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Addio Start & Stop auto: perché la tecnologia antinquinamento sta sparendo dalle nuove vetture

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Disuso Start & Stop

La tecnologia Start&Stop, una volta considerata fondamentale per ridurre emissioni e consumi, sta progressivamente scomparendo dalle nuove auto. I motivi di questo declino, le alternative e gli scenari futuri

Negli ultimi quindici anni, i sistemi Start & Stop si sono imposti come una delle principali tecnologie antinquinamento applicate all’automotive. Introdotti per rispettare normative sempre più stringenti in fatto di emissioni e per ottimizzare i consumi, questi apparati automatici hanno rapidamente equipaggiato vetture di qualsiasi segmento, dai modelli citycar fino alle berline di lusso. L’obiettivo era chiaro: ridurre in modo sensibile emissioni di CO2 e ossidi di azoto durante le fasi di arresto temporaneo del veicolo, come ai semafori o in coda nel traffico urbano.
Alla diffusione iniziale, caratterizzata da campagne promozionali delle case e incentivi normativi europei, ha tuttavia fatto seguito, negli ultimi anni, una progressiva riduzione della presenza di tale tecnologia sulle nuove auto. Nonostante il contributo sul fronte delle emissioni, diversi fattori tecnici, commerciali e normativi stanno portando a una riconsiderazione dell’utilità effettiva di Start & Stop nella strategia complessiva di riduzione dell’impatto ambientale dell’autotrazione tradizionale e ibrida.

Come funziona il sistema Start & Stop, obiettivi ambientali e meccanismi di base

La tecnologia Start & Stop fa leva su una logica semplice: interrompere automaticamente il funzionamento del motore termico in tutte le situazioni di arresto temporaneo. Questo avviene tramite una centrale elettronica che, rilevando condizioni ottimali di sistema, comanda lo spegnimento e l’accensione del propulsore a ogni fermata e ripartenza. L’obiettivo dichiarato è una riduzione dei consumi di carburante, generalmente tra il 3% e l’8% su ciclo urbano, e una conseguente diminuzione di emissioni di anidride carbonica.
I principali componenti coinvolti sono:

  • Centralina ECU e sensori ambientali: Monitoraggio continuo di temperatura, carica batteria, posizione pedali e altre variabili chiave.
  • Motorino di avviamento rinforzato: Progettato per resistere a un numero di cicli di accensione e spegnimento nettamente superiore rispetto all’avviamento tradizionale.
  • Batterie dedicate (EFB o AGM): Caratterizzate da maggiore capacità di spunto e resistenza a cicli profondi di scarica/ricarica.
Quando alcune condizioni, tra cui livello di carica batteria, temperatura del motore e assorbimenti elettrici rientrano in parametri predeterminati, la funzione si attiva. In caso contrario, la centralina sospende automaticamente Start & Stop per tutelare affidabilità e sicurezza di funzionamento del veicolo.

I motivi della scomparsa della tecnologia Start & Stop nelle nuove vetture

La parabola discendente della tecnologia Start & Stop non risulta casuale né priva di ragioni tecniche e strategiche. I principali motivi eliminazione Start Stop sono legati a una combinazione di limiti tecnici, cambiamenti normativi, nuove esigenze dei consumatori e l’emergere di soluzioni più avanzate per la riduzione delle emissioni.

Limiti tecnici e problemi di affidabilità

I sistemi Start & Stop, per quanto evoluti, presentano alcune criticità tecniche:

  • Usura componenti: Il continuo spegnimento e riavvio comporta stress elevato su motorino di avviamento e batteria, riducendone la durata rispetto a un uso tradizionale.
  • Sensibilità alla batteria: L’adozione di accumulatori speciali (AGM/EFB) si traduce in costi più elevati e maggiore necessità di manutenzione di precisione; una batteria non idonea o scarica causa frequenti disattivazioni del sistema.
  • Difficoltà diagnostiche: L’interazione tra Start & Stop e altri sistemi elettronici (freni, alternatore, gestione clima, sensori sicurezza) può generare anomalie difficili da diagnosticare e risolvere, con possibili impatti sull’affidabilità generale.
  • Funzionamento intermittente: Fattori come condizione meteo estrema, rigenerazione filtro antiparticolato o utilizzo intenso di utenze elettriche obbligano a frequenti sospensioni della funzione, compromettendo benefici reali.

