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Quanto guadagna un elettricista libero professionista. Fatturato e utile medio nel 2025

Quali sono i guadagni reali di un elettricista autonomo nel 2025? Fatturato medio, costi operativi e utile netto per chi opera come libero professionista nel settore elettrico in Italia

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
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L'elettricista è una figura professionale oggi estremamente richiesta nel mercato del lavoro, con compiti e responsabilità che spaziano dalla progettazione alla manutenzione di impianti elettrici. Ma quanto guadagna esattamente un elettricista libero professionista con Partita IVA nel 2025? Vediamo nel dettaglio le prospettive economiche di questa professione tecnica, i fattori che influenzano il reddito e le opportunità di crescita professionale.

Il ruolo dell'elettricista professionista nel 2025

L'elettricista è un tecnico specializzato che svolge numerose attività essenziali in ambito civile e industriale. Tra i suoi principali compiti rientrano la progettazione, l'installazione e la riparazione di impianti elettrici e dei loro componenti. Un professionista qualificato si occupa anche di verificare che tutte le opere elettriche rispettino le normative vigenti, intervenendo per ogni tipo di sistemazione e manutenzione.

Le sue competenze includono il lavoro su reti di illuminazione per interni ed esterni, l'installazione di sistemi di allarme e, sempre più spesso, la configurazione di sistemi domotici avanzati. Negli ultimi anni, il settore ha visto una crescente richiesta di competenze legate alle energie rinnovabili e all'efficienza energetica, aprendo nuove opportunità di specializzazione e guadagno.

Fatturato medio di un elettricista libero professionista nel 2025

Il fatturato di un elettricista con Partita IVA può variare notevolmente in base a diversi fattori. Secondo le ricerche di mercato più recenti, un elettricista libero professionista può guadagnare mediamente 50 euro l'ora lordi. Questo dato è solo indicativo, poiché il guadagno effettivo dipende da molteplici variabili.

Per i professionisti che offrono servizi specializzati, come l'installazione di sistemi domotici o impianti fotovoltaici, la tariffa oraria può facilmente superare i 100 euro lordi. In termini mensili, il fatturato di un elettricista in proprio nel 2025 può oscillare tra i 2.000 e i 3.000 euro, prima delle detrazioni fiscali e contributive.

È importante sottolineare che queste cifre rappresentano il fatturato lordo. Per calcolare il guadagno netto effettivo, bisogna sottrarre le tasse, i contributi previdenziali e le spese operative.

Fattori che influenzano il guadagno di un elettricista

Il reddito di un elettricista libero professionista varia considerevolmente in base a diversi elementi determinanti:

  • Localizzazione geografica: Le tariffe applicate al Nord Italia sono generalmente più elevate rispetto a quelle del Sud. Un elettricista che opera a Milano o Torino può fatturare cifre significativamente superiori rispetto a un collega che lavora in zone con minor potere d'acquisto.
  • Esperienza e specializzazione: Elettricisti con maggiore esperienza e competenze specialistiche possono applicare tariffe più alte. La specializzazione in settori come la domotica, gli impianti industriali complessi o le energie rinnovabili consente di accedere a fasce di mercato più remunerative.
  • Tipologia di clientela: Lavorare con clienti commerciali o industriali generalmente garantisce commesse di maggior valore rispetto al settore residenziale.
  • Volume di lavoro: La capacità di gestire più progetti contemporaneamente o di costruire una rete di clienti fedeli influisce direttamente sul fatturato annuale.
  • Reputazione professionale: Un'ottima reputazione basata sulla qualità del lavoro e affidabilità consente di acquisire nuovi clienti tramite passaparola e di mantenere prezzi competitivi.

Confronto tra dipendente e libero professionista

Confrontando la posizione di un elettricista dipendente con quella di un libero professionista, emergono differenze significative in termini economici e lavorativi:

Elettricista dipendente

Secondo i dati del CCNL del settore elettrico, un elettricista dipendente può avere uno stipendio che varia in base al livello di inquadramento:

  • Operaio qualificato (Livello 1): circa 1.200-1.400 euro netti mensili
  • Operaio specializzato (Livello 2): circa 1.400-1.600 euro netti mensili
  • Tecnico esperto (Livello 3): circa 1.600-1.800 euro netti mensili
  • Caposquadra (Livello 4): circa 1.800-2.000 euro netti mensili
  • Responsabile tecnico (Livello 5): circa 2.000-2.200 euro netti mensili

I vantaggi principali del lavoro dipendente includono la stabilità del reddito, le ferie pagate, la malattia retribuita e i contributi previdenziali versati dal datore di lavoro.

