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Quanto si puņ scaricare dalle tasse per donazioni nel 2025. Calcoli ed esempi

Nuovi bonus fiscali ufficiali per chi effettua donazioni nel 2025 non solo di soldi, ma anche di beni

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Quanto si puņ scaricare dalle tasse per

Il nuovo decreto del Ministero del Lavoro pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 gennaio 2025 ha introdotto importanti novità riguardo agli incentivi fiscali per le erogazioni liberali destinate al Terzo settore. Questo provvedimento amplia notevolmente le possibilità di beneficio fiscale, estendendo le agevolazioni non solo alle donazioni in denaro, ma anche a quelle di beni materiali, con percentuali differenziate in base alla natura del donatore.

Come funzionano le nuove detrazioni per le donazioni nel 2025

Il nuovo sistema di agevolazioni fiscali per le donazioni nel 2025 prevede significativi vantaggi sia per i privati cittadini che per le imprese. La novità sostanziale rispetto al passato riguarda l'estensione delle detrazioni anche alle donazioni non monetarie, permettendo così di ottenere sgravi fiscali anche quando si effettuano contributi sotto forma di:

  • Donazioni di materie prime
  • Donazioni di merci e prodotti
  • Donazioni di qualsiasi altro bene in natura utile alle attività degli enti no profit

Questa estensione rappresenta un importante incentivo alla generosità, consentendo di valorizzare fiscalmente anche beni che altrimenti potrebbero rimanere inutilizzati, trasformandoli in risorse preziose per il settore non profit.

Enti beneficiari ammessi per le detrazioni fiscali

Per poter usufruire delle detrazioni Irpef in dichiarazione dei redditi, è necessario che le donazioni siano destinate a organizzazioni ufficialmente riconosciute come:

  • Onlus regolarmente registrate
  • Organizzazioni di volontariato iscritte negli appositi registri
  • Associazioni di promozione e inclusione sociale
  • Altri enti del Terzo settore qualificati secondo la normativa vigente

È fondamentale sottolineare che per beneficiare delle agevolazioni fiscali, ogni donazione deve essere adeguatamente documentata secondo le disposizioni ministeriali, con attestazioni che certifichino sia la natura che il valore dei beni donati.

Quanto si può scaricare dalle tasse per donazioni nel 2025: calcoli ed esempi

L'entità dello sgravio fiscale varia significativamente in base alla natura del soggetto che effettua la donazione. Vediamo nel dettaglio le percentuali applicabili e alcuni esempi pratici per comprendere meglio i benefici fiscali ottenibili.

Detrazioni per le persone fisiche

Nel caso di persone fisiche (cittadini privati), è possibile scegliere tra due diverse opzioni:

  1. Detrazione dall'imposta lorda: pari al 30% dell'importo donato, fino a un massimo di 30.000 euro annui
  2. Deduzione dal reddito complessivo: fino al 10% del reddito dichiarato

La percentuale di detrazione sale al 35% se il beneficiario della donazione è un'organizzazione di volontariato ufficialmente riconosciuta.

Esempio pratico: Se un cittadino dona 5.000 euro a un'associazione no profit nel 2025, potrà scegliere tra:

  • Una detrazione di 1.500 euro (30% di 5.000) direttamente dall'imposta da pagare
  • Una deduzione di 5.000 euro dal reddito imponibile, che comporterà un risparmio variabile in base all'aliquota marginale applicabile

Detrazioni per le imprese e persone giuridiche

Per le aziende e altre persone giuridiche che effettuano donazioni, il beneficio fiscale consiste in una deduzione dal reddito d'impresa fino al 10% del reddito complessivo dichiarato. Questo significa che l'importo donato, entro questo limite, non concorre alla formazione del reddito imponibile.

Esempio pratico: Un'azienda con un reddito complessivo di 500.000 euro che dona beni del valore di 40.000 euro potrà dedurre l'intero importo, riducendo il reddito imponibile a 460.000 euro. Considerando un'aliquota IRES del 24%, questo comporterà un risparmio fiscale di 9.600 euro (24% di 40.000).

Gestione delle eccedenze nelle detrazioni per donazioni

Un aspetto particolarmente vantaggioso della normativa 2025 riguarda la gestione delle eccedenze. Se l'importo donato supera i limiti previsti per la detrazione o deduzione (10% del reddito per le imprese o 30.000 euro per i privati), il contribuente non perde il beneficio fiscale sulla parte eccedente, ma può riportarlo in avanti e utilizzarlo nelle dichiarazioni dei redditi dei quattro periodi d'imposta successivi.

Esempio: Se un'impresa con un reddito di 200.000 euro effettua una donazione di 25.000 euro (superiore quindi al 10% del reddito pari a 20.000 euro), potrà dedurre 20.000 euro nell'anno corrente e riportare i restanti 5.000 euro nelle dichiarazioni successive, entro il limite dei quattro anni.

Documentazione necessaria per ottenere le detrazioni

Per poter beneficiare delle agevolazioni fiscali sulle donazioni nel 2025, è fondamentale conservare e presentare una documentazione adeguata che attesti:

  • L'identità del donatore
  • L'identità dell'ente beneficiario e la sua appartenenza alle categorie ammesse
  • La descrizione dettagliata dei beni donati e il loro valore
  • La data in cui è avvenuta la donazione

Nel caso di donazioni in denaro, è necessario che queste avvengano tramite strumenti tracciabili come bonifici bancari, bollettini postali, carte di credito o assegni. Per le donazioni di beni, invece, è richiesta una documentazione che certifichi il valore dei beni donati, che può essere basata sul costo d'acquisto, sul valore normale del bene o su altre metodologie di valutazione previste dalla normativa.

Differenze tra deducibilità e detraibilità delle donazioni

È importante comprendere la differenza tra detrazioni e deduzioni nel 730, specialmente per quanto riguarda i due meccanismi fiscali previsti per le donazioni nel 2025:

  • Detrazione: è uno sconto diretto sull'imposta da pagare. Una detrazione del 30% su una donazione di 1.000 euro significa pagare 300 euro in meno di tasse.
  • Deduzione: riduce il reddito imponibile su cui vengono calcolate le tasse. Una deduzione di 1.000 euro per un contribuente con aliquota marginale al 38% comporta un risparmio di 380 euro.

La scelta tra detrazione e deduzione dovrebbe essere valutata caso per caso, considerando la situazione fiscale specifica del contribuente. In generale, la deduzione risulta più conveniente per i contribuenti con aliquote marginali più elevate, mentre la detrazione offre un beneficio fisso indipendente dal livello di reddito.

Vantaggi delle donazioni di beni rispetto alle donazioni in denaro

Con le nuove disposizioni del 2025, le donazioni di beni materiali godono degli stessi benefici fiscali delle donazioni in denaro, offrendo diversi vantaggi aggiuntivi:

  • Possibilità di valorizzare eccedenze o giacenze di magazzino per le aziende
  • Opportunità di donare beni che altrimenti potrebbero essere smaltiti, con benefici anche ambientali
  • Risposta diretta a esigenze specifiche degli enti beneficiari

Per le imprese, in particolare, la donazione di beni può rappresentare una soluzione ottimale per gestire rimanenze di magazzino o prodotti prossimi alla scadenza, trasformando potenziali costi (per lo smaltimento o la gestione delle giacenze) in un'opportunità di responsabilità sociale con vantaggi fiscali.

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