Influenza delle normative ambientali e delle strategie delle case automobilistiche

L’evoluzione delle regolamentazioni europee sulle emissioni (Euro 6d ed Euro 7) e la crescente spinta alla mobilità elettrica stanno ridisegnando priorità e investimenti delle principali case.
  • Nuove metriche di omologazione: I recenti cicli omologativi (WLTP, RDE) valutano le emissioni in condizioni più realistiche, riducendo l’efficacia delle «strategie» basate solo su Stop & Start ai fini del rispetto dei limiti di legge.
  • Accelera la transizione all’elettrico: Il focus di molte case si sta spostando verso l’ibridizzazione avanzata e la trazione 100% elettrica, in cui il concetto di spegnimento del motore termico viene superato a favore di strategie più sofisticate di gestione energetica e recupero.
  • Scelte industriali: Per alcune fasce di mercato, la complessità e i costi connessi a Start & Stop sono considerate meno vantaggiose rispetto a investimenti su mild-hybrid, full-hybrid o plug-in. Questa scelta discende anche da analisi di affidabilità e percezione cliente.

Esperienza d’uso e impatto sul comfort di guida

Diversi utenti riportano percezioni negative in termini di comfort e precisione nell’attivazione/disattivazione del sistema:
  • Fastidio nell’uso urbano intenso: In situazioni stop-and-go, molti conducenti lamentano tempi di ripartenza giudicati eccessivi e sensazione di «inceppamento» nel traffico.
  • Compromissione funzione clima: L’interruzione momentanea del motore può avere effetti negativi sull’efficacia del climatizzatore o del riscaldamento abitacolo.
  • Preoccupazioni per affidabilità: Il timore di restare bloccati a causa di una batteria scarica o di un errore elettronico è stato spesso motivo di richiesta disinserimento da parte dei clienti od offerta di kit aftermarket per la disattivazione automatica della funzione.

Il ruolo delle batterie e della gestione elettronica nei sistemi Start & Stop

La funzionalità Start & Stop impone standard tecnici elevati sia alle batterie che all’elettronica di bordo. Il sistema di gestione energetica (BMS – Battery Management System) dialoga costantemente con la centralina (ECU) monitorando parametri critici come tensione, temperatura, assorbimenti e numero di cicli di avviamento.
A differenza dei sistemi di avviamento convenzionali, nel Start & Stop sono richiesti accumulatori capaci di sostenere numerosi cicli profondi, rapidi avviamenti in successione e alimentazione di tutte le utenze anche a motore spento. Per questo, la tipologia di batteria, la calibrazione della logica di gestione e l’aggiornamento del software ECU diventano asset essenziali per garantire affidabilità e prestazioni.
Parametro Standard Avviamento Start & Stop Avanzato
Cicli di avviamento 20-30.000 ca. 300.000
Tipo batteria Piombo-acido tradizionale EFB o AGM (rinforzata)
Gestione elettronica Basic BMS avanzato + EBS

Tipologie di batterie compatibili e criticità di manutenzione

Per Start & Stop, gli accumulatori idonei sono esclusivamente di tipo EFB (Enhanced Flooded Battery) o AGM (Absorbent Glass Mat). Queste batterie garantiscono maggior rapidità di ricarica, durata superiore e migliore resistenza a scariche profonde rispetto alle versioni classiche a piombo:

  • Batterie EFB: Indicate per sistemi Stop & Start «base», offrono una buona resistenza ai cicli ma sono meno adatte a veicoli con recupero dell’energia di frenata.
  • Batterie AGM: Progettate per vetture dotate di tecnologie supplementari di recupero energetico e numerosi accessori elettronici.
Tuttavia, criticità manutentive e costi più elevati sono aspetti da considerare:
  • Sostituire una batteria con una non conforme può bloccare l’intera funzione Start & Stop e generare segnalazioni di anomalia.
  • La sostituzione richiede spesso diagnosi elettronica professionale per il corretto abbinamento BMS/ECU e la gestione dei dati di configurazione.
  • La posizione della batteria può risultare poco accessibile, aumentando tempi e costi di intervento.