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Aumento stipendi ufficiale solo per il 2024. E incombe un grave rischio per tutti se non venisse confermato

di Marianna Quatraro pubblicato il
Aumento stipendi 2024

Scatta nel 2024 laumento ufficiale degli stipendi dei lavoratori italiani ma rischia di diventare una misura penalizzante nel 2025

Qual è il grave rischio per tutti se non venisse confermato l’aumento degli stipendi già ufficiale nel 2024? L’approvazione della Manovra Finanziaria 2024 ha confermato per tutto il 2024 il taglio del cuneo fiscale aumentato fino al 7% per garantire aumenti degli stipendi dei lavoratori dipendenti e ha anche previsto la revisione delle prime aliquote Irpef. Si tratta di buone notizie ma che potrebbero non essere parimenti positive il prossimo 2025. Vediamo perché.

  • Aumento stipendi 2024 ufficiale cosa prevede e per chi
  • Il grave rischio in vista per tutti se non si conferma aumento stipendi 

Aumento stipendi 2024 ufficiale cosa prevede e per chi

L’aumento degli stipendi ufficiale nel 2024 riguarderà alcuni lavoratori, soprattutto entro determinate soglie reddituali, e per due motivi diversi: taglio del cuneo fiscale aumentato confermato anche per il prossimo anno e prima revisione delle aliquote Irpef di tassazione sui redditi.

Partendo dal taglio del cuneo fiscale aumentato, è stato confermato per tutto il 2024 il taglio del cuneo fiscale al 7% per redditi entro i 25mila euro annui e al 6% per redditi tra 25mila e 35mila euro lordi annui. Per chi percepisce redditi oltre tale soglia non ci sarà alcun nuovo taglio del cuneo fiscale né, quindi, alcun aumento dello stipendio.

Gli aumenti per effetto del taglio del cuneo fiscale nel 2024, variabili da qualche decina di euro e fino a 160 euro circa al mese, riguardano coloro che percepiscono stipendi lordi mensili fino ad un massimo di 2.692 euro.

Agli aumenti dovuti al confermato taglio del cuneo fiscale per tutto il 2024 si aggiunge anche la nuova Irpef 2024 che riguarda l’accorpamento dei primi due scaglioni di reddito: il primo con aliquota al 23% per redditi fino a 15.000 euro e il secondo con aliquota al 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro lordi annui.

Con la modifica Irpef approvata nella Manovra Finanziaria 2024, viene fissata l’aliquota del 23% per calcolare le tasse su redditi da 8.500 euro e fino a 28mila euro, non più fino a 15mila, cioè cambia la tassazione per chi percepisce stipendi mensili fino a 2.150 euro circa.

Le aliquote Irpef da modificare ancora in vigore sono del:

  • 23% per redditi fino a 15.000 euro; 
  • 25% per redditi tra 15.000 e 28.000 euro; 
  • 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro; 
  • 43% per redditi oltre i 50.000 euro.
Cambiano, dunque, le aliquote Irpef per primo e secondo scaglione di reddito, ma sono confermate le altre due aliquote di tassazione sui redditi del 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro e del 43% per redditi oltre i 50.000 euro. 

Anche gli aumenti degli stipendi nel 2024 per la nuova Irpef non sono, dunque, per tutti ma solo per chi ha redditi entro i 28mila euro, pari a stipendi di circa 2.150 euro al mese (per 13 mensilità) da intendersi sempre al lordo, per cui il netto sarebbe di 1.600 euro.  

Il grave rischio in vista per tutti se non si conferma aumento stipendi 

Gli aumenti degli stipendi previsti nel 2024, sia per lavoratori dipendenti pubblici che privati, per come adesso modulati, valgono solo per il 2024, per cui alla fine del prossimo anno il governo dovrà trovare le risorse per finanziare le stesse misure anche per il 2025. 

Se nel 2025 non si troveranno i soldi per le coperture, non solo non sarebbero confermati gli aumenti degli stipendi anche il prossimo anno ma per garantire una copertura sicura scatterebbe l'aumento di alcune tasse per recuperare risorse economiche, e il grave rischio sarebbe un ulteriore aumento delle tasse che interesserebbe tutti e non solo coloro che hanno beneficiato di aumenti di stipendi quest’anno. 

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