Elettricista libero professionista

Come abbiamo visto, un elettricista con Partita IVA può potenzialmente guadagnare di più, ma deve considerare diversi fattori aggiuntivi:

  • Gestione autonoma delle commesse: Deve cercare attivamente nuovi clienti e gestire il flusso di lavoro
  • Costi operativi: Deve sostenere spese per attrezzature, trasporto, materiali e software gestionali
  • Oneri fiscali e previdenziali: Deve versare autonomamente i contributi INPS e le imposte sul reddito
  • Assicurazioni professionali: È consigliabile stipulare polizze di responsabilità civile professionale

Regime fiscale e contributi INPS per elettricisti con Partita IVA nel 2025

Per un elettricista libero professionista, la scelta del regime fiscale ha un impatto significativo sul guadagno netto. Nel 2025, le principali opzioni sono:

Regime forfettario

Se il fatturato annuo non supera i 85.000 euro, è possibile aderire al regime forfettario che prevede:

  • Aliquota sostitutiva del 15% (5% per i primi 5 anni di attività)
  • Esenzione IVA
  • Contabilità semplificata
  • Contributi INPS da versare alla gestione artigiani

Per quanto riguarda i contributi INPS, nel 2025 un elettricista in regime forfettario deve versare:

  • Contributi fissi: circa 4.460,64 euro annui, indipendentemente dal fatturato
  • Contributi variabili: 24% sulla quota di reddito che supera i 18.555 euro (25% oltre i 55.448 euro)

È importante sottolineare che gli elettricisti in regime forfettario possono richiedere una riduzione del 35% dei contributi INPS, con la consapevolezza che questo comporterà una minore copertura previdenziale futura.

Regime ordinario

Per i professionisti con fatturato superiore a 85.000 euro o che non possono accedere al regime forfettario per altri motivi, si applica il regime ordinario che prevede:

  • Imposizione IRPEF a scaglioni progressivi
  • Applicazione dell'IVA (generalmente al 22%)
  • Contabilità ordinaria o semplificata
  • Deducibilità di costi e spese professionali

Analisi dei costi e delle spese per un elettricista in proprio

Per valutare correttamente il guadagno netto di un elettricista libero professionista, è necessario considerare le spese operative che incidono sul fatturato lordo:

Investimenti iniziali

  • Attrezzature e strumenti professionali: 1.500-3.000 euro per multimetri, pinze amperometriche, trapani e altri utensili specializzati
  • Veicolo commerciale: 10.000-20.000 euro per un furgone attrezzato
  • Software gestionale: 200-400 euro annui per programmi di fatturazione e contabilità

Costi fissi mensili

  • Affitto magazzino/ufficio: 300-600 euro mensili
  • Assicurazione professionale: 40-100 euro mensili
  • Commercialista: 250-350 euro mensili
  • Utenze e telefonia: 150-200 euro mensili

Costi variabili

  • Materiali di consumo: 500-1.000 euro mensili
  • Carburante: 100-300 euro mensili
  • Marketing e pubblicità: 50-150 euro mensili

Considerando questi costi, un elettricista con un fatturato mensile di 3.000 euro potrebbe avere spese operative che oscillano tra i 1.000 e i 1.600 euro, lasciando un utile lordo di 1.400-2.000 euro, da cui detrarre ancora tasse e contributi.

Opportunità di crescita e specializzazione per aumentare il fatturato

Per incrementare il proprio guadagno, un elettricista libero professionista può puntare su diverse strategie di sviluppo professionale:

Specializzazioni ad alto valore aggiunto

  • Domotica e automazione domestica: L'installazione di sistemi smart per la gestione integrata di illuminazione, riscaldamento e sicurezza è un settore in rapida crescita con tariffe che possono raggiungere i 1.000-5.000 euro per progetto.
  • Impianti fotovoltaici: Con gli incentivi statali per le energie rinnovabili, questo settore offre commesse dai 5.000 ai 20.000 euro per impianto.
  • Sistemi di sicurezza avanzati: L'installazione di sistemi di allarme, videosorveglianza e controllo accessi può garantire progetti da 500 a 2.000 euro.

Ampliamento dell'offerta di servizi

Un elettricista può aumentare il proprio fatturato offrendo servizi complementari come:

  • Certificazioni e verifiche periodiche degli impianti (100-300 euro per intervento)
  • Consulenza per l'efficientamento energetico
  • Manutenzione programmata per aziende e condomini

Sviluppo di una rete di collaboratori

Creando una piccola impresa con collaboratori o dipendenti, un elettricista può gestire più progetti contemporaneamente, aumentando significativamente il fatturato potenziale. Questo passaggio richiede competenze gestionali e organizzative, ma può portare a un incremento esponenziale dei guadagni.

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