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Auto fuori produzione a fine di quest'anno 2025: quali modelli e perché possono essere interessanti da comprare ora

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Modelli interessanti da comprare ora

Il 2025 segna la fine della produzione per alcuni modelli automobilistici iconici. Motivazioni, impatti sul mercato, vantaggi e svantaggi dell'acquisto, oltre a prospettive di valore futuro.

Una vasta serie di veicoli, da modelli storici a icone sportive e city car di successo, è destinata a scomparire dai listini entro dicembre.

Questa trasformazione è il risultato diretto della spinta verso una mobilità più sostenibile, della stretta sulle emissioni imposta dai regolamenti europei e mondiali e della necessità dei costruttori di modernizzare l'offerta con veicoli altamente tecnologici e più sicuri.

Il fenomeno del phase out coinvolge non solo le auto a combustione tradizionale, ma talvolta investe anche le versioni meno avanzate di alcuni modelli elettrici, che lasciano spazio al rinnovo tecnologico e a piattaforme di nuova generazione. Case automobilistiche storiche stanno razionalizzando i costi e inseguendo strategie orientate all'elettrificazione, spesso accompagnate da una ridefinizione delle gamme e da scelte che privilegiano efficienza e digitalizzazione.

Per il mercato, questa ondata di addii comporta significative opportunità e cambiamenti: chi acquista queste vetture può beneficiare di offerte vantaggiose, mentre per gli appassionati e i collezionisti la fine della produzione rischia di segnare l'inizio di una nuova valutazione sul mercato dell'usato e sulla rara reperibilità di certi modelli in futuro. Le decisioni dei costruttori influenzano, infine, un'ampia platea di lavoratori e la filiera della componentistica, che deve adattarsi a ritmi di innovazione sempre più sostenuti.

Le auto fuori produzione nel 2025: modelli e motivazioni dell'addio

Il panorama automobilistico del 2025 si caratterizza per una vera e propria ondata di "pensionamenti eccellenti". Di seguito, un elenco selezionato dei modelli il cui percorso produttivo giunge al termine, con i rispettivi motivi che hanno portato le case a questa scelta:

Modello

Casa

Motivazione stop produzione

Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio

Alfa Romeo

Transizione verso l'elettrico, razionalizzazione gamma

Alfa Romeo Stelvio

Alfa Romeo

Arrivo nuova generazione full electric

Audi A4

Audi

Sostituita da A5 e nuova logica di gamma

Audi A5 Coupé e Cabrio

Audi

Riorganizzazione gamma, focus su elettriche/ibrido

Bugatti Chiron

Bugatti

Fine ciclo e passaggio a hypercar ibride

Chevrolet Camaro

Chevrolet

Mercato europeo limitato, focus modelli green

Ferrari 812

Ferrari

Avvicendamento con modelli più moderni

Ferrari Roma Coupé

Ferrari

Aggiornamento gamma, nuova generazione V8

Ferrari SF90 Stradale

Ferrari

Evoluzione gamma ibrida/elettrica

Fiat 500X

Fiat

Transizione verso modelli ibridi/elettrici (600, 500e)

Hyundai i20N / i30N

Hyundai

Abbandono motori termici per sportive compatte

Jaguar XE / F-Type / E-Pace / I-Pace / XF

Jaguar

Ristrutturazione gamma, focus full electric

Lancia Ypsilon "846"

Lancia

Arrivo nuova generazione elettrica/ibrida

Lamborghini Huracán

Lamborghini

Evoluzione verso PHEV, stop V10

Maserati Ghibli / Levante / Quattroporte

Maserati

Rinnovo gamma, pensionati modelli storici

Mercedes EQC

Mercedes-Benz

Superata da modelli più efficienti

MINI Clubman

MINI

Concorrenza interna con nuove versioni elettriche

Porsche Boxster & Cayman (in UE)

Porsche

Normative Ue su cybersecurity, arrivo elettriche

Renault Zoe

Renault

Sostituzione con Renault 5 E-Tech

Smart ForTwo

Smart

Rivoluzione di gamma, focus su modelli elettrici più grandi (#1, #2, #5)

Fattori comuni sono rappresentati dall'aggiornamento della normativa sulle emissioni (Euro 7 e successivi), l'obbligo di sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS), la richiesta del mercato di prodotti più tecnologici e i costi legati agli adeguamenti strutturali su vetture nate anni addietro.

