possibilità di fruire di un bene e di trarne vantaggio dai suoi frutti. Questa forma di diritto consente, ad esempio, di abitare in un immobile o di affittarlo per percepire i relativi canoni, senza però acquisirne la proprietà, che rimane saldamente nelle mani del proprietario originario.

L'usufrutto può essere attribuito in diverse modalità e può anche essere ereditato, ma soltanto in circostanze ben precisa. Vediamole in questo articolo:

  • Usufrutto di una casa, quando va in eredità o in successione

  • La procedura da seguire

Usufrutto di una casa, quando va in eredità o in successione

Il diritto di usufrutto è sottoposto a precise regole temporali. Rimane valido fino alla data di scadenza stabilita nell'atto notarile o fino alla morte dell'usufruttuario, a seconda di quanto concordato tra le parti. La sua durata non può superare la vita dell'usufruttuario o, nel caso di società, enti e assicurazioni, un massimo di 30 anni.

Oltre alla scadenza prevista, ci sono alcuni eventi che possono determinare la fine dell'usufrutto:

  • se il diritto di usufrutto non viene esercitato per almeno 20 anni, si prescrive;

  • se l'usufruttuario acquista il bene in oggetto, avviene la consolidazione;

  • se il bene in usufrutto perisce completamente;

  • se l'usufruttuario abusa del diritto o non adempie ai suoi doveri;

  • se l'usufruttuario rinuncia al suo diritto.

Se nessuna di queste condizioni si verifica, l'usufrutto perdura fino alla data di scadenza concordata, ma comunque non oltre la durata della vita dell'usufruttuario o il limite di 30 anni per le persone giuridiche. La morte dell'usufruttuario estingue il diritto, e non è possibile ereditare l'usufrutto in questo modo. L'usufruttuario può trasferire il suo diritto ad altri durante la sua vita, ma il decesso futuro determina comunque la fine del diritto.

La procedura da seguire

L'eredità dell'usufrutto alla morte dell'usufruttuario è un concetto invalicabile: questo diritto non può essere trasmesso se il defunto lo possedeva. Esiste la possibilità che un usufrutto si costituisca tramite un'eredità. Questa apparente contraddizione ha una spiegazione semplice: l'usufrutto di un bene può essere ereditato alla morte del proprietario, ma non alla morte dell'usufruttuario.

Il diritto di usufrutto cessa con certezza alla morte dell'usufruttuario e quindi non può essere trasferito, preservando così il diritto di proprietà. Il proprietario, al contrario, ha pieni poteri sui suoi beni e può concedere ad altri diritti di godimento, inclusi l'uso, l'abitazione e l'usufrutto. Questo ampio spettro di possibilità si riflette anche nelle disposizioni testamentarie, consentendo al testatore di stabilire un usufrutto a favore di un erede, mentre la proprietà è lasciata ad altri.

Questa strategia è spesso utilizzata per garantire agli eredi una casa in cui vivere o un reddito sicuro, o per aggirare i limiti imposti dalle quote di legittima. Di solito, l'usufrutto testamentario è relativo ai beni immobili, ma può riguardare qualsiasi tipo di bene, anche mobili o immateriali.

È essenziale che il bene oggetto dell'usufrutto sia non fungibile o non consumabile, caratteristiche fondamentali per garantire la temporaneità e il rispetto del diritto di proprietà. L'unico modo per conferire l'usufrutto a un erede è tramite testamento; in assenza di questo, la divisione dell'eredità avviene secondo la legge, considerando solo la piena proprietà.

In breve, è possibile ereditare l'usufrutto alla morte del proprietario del bene che ha lasciato disposizioni testamentarie in tal senso, mentre non è possibile ereditare l'usufrutto alla morte dell'usufruttuario, poiché il diritto si estingue. In quest'ultimo caso, solo il proprietario può decidere di stipulare un nuovo usufrutto a favore degli eredi.

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