Permessi legge 104 e assistenza disabili, circolare aggiornate con spiegazioni nuove leggi

di Marianna Quatraro pubblicato il
Permessi legge 104 e assistenza disabili

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Quali sono chiarimenti e spiegazioni forniti da Ispettorato del Lavoro per chi usufruisce di Legge 104 e relativa assistenza a disabili

Quali sono le novità per permessi legge 104 e assistenza disabili con circolare per spiegazioni nuove leggi da Ispettorato del Lavoro? Con una recente circolare, l’Ispettorato del Lavoro ha fornito nuove spiegazioni su permessi per la Legge 104, congedi e altre misure relative ad assistenza per disabili e conciliazione lavoro, vita. Vediamo cosa prevedono.

  • Nuove spiegazione da Ispettorato del Lavoro su misure legge 104
  • Chiarimenti da Ispettorato del Lavoro su novità per lavoro Legge 104

Nuove spiegazione da Ispettorato del Lavoro su misure legge 104

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha fornito chiarimenti e spiegazioni sulle nuove misure per chi usufruisce della Legge 104 tra novità per conciliazione di lavoro e vita familiare, fruizione dei permessi per legge 104 per i caregiver, lavoro agile e smartworking, congedi parentali.

Partendo dalle novità relative ai permessi per assistere figli con grave disabilità, come già deciso dalle novità in vigore dallo scorso agosto, l’Ispettorato del Lavoro ha precisato che la parte di un'unione civile e il convivente di fatto sono equiparati al coniuge convivente anche nel caso in cui la convivenza sia iniziata successivamente alla richiesta di congedo.

Il datore di lavoro che non concede permessi per Legge 104 secondo tali nuove disposizioni rischia una sanzione amministrativa da 516 a 2.582 euro.

E’, inoltre, prevista, sempre relativamente ai permessi per Legge 104, la fruizione, da parte del lavoratore di 3 giorni di permesso mensile retribuito per assistere una persona con disabilità in situazione di gravità, per coniuge, parte di un’unione civile, convivente di fatto, parente o affine entro il secondo grado.

Ricordiamo che le ulteriori ulteriori novità previste per chi usufruisce della Legge 104 e assiste disabili prevedono non solo modifiche per permessi e agevolazioni lavorative per chi assiste un familiare con disabilità grave, per cui ne hanno diritto anche le parti dell’unione civile e delle convivenze di fatto, con possibilità di dividere i tre giorni tra più aventi diritto rispetto ad una persona disabile da assistere ma anche:

  • congedi parentali in caso di figli con disabilità fino a tre anni per figli fino al dodicesimo anno di età del bambino per cui è prevista una indennità del 30% per tutto il periodo di congedo e, in alternativa. Resta sempre la possibilità per i genitori di usufruire di due ore di permesso giornaliero retribuito fino al compimento del terzo anno di vita del bambino;
  • priorità per usufruire del congedo, in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente o della parte di un'unione civile o del convivente di fatto, per padre o la madre anche adottivi; in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti del padre e della madre, anche adottivi, ha diritto a fruire del congedo uno dei figli conviventi; in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti dei figli conviventi, ha diritto a fruire del congedo uno dei fratelli o delle sorelle conviventi; in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti di uno dei fratelli o delle sorelle conviventi, ha diritto a fruire del congedo il parente o affine entro il terzo grado convivente;
  • proroga dello smart working per genitori di figli fino a dodici anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità grave con certificazione di Legge 104, lavoratori con disabilità in situazione di gravità accertata della legge 104 e caregivers familiari fino a fine anno.

Chiarimenti da Ispettorato del Lavoro su novità per lavoro Legge 104

Con particolare riferimento al lavoro, per lo smart working, l’Ispettorato del Lavoro ha chiarito che è aumentata la platea dei beneficiari della priorità alla concessione del lavoro agile, comprendendo:
  • lavoratrici e lavoratori con figli fino a dodici anni di età o senza alcun limite di età nel caso di figli in condizioni di disabilità con Legge 104; 
  • lavoratori con disabilità in situazione di gravità accertata che usufruiscono della Legge 104 o che siano caregivers.
Sussiste, inoltre, per il datore di lavoro il divieto di sanzionare, demansionare, licenziare, trasferire o sottoporre a modalità organizzativa con effetti negativi (diretti o indiretti) sulle condizioni di lavoro i lavoratori che scelgono lavoro agile.

Chiarimenti vengono forniti dall’Ispettorato del Lavoro anche relativamente alla possibilità di passaggio da lavoro a tempo a pieno a lavoro part time. In particolare, secondo quanto precisato, anche la possibilità di ricorrere al lavoro part time è stata estesa a nuove categorie di persone, che sono parte delle unioni civili e delle convivenze di fatto negli specifici casi di:
patologie oncologiche o gravi patologie cronico-degenerative del coniuge o altra parte dell’un'unione civile o il convivente di fatto, i figli o i genitori del lavoratore o della lavoratrice,
assistenza a persona convivente con totale e permanente inabilità lavorativa con connotazione di gravità che abbia necessità di assistenza continua in quanto non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita.

Nei casi di richiesta di trasformazione del contratto da parte delle suddette categorie di lavoratori, il datore di lavoro non può comminare alcuna sanzione, demansionamento, licenziamento, trasferimento o altra misura con effetti negativi, diretti o indiretti, sulle condizioni di lavoro, che possa essere considerata discriminatoria, perché avrebbe effetto nullo per legge,