Cosa rende interessanti le auto fuori produzione: vantaggi e svantaggi dell'acquisto

Scegliere vetture giunte al termine della loro esperienza produttiva può rappresentare un'opportunità degna di nota per diversi target:

  • Prezzo d'acquisto spesso ribassato: Dopo l'annuncio di stop produzione, concessionari e distributori offrono sconti importanti per liquidare le ultime vetture in stock.
  • Valore storico e identità marcata: Modelli come Alfa Giulia Quadrifoglio, Ferrari 812 o Jaguar F-Type hanno già una propria "aura" presso appassionati e collezionisti, il che può favorire la tenuta delle quotazioni nel tempo.
  • Configurazioni non più ripetibili: L'addio alle motorizzazioni come i V6 o i V12 aspirati regala unicità ad alcune vetture rispetto alle future alternative, spesso ibride o totalmente elettriche.
  • Dotazioni e allestimenti ricchi: A fine carriera vengono spesso proposte versioni speciali o serie "finali" riccamente accessoriate.
Tuttavia, vi sono aspetti da valutare con attenzione:
  • Deprezzamento iniziale più marcato sull'usato standard, specialmente per i modelli meno esclusivi.
  • Disponibilità futuri ricambi: molte aziende garantiscono la fornitura per diversi anni, ma alcune componenti particolari possono diventare rare e costose.
  • Limitazioni normative: le recenti restrizioni su emissioni, circolazione nei centri urbani o fringe benefit aziendali penalizzano alcuni veicoli fuori produzione.
La scelta di puntare su queste auto va fatta consapevolmente, valutando desiderio di esclusività e rischi legati a costi di gestione e mantenimento a lungo termine.

Il contesto della transizione: come cambiano normative, tecnologie e strategie delle case automobilistiche

L'addio di molti veicoli tradizionali si inserisce in uno scenario complesso e dinamico, segnato da importanti rivoluzioni normative e tecnologiche. In Europa, l'entrata in vigore delle più rigide norme sulle emissioni (come Euro 7), insieme all'obbligo di sistemi ADAS avanzati e delle norme UNECE R155/R156 sulla cybersecurity, ha reso oneroso l'adeguamento di modelli nati in epoche passate.

Le preferenze degli automobilisti sono mutate: oggi il mercato chiede veicoli più efficienti, sicuri e digitalizzati, con opzioni legate a propulsioni ibride o full electric. L'espansione di incentivi pubblici per le auto a basse emissioni e i piani di decarbonizzazione hanno spinto le aziende, anche quelle più legate a tradizioni meccaniche, a rifocalizzare il business. La nuova strategia produttiva privilegia piattaforme modulari, offerte ibride e gamma di servizi connessi.

In aggiunta, la maggiore attenzione all'economia circolare e alla sostenibilità nell'approccio produttivo (dall'utilizzo di materiali riciclati fino allo smaltimento delle batterie) impone processi innovativi e costi di ricerca e sviluppo notevoli. Più di tutto, la necessità di investire sull'infrastruttura di ricarica e la transizione occupazionale nel settore (dalla produzione di motori endotermici alla gestione software, elettronica e batterie) ridisegna le strategie delle aziende, accelerando il tasso di innovazione e adattando le competenze lavorative richieste.

