Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Quanto guadagna un calzolaio nel 2025, come lo si diventa e potrŕ essere un mestiere per il futuro?

Come e quanto cambiano i guadagni di un calzolaio tra anni di esperienza e contratto di lavoro: cosa fare per diventare artigiano del mestiere

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Quanto guadagna un calzolaio nel 2025, c

Il mestiere del calzolaio è una delle espressioni più antiche dell’artigianato italiano. Tale figura si è evoluta grazie all’integrazione di nuove tecnologie, materiali innovativi e maggior attenzione alla personalizzazione, senza però perdere il legame con la tradizione e il pregio della lavorazione manuale. Il calzolaio moderno può operare sia come artigiano indipendente, specializzato nella riparazione e nella realizzazione di calzature su misura, sia come dipendente in aziende del settore calzaturiero, ricoprendo diversi livelli di responsabilità e mansioni, regolamentate da uno specifico contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL). Negli ultimi anni, il settore ha visto novità normative e contrattuali significative, che hanno impattato direttamente su stipendi, welfare e modalità di inquadramento. Di seguito, l’analisi dettagliata su guadagni, modalità di accesso alla professione, inquadramenti contrattuali, opportunità lavorative e prospettive future del mestiere di calzolaio.

Quanto guadagna un calzolaio nel 2025: stipendi, livelli e novità CCNL

Il guadagno di un calzolaio dipende da numerosi fattori: tipo di attività (autonomo o dipendente), specializzazione, esperienza e ubicazione territoriale. Per i calzolai dipendenti di aziende industriali, la retribuzione è regolata dal CCNL Calzaturiero, rinnovato il 17 luglio 2024 e in vigore fino al 31 dicembre 2026. Il contratto collettivo prevede un aumento medio dei minimi salariali, attribuendo maggiore tutela contro l’inflazione e aggiornando le condizioni economiche e di welfare.

Nel dettaglio, le nuove retribuzioni minime mensili lorde previste dal CCNL a partire da agosto 2025 sono:

Livello Stipendio Lordo Mensile da agosto 2025 (€)
8° (Quadri) 2.447,63
7° (Impiegati direttivi) 2.295,70
2.109,29
2.002,93
1.930,50
3°S 1.884,57
1.843,95
2°S 1.787,21
1.751,40
1.530,00

Per lavoratori autonomi e artigiani, il reddito può variare sensibilmente: la media mensile netta oscilla tra 1.000 e 1.200 euro, con minimi che partono da circa 650 euro e picchi che arrivano anche oltre 1.800 euro, soprattutto per chi è altamente specializzato nella realizzazione di calzature su misura e lavori di pelletteria avanzata.

Le nuove tutele previste includono:

  • aumento delle voci welfare (fondo sanitario Sanimoda, esteso a 15 euro mensili dal 2026);
  • elemento di garanzia retributiva e indennità di funzione per i quadri;
  • incremento della banca ore individuale e permessi più estesi per situazioni di cura familiare e genitorialità;
  • emissione obbligatoria, entro febbraio 2025, della copia digitale aggiornata del contratto di lavoro a tutti i dipendenti.

Per chi intende approfondire le novità contrattuali, sono disponibili informazioni dettagliate sul testo integrale dell’accordo.

Le principali mansioni e le competenze richieste al calzolaio

Il calzolaio, sia artigiano indipendente che dipendente, svolge attività quali:

  • riparazione di calzature, sostituzione di suole, tacchi e altre componenti;
  • realizzazione di calzature su misura, dalla progettazione al confezionamento;
  • lavorazioni di pelletteria per borse, cinture, accessori e articoli da viaggio;
  • utilizzo avanzato di strumenti tecnici, macchinari moderni e lavorazioni tradizionali;
  • consulenza sulla scelta dei materiali (pelle, cuoio, tessuti innovativi);
  • cura degli aspetti organizzativi, amministrativi e della sicurezza sul luogo di lavoro.

Le competenze fondamentali comprendono manualità, conoscenza dei materiali, capacità nell’uso di macchinari specializzati, senso estetico, conoscenze basilari di meccanica e contabilità per la gestione autonoma della bottega.

