Le banche sistemiche sono pilastri della stabilità finanziaria: dall'identificazione delle loro tipologie al ruolo nell'economia italiana, le norme che le regolano e le sfide per la tutela del sistema e la gestione dei rischi.
Le banche sistemiche sono istituzioni finanziarie la cui stabilità è considerata essenziale per il corretto funzionamento dell’economia e dei mercati. Queste organizzazioni non solo gestiscono grandi volumi di attività e passività, ma hanno anche profonde interconnessioni con altre istituzioni, aziende e famiglie. Una problematica legata alla solidità di uno di questi istituti potrebbe quindi riflettersi rapidamente su tutto il settore finanziario, generando effetti a catena sull’economia.
L’importanza attribuita a queste realtà deriva dalla loro funzione nell’offrire credito, servizi bancari e supporto alla liquidità, contribuendo alla crescita economica e alla stabilità complessiva. La prevenzione di crisi che origina da tali soggetti rappresenta una delle priorità delle autorità di regolamentazione. Nel panorama italiano ed europeo, la presenza di banche sistemiche pone quindi l’accento sull’esigenza di una vigilanza rafforzata, per tutelare depositanti e risparmiatori, assicurando la continuità del funzionamento dei mercati.
Le istituzioni considerate di importanza sistemica si dividono principalmente in due categorie distinte:
L’attività degli istituti sistemici ha un impatto determinante su molteplici livelli dell’economia. Queste banche, grazie alle loro dimensioni e relazioni finanziarie, sostengono lo sviluppo di settori strategici, assicurano continuità nei flussi di credito e svolgono una funzione di garanzia per l’efficienza dei mercati. In Italia, le banche sistemiche rappresentano la spina dorsale della concessione di finanziamenti per imprese, famiglie e pubblica amministrazione, contribuendo a sostenere la crescita economica e la solidità del tessuto produttivo locale.
A livello europeo, la presenza di queste istituzioni facilita la gestione della liquidità e della circolazione dei capitali, agevolando anche la coesione tra gli Stati membri dell’Eurozona. Le banche sistemiche sono inoltre coinvolte nel supporto alle politiche di transizione verde e digitale, finanziando investimenti in innovazione e infrastrutture. Il loro contributo va ben oltre il semplice servizio bancario, favorendo stabilità, inclusione finanziaria e competitività sul mercato globale.
Il sistema regolamentare europeo ha introdotto una struttura di controllo particolarmente rigorosa per le banche di importanza sistemica, finalizzata a prevenire rischi per la stabilità e la protezione degli stakeholders. In particolare:
La composizione degli istituti di importanza sistemica in Italia è oggetto di valutazione annuale da parte della Banca d’Italia, sulla base dei dati di fine anno e delle linee guida EBA. Per il 2026 sono stati riconosciuti cinque principali gruppi bancari:
| Banca | Buffer O-SII (%) |
| Intesa Sanpaolo | 1,25 |
| UniCredit | 1,25 |
| Banco BPM | 0,50 |
| ICCREA | 0,25 |
| Banca Nazionale del Lavoro (BNL) | 0,25 |
Questi gruppi sono stati selezionati considerando fattori come dimensioni, importanza nell’economia italiana, complessità e livello di interconnessione con il sistema finanziario.
L’assegnazione del buffer di capitale aggiuntivo è tarata in base a una scala che tiene conto del risultato complessivo nei criteri di rilevanza sistemica. Va notato che i processi di aggregazione e riorganizzazione in atto nel sistema bancario (BPER Banca, Monte dei Paschi di Siena, Mediobanca), sottoposti a valutazione separata, potranno modificarne la composizione nei prossimi aggiornamenti.
Le banche sistemiche italiane presentano solidità patrimoniale, ampia capillarità territoriale e diversificazione dei servizi. Esse sono caratterizzate da politiche di gestione del rischio particolarmente rigorose, in linea con il framework regolamentare europeo, e ricoprono ruoli di primo piano nel finanziamento dell’economia reale. L’importanza di questi soggetti si riflette anche nella loro posizione di vertice nelle classifiche di solidità e dimensione patrimoniale, secondo gli indicatori BCE e la qualità degli attivi.
L’esistenza di istituti sistemici offre benefici ma pone anche rilevanti sfide in ottica di stabilità finanziaria. I principali vantaggi possono essere così sintetizzati:
Le analisi pubblicate evidenziano che le banche sistemiche italiane sono tra le più affidabili d’Europa per solidità patrimoniale, indicatori di rischio e capacità di adattamento ai cambiamenti normativi. Questi istituti sono spesso pionieri nell’adozione di best practice di gestione e controllo, garantendo elevati standard di sicurezza per l’intero sistema finanziario nazionale.