Quando si può riconoscere concorso di colpa per infortunio sul lavoro di un dipendente secondo Cassazione

In caso di infortunio sul lavoro, l'Inail assicura prestazioni economiche, cure mediche, percorsi di riabilitazione, l'erogazione di ausili, il reinserimento lavorativo.

Autore: Chiara Compagnucci
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Infortunio sul lavoro e concorso di colpa, cosa ha stabilito la Cassazione?

Secondo la Corte di Cassazione si può riconoscere concorso di colpa per infortunio sul lavoro di un dipendente quando non risulta che il datore di lavoro abbia mancato di adottare le prescritte misure di sicurezza. Oppure non ha impartito l'ordine da cui si è verificato l'infortunio. Oppure non ha trascurato di fornire al lavoratore infortunato una adeguata formazione e informazione sui rischi lavorativi.

L'infortunio sul lavoro è per definizione imprevedibile poiché può avvenire in ogni momento. Solo la ricostruzione dei fatti è in grado di sciogliere i dubbi ovvero assegnare le responsabilità a un comportamento imprudente del dipendente oppure a una mancanza del datore di lavoro in materia di sicurezza e prevenzione.

Si parla di concorso di colpa per infortunio sul lavoro di un dipendente quando la responsabilità è condivisa tra le parti. Ma proprio questo è il punto, quando si può riconoscerlo?

La questione è ovviamente delicata perché di mezzo ci sono anche i risarcimenti dell'Inail che, precisiamolo subito, garantisce sempre le prestazioni assicurative se il lavoratore che subisce un infortunio per causa violenta e in occasione di lavoro. A fare chiarezza ci ha adesso pensato la Corte di Cassazione:

  • Infortunio sul lavoro e concorso di colpa secondo la Cassazione
  • Tipologie infortunio sul lavoro

Infortunio sul lavoro e concorso di colpa secondo la Cassazione

L'assicurazione comprende tutti i casi di infortunio avvenuti per causa violenta, in occasione di lavoro da cui sia derivata una lesione, la morte o una inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero una inabilità temporanea assoluta che comporti l’astensione dal lavoro per più di tre giorni. Si differenzia dalla malattia professionale poiché l’evento scatenante è improvviso e violento, mentre nel caso della malattia le cause sono lente e diluite nel tempo.

Un infortunio può dirsi avvenuto quando sia stato il lavoro a determinare il rischio di cui l’infortunio è conseguenza. La lesione è ogni alterazione fisica o psichica dell'organismo del lavoratore da cui derivi una inabilità temporanea assoluta, una inabilità permanente assoluta o parziale, la morte.

Secondo la Corte di Cassazione si può riconoscere concorso di colpa per infortunio sul lavoro di un dipendente quando non risulta che il datore di lavoro abbia mancato di adottare le prescritte misure di sicurezza. Oppure non ha impartito l'ordine da cui si è verificato l'infortunio. Oppure non ha trascurato di fornire al lavoratore infortunato una adeguata formazione e informazione sui rischi lavorativi.

Nel caso di infortunio mortale, il datore ha diritto al parziale esonero dalla responsabilità civile per i danni che l'infortunio ha causato al dipendente e a eventuali terzi. L'esonero è parziale perché opera solo se esistono le condizioni ed entro i limiti previsti dalla legge.

Con un'altra pronuncia, gli Ermellini hanno precisato che il datore di lavoro deve sempre attivarsi per organizzare le attività lavorative in modo sicuro, assicurando l'adozione da parte dei dipendenti delle misure tecniche e organizzative per ridurre al minimo i rischi connessi all'attività lavorativa.

Questo obbligo va ricondotto, secondo i giudici, alle disposizioni secondo cui il datore di lavoro è ritenuto il garante dell'incolumità fisica e della salvaguardia della personalità morale dei prestatori di lavoro, con la conseguenza che, in caso di mancata ottemperanza dell'obbligo di tutela, gli viene imputato l'infortunio.

Tipologie infortunio sul lavoro

L'infortunio sul lavoro può essere tipico ovvero proprio della prestazione lavorativa; ambientale se riguarda i soggetti che, anche non essendo addetti a lavorazioni pericolose, svolgono in modo costante attività lavorativa in connessione ambientale con la lavorazione protetta.

Può essere improprio se l'infortunio è occorso durante un'attività lavorativa o strumentale allo svolgimento delle mansioni, oppure generico aggravato ovvero occorso indipendentemente dalle condizioni peculiari del lavoro ma in presenza di determinate circostanze, idonee a causare al lavoratore l'aggravamento del rischio nel senso di renderlo più intenso e frequente. Infine, è generico se è occorso indipendentemente dalle condizioni peculiari del lavoro.

Da parte sua, l'Inail assicura prestazioni economiche - temporanea, rendita, assegno personale, assegno ai superstiti -, cure mediche, percorsi di riabilitazione, l'erogazione di ausili, il reinserimento lavorativo.