Assegno maternità 2025 Comuni: requisiti, importi, domanda e scadenze. Chi può ottenerlo e come richiederlo passo dopo passo
L'Assegno di maternità erogato dai Comuni per il 2025 rappresenta un importante sostegno economico rivolto alle neo-mamme che si trovano in condizione di disoccupazione o senza adeguata tutela previdenziale al momento della nascita o dell'ingresso del bambino in famiglia. Questo contributo, riconosciuto anche ai genitori affidatari o adottivi, costituisce uno strumento concreto di supporto nei primi mesi di vita del bambino o di accoglienza del minore in famiglia.
Il sussidio è disciplinato dall'articolo 74 del Decreto legislativo 26 marzo 2001 numero 151, conosciuto come "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità", e per il 2025 presenta importi rivalutati rispetto all'anno precedente.
La prestazione riguarda l'Assegno di maternità di base, istituito per ogni figlio nato a partire dal primo gennaio 2001, nonché per ciascun minore in affidamento preadottivo o adozione senza affidamento, con decorrenza dalla medesima data. A differenza di altre prestazioni erogate direttamente dall'INPS, l'Assegno di maternità viene concesso dai Comuni di residenza, che verificano i requisiti necessari, previa presentazione di domanda da parte delle persone beneficiarie.
L'Assegno di maternità erogato dai Comuni è destinato alle donne che soddisfano una serie di requisiti specifici. Innanzitutto, è necessario che la richiedente conviva con il bambino, il quale deve essere registrato nella sua scheda anagrafica. Inoltre, la beneficiaria non deve percepire l'indennità di maternità riconosciuta dall'INPS o da altri enti previdenziali, né ricevere alcun trattamento economico dal datore di lavoro durante il periodo di maternità.
È importante sottolineare che possono fare richiesta del sussidio anche le donne che ricevono un trattamento economico di importo inferiore all'Assegno di maternità. In tal caso, il sussidio spetta per la differenza tra quanto già percepito e l'importo totale dell'assegno.
La prestazione è estesa anche alle madri di bambini in affidamento preadottivo, bambini ricevuti in adozione senza affidamento e neonati riconosciuti dalla sola madre.
Per accedere alla prestazione, occorre soddisfare anche questi ulteriori requisiti:
Questo rappresenta un incremento rispetto all'anno precedente, quando l'importo era di 404,17 euro mensili per un totale di 2.020,85 euro. L'aggiornamento è stato calcolato in base all'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, che per il 2025 ha registrato una variazione dello 0,8%.
Analogamente, anche il valore dell'ISEE per poter accedere al beneficio è stato rivalutato. Per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento avvenuti nel 2025, il limite ISEE è fissato a 20.382,90 euro, in aumento rispetto ai 20.221,13 euro dell'anno precedente.
È importante sottolineare che se il valore dell'ISEE supera questa soglia, l'importo dell'assegno viene ridotto progressivamente secondo un meccanismo di calcolo applicato direttamente dall'INPS. Per questo motivo, è fondamentale verificare la propria situazione economica tramite una dichiarazione ISEE aggiornata.
È importante distinguere tra l'Assegno di maternità dei Comuni e quello dello Stato, poiché si tratta di due prestazioni diverse destinate a categorie differenti di beneficiari.
L'Assegno di maternità dei Comuni (oggetto di questo articolo) è destinato principalmente a madri senza copertura previdenziale o con un reddito molto basso. Si rivolge alle donne disoccupate o che non hanno diritto ad altre indennità di maternità.
L'Assegno di maternità dello Stato, invece, è rivolto a madri lavoratrici con occupazioni discontinue o precarie che rispettano specifici requisiti contributivi e reddituali. In particolare, è riconosciuto alle lavoratrici che possono far valere almeno tre mesi di contribuzione nel periodo compreso tra i 18 e i 9 mesi precedenti il parto o l'ingresso del minore in famiglia.
I due assegni non sono cumulabili tra loro. La richiedente deve valutare quale delle due prestazioni sia più vantaggiosa in base alla propria situazione lavorativa e reddituale.
Per l'Assegno di maternità dello Stato, l'importo per il 2025 è pari a 2.508,04 euro erogati in un'unica soluzione, a differenza dei 2.037 euro totali dell'Assegno comunale distribuiti in cinque mensilità.
La domanda per l'Assegno di maternità dei Comuni deve essere presentata al Comune di residenza entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall'effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affidamento preadottivo. Questo termine è perentorio e il suo mancato rispetto comporta la perdita del diritto all'assegno.
La procedura di presentazione può variare leggermente da comune a comune, quindi è consigliabile consultare il sito web del proprio comune di residenza o rivolgersi direttamente agli uffici competenti per ottenere informazioni specifiche.
Per presentare la domanda sono generalmente necessari i seguenti documenti:
In alcuni casi specifici, l'Assegno di maternità può essere richiesto da persone diverse dalla madre. Ecco le principali situazioni: