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Bonus Agricoltura Pac 2024, per cosa vengono dati e a chi? Requisiti, importi, procedura e tempi domanda

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Bonus Agricoltura Pac 2024

Il Bonus Agricoltura Pac 2024 fa parte della Politica agricola comune dell'Unione europea per il periodo 2023-2027, con un'attenzione particolare sul supporto ai giovani agricoltori.

Un nuovo incentivo finanziario, previsto dalla Politica agricola comune, offre agli agricoltori la possibilità di ricevere fino a 784 euro per ettaro all'anno per investire in colture specifiche. L'obiettivo è armonizzare i redditi dei lavoratori del settore con quelli di altre professioni imprenditoriali, riconoscendo il valore aggiunto di pratiche agricole sostenibili e di alta qualità.

Le colture che rispondono agli standard e agli obiettivi della Pac non solo garantiscono un ritorno economico attraverso la produzione ordinaria, ma consentono anche agli agricoltori di beneficiare di un sostegno supplementare. Questo incentivo punta a rafforzare la stabilità finanziaria delle aziende agricole, promuovendo allo stesso tempo metodi di coltivazione che rispettano l'ambiente e sostengono la biodiversità. Ecco quindi:

  • Bonus Agricoltura Pac 2024, cosa sono
  • Per cosa vengono dati e a chi i Bonus Agricoltura Pac 2024

Bonus Agricoltura Pac 2024, cosa sono

Il Bonus Agricoltura Pac 2024 fa parte della Politica agricola comune dell'Unione europea per il periodo 2023-2027, con un'attenzione sul supporto ai giovani agricoltori e sulla promozione di pratiche agricole sostenibili. Questo programma si propone di rispondere alle sfide del settore agricolo, tra cui la sostenibilità ambientale, la digitalizzazione e il ricambio generazionale.

La Pac mira a offrire una struttura di supporto che aiuti gli agricoltori a modernizzare le loro attività, migliorando al contempo l'efficienza e riducendo l'impatto ambientale. Gli incentivi sono disegnati per stimolare l'adozione di tecnologie innovative e pratiche ecocompatibili, contribuendo così agli obiettivi più ampi del Green Deal europeo.

Per cosa vengono dati e a chi i Bonus Agricoltura Pac 2024

La Politica agricola comune sta implementando nuove misure per supportare gli olivicoltori italiani attraverso quattro specifici aiuti all'agricoltura, mirati a rafforzare sia la produttività che la sostenibilità del settore.

Il primo strumento è il Titolo base, un supporto finanziario che varia a seconda della tipologia dell'oliveto. Gli oliveti classificati come Titolo alto beneficiano di condizioni più favorevoli, anche se la PAC 2023-2027 prevede un progressivo allineamento dei titoli, con un incremento dei titoli bassi e una riduzione di quelli alti. La media nazionale per i titoli è di 164,12 euro, con l'obiettivo di portare i titoli di valore inferiore a 139,50 euro entro il 2026.

Un altro aiuto è il pagamento accoppiato, destinato agli olivicoltori che operano in zone riconosciute per la qualità (IIGG), come quelle con Denominazione di Origine Protetta (DOP) o Indicazione Geografica Protetta (IGP). Questo supporto ammonta a 116 euro per ettaro, a condizione che l'olivicoltore dimostri la conformità alle norme di qualità e la provenienza dell'olio da aree qualificate.

La Pac introduce anche due eco-schemi incentrati sulla sostenibilità ambientale. L'eco-schema 2 offre 120 euro per ettaro annui per pratiche di inerbimento che limitano interventi invasivi sull'ecosistema erbo. In alternativa, l'eco-schema 5 propone un incentivo di 250 euro per ettaro per la coltivazione di piante di interesse apistico, vietando l'uso di diserbanti chimici e di prodotti fitosanitari durante la fioritura.

Per gli oliveti situati in zone di particolare valore paesaggistico o storico, l'eco-schema 3 propone un pagamento annuo di 220 euro per ettaro, aumentabile del 20% per quelle aree designate come Natura 2000 o Zone Vulnerabili da Nitrati. Questo schema valorizza gli oliveti con una densità di piante inferiore e promuove pratiche agricole rispettose dell'ambiente come la potatura biennale e il divieto di bruciare i residui in loco.

Per accedere a questi fondi, gli olivicoltori devono presentare una domanda annuale, tramite gli sportelli regionali o direttamente agli uffici di Agea, o attraverso i Centri di Assistenza Agraria (CAA). Queste misure sono pensate per incentivare pratiche agricole più sostenibili e migliorare la competitività del settore olivicolo italiano.