Modelli più iconici che scompaiono: dati tecnici, storia e alternative

Alcune auto in uscita rappresentano vere e proprie pietre miliari della storia recente

  • Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio: La berlina sportiva italiana, lanciata nel 2015, ha segnato il ritorno alla trazione posteriore e si distingue per il motore V6 biturbo fino a 520 CV (510 CV nella prima versione), sviluppato in collaborazione con Ferrari. Considerata come una delle migliori berline sportive, sarà sostituita da varianti full electric basate su architettura STLA Large.
  • Ferrari 812 GTS: Un'icona V12, ultima spider di Maranello senza elettrificazione. Motore aspirato da 800 o 830 CV nella Competizione, in grado di raggiungere 340 km/h. L'erede, la Ferrari 12Cilindri, mantiene il motore V12 ma introduce maggiore attenzione a emissioni e digitalizzazione.
  • Lamborghini Huracán: Dal 2014 agli onori delle cronache, la Huracán vanta un V10 aspirato fino a 640 CV, trazione integrale e versioni destinate al collezionismo. Sarà sostituita dalla Temerario, PHEV con V8 biturbo e 3 motori elettrici (potenza oltre 920 CV).
  • Fiat 500X: Uno dei crossover italiani di maggior successo, dal 2014 simbolo dello stile urban con soluzioni sia cittadine sia off-road. Sarà sostituita dalla 600 e dalla nuova 500 ibrida/elettrica.
  • Bugatti Chiron: Hypercar prodotta in 500 esemplari, motore W16 quadriturbo (1.500 CV, 420 km/h). Chiusura ufficiale nel 2024 con la serie "L'Ultime". L'erede ibrida, Bugatti Tourbillon, userà un V16 e motorizzazione elettrificata.
  • Jaguar F-Type / XE / E-Pace / I-Pace / XF: Rivoluzione totale del brand inglese, con uscita di scena di tutti i modelli a combustione o delle prime generazioni di EV, per passare a una nuova gamma totalmente elettrica dal 2026.
  • Maserati Ghibli: Dal 2013 al 2025, la grande berlina ha segnato la rinascita Maserati prima dello shift verso modelli SUV e motorizzazioni più sostenibili. L'uscita di scena, con la versione 334 Ultima, segna la chiusura di un ciclo importante e sarà seguita da rinnovate Quattroporte e Levante full electric.
  • MINI Clubman: Dal 1969 ad oggi con vari revival, la Clubman abbandona il listino lasciando spazio a soluzioni SUV e alla Aceman full electric.
  • Renault Zoe: La pioniera delle EV francesi, lanciata nel 2012. Dopo aver dominato la scena europea, cede il passo alle nuove generazioni R5 e R4 E-Tech, più avanzate nel design e nelle tecnologie di ricarica.
Sono questi esempi a mostrare l'evoluzione tecnica: motori aspirati e propulsori tradizionali lasciano spazio a piattaforme condivise, sistemi avanzati di assistenza, propulsioni plug-in ed elettriche dalle prestazioni sempre più elevate. Il mercato si orienta, così, verso una mobilità più "digital" e sostenibile.

Collezionismo e valore futuro: come l'uscita di produzione può influenzare le quotazioni

Quando un'automobile smette di essere prodotta, il suo valore percepito sul mercato dell'usato può seguire dinamiche particolari.

Per i modelli con una forte personalità tecnica, edizioni speciali o l'ultimo esempio di una motorizzazione iconica (come V8, V10 o V12 aspirati), è possibile assistere a un rafforzamento della domanda tra i collezionisti e gli investitori.

D'altro canto, per le versioni di massa, i prezzi possono subire in un primo periodo un ribasso consistente, per poi stabilizzarsi o, in casi rari, risalire se il modello ottiene uno "status" nel tempo. Le edizioni a tiratura limitata delle supercar e le serie "final edition" riscuotono successo alle aste specializzate di tutto il mondo, soprattutto in presenza di "pezzi unici" e auto con un buon tracciamento storico.

Risulta però necessario valutare la disponibilità futura di ricambi e il mantenimento delle condizioni originali, aspetti che influiscono sul valore negli anni. L'acquisto diventa così non solo una scelta passionale ma anche, per alcuni, una forma di investimento se effettuata con attenzione, informazione e consapevolezza del mercato di riferimento.