Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Si puņ lavorare sempre di notte se si vuole o č vietato e ci sono limiti secondo normative e CCNL 2025

Lavorare sempre di notte č possibile? Cosa prevedono normative e CCNL su turni notturni, limiti, tutele e diritti per i lavoratori in Italia

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Si puņ lavorare sempre di notte se si vu

Lavorare durante la notte è una realtà consolidata in molti settori produttivi e dei servizi in Italia. Questo particolare regime orario, regolato da normative stringenti, offre sia opportunità sia sfide sia per i datori di lavoro che per i lavoratori. In un contesto di progressiva estensione dei servizi h24, comprendere limiti, divieti e diritti dei turni notturni è essenziale per tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro, garantire una corretta applicazione dei contratti collettivi nazionali (CCNL) e rispettare la normativa vigente.

Definizione di lavoro notturno e criteri di riconoscimento

Secondo la normativa italiana, il lavoro notturno è definito come quel periodo di attività lavorativa svolta per almeno sette ore consecutive che comprendano l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino. Sono dunque ricomprese nella definizione di legge tutte le attività che si svolgono, ad esempio, tra le 22:00 e le 5:00, dalle 23:00 alle 6:00 oppure tra la mezzanotte e le 7:00.

Ambiti di applicazione e settori coinvolti

L’attività notturna è diffusa in numerosi comparti: forze dell’ordine, sanità, logistica, trasporti, ristorazione, enti pubblici, industria alimentare, vigilanza privata e assistenza. Oltre ai settori tradizionalmente coinvolti, l’incremento dei servizi su turnazione prevede una crescita costante di lavoratori notturni anche nei reparti di produzione industriale, nella grande distribuzione organizzata, nel settore alberghiero e nei servizi di customer care. Nel 2025, secondo i più recenti dati Istat, oltre 2,5 milioni di lavoratori sono interessati dai turni di notte, il che rappresenta oltre il 10% della forza lavoro dipendente.

Normativa di riferimento e limiti legali

La principale fonte normativa per il lavoro notturno è il Decreto Legislativo 66/2003, che attua le direttive comunitarie in materia di organizzazione dell’orario di lavoro e indica:

  • Limite massimo: il lavoratore notturno non può superare una media di 8 ore di lavoro ogni 24 ore. Il parametro va calcolato di norma su base settimanale a meno di deroghe previste dal contratto di categoria;
  • Riposo minimo giornaliero: almeno 11 ore consecutive ogni 24 ore;
  • Riposo settimanale: almeno 24 ore consecutive ogni sette giorni, cumulabili con le ore di riposo giornaliero.

Tali limiti rappresentano tutele inderogabili per la sicurezza dei lavoratori. I contratti collettivi possono prevedere discipline migliorative per specifici settori o casi particolari. Ulteriori dettagli sulle regole generali possono essere consultati nelle norme in vigore sugli orari di lavoro e nella regolamentazione dei turni e orari spezzati.

Soggetti esclusi e casi di divieto

Il legislatore prevede esplicite tutele per alcune categorie di lavoratori che non possono (o possono solo con il loro consenso) essere impiegati in attività notturne:

  • Lavoratori minorenni: assoluto divieto di svolgimento del lavoro di notte (art. 15, Legge 977/1967 e s.m.i.);
  • Donne in gravidanza: dal momento dell’accertamento dello stato di gravidanza fino al compimento di un anno d’età del figlio;
  • Lavoratrice madre con figlio minore di tre anni o padre convivente: non obbligati a prestare lavoro notturno (art. 11, D.Lgs. 66/2003);
  • Unico genitore con figlio convivente minore di 12 anni;
  • Genitori adottivi o affidatari nei primi tre anni dall’ingresso del minore in famiglia (non oltre i 12 anni);
  • Lavoratore con soggetto disabile a carico ai sensi della Legge 104/92.

Inoltre, la contrattazione collettiva può includere ulteriori categorie escluse dall’obbligo di turnazione notturna. 

Obblighi del datore di lavoro, consultazione e salute

I datori di lavoro hanno specifici obblighi di legge:

  • Consultare annualmente le rappresentanze sindacali prima dell’attivazione e modifica dei turni notturni;
  • Comunicare periodicamente all’Ispettorato del Lavoro l’adozione di attività notturne prolungate quando non previste dai CCNL;
  • Effettuare la valutazione dei rischi specifici per i lavoratori notturni e adottare idonee misure preventive, soprattutto nei casi di attività considerate particolarmente gravose;
  • Garantire idoneità psico-fisica attraverso accertamenti preventivi e controlli sanitari periodici almeno ogni due anni (D.Lgs. 532/1999 e D.Lgs. 66/2003);
  • Assicurare la possibilità di trasferimento a mansioni diurne per motivi di salute comprovati dal medico competente.

Tutela della salute e rischi del lavoro notturno

Il lavoro notturno comporta oggettivi effetti collaterali sulla salute, come documentato in letteratura scientifica e normativa tecnica. A breve termine si possono verificare disturbi del sonno, digestione difficile, stress, aumento di peso. Nel lungo periodo la turnazione espone a maggiori rischi di patologie cardiovascolari, compromissione della sfera psicoaffettiva e, secondo l’Iarc, a un probabile aumento del rischio oncologico. Per questo la valutazione sanitaria periodica e le misure di prevenzione e sorveglianza risultano obbligatorie. 

Lavoro notturno, pensione anticipata e lavori usuranti

L’impiego continuativo nel lavoro notturno rientra tra le attività classificabili come lavori usuranti ai sensi del D.Lgs. 67/2011. Gli aventi diritto possono accedere a forme di pensionamento anticipato una volta soddisfatti precisi requisiti, come l’aver lavorato di notte per almeno 78 giorni l’anno con turni di durata adeguata. Nel calcolo della pensione possono essere applicati coefficienti di maggiorazione per la valutazione dei contributi versati. L’esatto diritto scaturisce comunque dagli anni di contribuzione complessiva, dalla fascia di età e dalla tipologia di servizio notturno svolto.

Leggi anche
Puoi Approfondire