Quanti sono i contagiati per coronavirus in Italia? 11 milioni ed è una bella notizia

di Marianna Quatraro pubblicato il
Quanti sono i contagiati per coronavirus

Oltre 10 milioni di contagiati in Italia una bella notizia: più contagiati significa più guariti e più persone ormai immuni al virus. Lo studio dell’esperto Foresti

Il numero dei contagiati da coronavirus in Italia non è esattamente quello reso noto dalla Protezione Civile perché secondo alcuni esperti i contagiati in Italia arriverebbero a oltre 10 milioni. E si tratta di una notizia considerata positiva visto che significa che c’è gente che ha contratto il virus ma è riuscita a debellarlo senza troppe complicazioni. Ma non solo. Vediamo cosa riportano alcuni studi sui numeri dei contagiati in Italia.

Quanti sono i contagiati per coronavirus in Italia 11 milioni

Secondo il fisico e matematico Luca Foresti, amministratore delegato del Centro Medico Santagostino, e Claudio Cancelli, sindaco di Nembro, uno dei paesi in provincia di Bergamo maggiormente colpiti da contagi da coronavirus, i decessi avvenuti a causa del Covid-19 sono ben 4 volte rispetto ai numeri ufficiali comunicati e allo stesso modo i contagiati sarebbero milioni e non decine di migliaia.

Secondo quanto spiegato da Foresti, gli italiani che hanno contratto il virus al 27 marzo sono almeno 11 milioni e 200 mila e considerando che i casi accertati dopo l’esecuzione di tamponi, alla stessa data, sono 86.498, significa che i dati comunicato riguardano lo 0,7% dei contagiati reali.

Si tratta di un numero sottostimato di contagiati, soprattutto in Lombardia, semplicemente per il fatto che i tamponi vengono effettuati solo su persone già gravemente malate o sintomatiche, mentre su chi è con la febbre a casa ma non presenta ulteriori complicazioni, chi è in isolamento perché è stato a contatto con un malato Covid-19 o chi è asintomatico i tamponi non vengono effettuati.

Eppure tra chi ha la febbre tantissimi sono positivi al coronavirus mentre i febbricitanti lo ipotizzano, i loro medici curanti anche dando apposite indicazioni per le cure ma non risultano positivi a tamponi che non vengono effettuati per cui non rientrano nella lunga lista ufficiale dei contagiati da coronavirus in Italia.

Prendendo come riferimento di studio il Comune di Nembro, stando a quanto emerso, i reali decessi per coronavirus sarebbero 120, ben 4 volte superiori ai dati ufficiali, perché non tutti i decessi per coronavirus sono stati inseriti in tale lista: c’è chi è morto a casa e a cui non è stato fatto il tampone e c’è chi è morto in casa di riposo e a cui non è stato fatto il tampone e questi deceduti rappresentano l’1,1% dei contagiati, per cui significa che le persone contagiate sono 11mila.

Tuttavia, proprio queste persone nemmeno sapevano di avere il coronavirus perché asintomatiche come tantissimi attualmente potrebbero averlo senza saperlo perché asintomatici.

Lo stesso calcolo è stato effettuato in riferimento all’Italia intera. Il 27 marzo le statistiche ufficiali parlavano di 9.134 decessi e moltiplicandoli per quattro si arriva a 36.536 morti e se anche in tal caso si dovesse considerare che il numero di decessi corrisponde all’1% dei contagiati, emerge che i soggetti contagiati sono 3.653.600.

Per arrivare alla cifra degli 11 milioni di contagiati che secondo Foresti ci sarebbero in Italia bisogna calcolare che il tempo medio che passa tra quando una persona viene contagiata e quando muore è di 23 giorni e nel frattempo i contagi continuano, per cui 3.653.600 è il numero di contagiati di 23 giorni prima e calcolando un aumento medio dei contagi del 5% (aumento medio) al giorno si arriva a 11.222.119.

Milioni di contagiati in Italia bella notizia

Stando a quanto precisato da Foresti, il numero di 11 milioni di contagiati in Italia sarebbe una bella notizia perché più contagiati si traduce in più guariti e quindi più persone ormai immuni al virus. Tanti avrebbero anche contratto il virus senza nemmeno accorgersene e diventandone immuni. Foresti ha, inoltre, spiegato che per evitare che il contagio continui ad essere molto diffuso bisognerebbe:

  • testare la popolazione cercando di trovare tutti i positivi, anche tra gli asintomatici, in modo da isolarli per evitare la diffusione del contagio, ma anche individuare chi è già guarito dal virus ed è immune, pur non sapendolo;
  • mantenere in casa la fascia di popolazione più a rischio, cioè gli over 65;
  • iniziare a far uscire di casa i soggetti meno a rischio.