Come diventare calzolaio, formazione, corsi e requisiti per l’accesso

Non è previsto un percorso di formazione obbligatorio né particolari titoli di studio per accedere alla professione. Storicamente il mestiere si apprendeva tramite l’affiancamento ad artigiani esperti: oggi, tuttavia, si segnala la crescita dell’offerta formativa specialistica tramite corsi e accademie riconosciute, come l’Associazione Nazionale Calzaturieri Italiani, l’Istituto di Moda Burgo e molteplici workshop privati.

I percorsi proposti prevedono:

  • apprendimento teorico delle tecniche di artigianato, merceologia dei materiali e tecnologia tessile;
  • formazione pratica sulla lavorazione, assemblaggio, finitura, taglio e cucitura di tomaie e suole;
  • gestione delle normative fiscali, sicurezza sul lavoro e corretto smaltimento dei rifiuti;
  • rilascio di certificati di competenze specifiche, utili sia per il lavoro autonomo sia per l’assunzione presso aziende;
  • opportunità di stage e affiancamento in bottega.

Anche chi non abbia una tradizione familiare può accedere a questa professione e, attraverso i corsi di formazione, acquisire tutte le conoscenze necessarie per inserirsi nel mercato del lavoro o per avviare una propria attività.

Come aprire una calzoleria: requisiti, adempimenti e normativa

Se si intende avviare una propria attività artigianale come calzolaio, è essenziale rispettare una serie di adempimenti amministrativi e normativi:

  • apertura della partita IVA con codice ATECO 95.23 per riparazione calzature e articoli in pelle;
  • iscrizione alla Camera di Commercio e all’Albo delle Imprese Artigiane (ove richiesto);
  • invio della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) tramite Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP);
  • possesso di requisiti morali secondo art. 67 del D.lgs. 159/2011 (Codice Antimafia) e art. 11 del R.D. n. 773/1931 (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza);
  • adeguamento alle normative su sicurezza elettrica degli impianti, cappe aspiranti e smaltimento rifiuti speciali;
  • rispetto della L. 8 agosto 1985, n. 443 per le imprese artigiane;
  • copertura assicurativa INPS ed eventuale adesione a fondi di previdenza integrativa.

La burocrazia varia anche a seconda della regione o del Comune in cui si intende avviare l’attività; per la gestione fiscale è consigliata la consulenza di un commercialista specializzato nel settore artigianale.

Sistemi di tassazione per il calzolaio: simulazione e regimi fiscali

Il carico fiscale per il calzolaio varia in funzione del regime tributario scelto:

  • regime forfettario (destinato alle piccole attività): tassazione al 5% per i primi 5 anni e poi al 15% sull’imponibile calcolato con coefficiente di redditività del 67% per il codice ATECO 15.20.10; possibilità di detrarre solo i contributi previdenziali;
  • regime ordinario: tassazione IRPEF per scaglioni dal 23% al 43%, deduzione totale delle spese legate all’attività (materie prime, utenze, consulenze, promozione, ecc.).

Esempio pratico:
Un calzolaio che incassa 40.000 euro l’anno in regime forfettario e versa 3.905 euro di contributi, paga 1.145 euro di tasse annue, mentre in regime ordinario, su 50.000 euro di incassi e 25.000 euro di spese, l’imposta IRPEF risulta di 5.750 euro.

FAQ: domande frequenti su stipendio, formazione e avvio attività

  • È necessario un diploma per diventare calzolaio?
    No, non sono richiesti titoli di studio specifici; è però consigliabile formarsi in corsi specialistici, sia in presenza sia online, per acquisire competenze tecniche riconosciute.
  • Quanto guadagna mediamente un calzolaio?
    Tra 1.000 e 1.200 euro netti mensili come dipendente; per gli artigiani autonomi il reddito dipende da specializzazione, clienti e zona.
  • Quali spese deve sostenere un calzolaio autonomo?
    Tra i costi figurano: affitto, utenze, macchinari, tasse, sicurezza, promozione e smaltimento rifiuti speciali.
  • Il mestiere di calzolaio ha prospettive di crescita?
    Sì: la tradizione si innova con tecnologie, personalizzazione e digital marketing. Restano numerose opportunità anche grazie alle collaborazioni con aziende del lusso e centri di formazione settoriali.

Leggi anche
Puoi Approfondire