Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Che cosa sono le banche sistemiche, il loro ruolo e importanza e quali sono in Italia

di Marcello Tansini pubblicato il
che cosa sono le banche sistemiche

Le banche sistemiche sono pilastri della stabilità finanziaria: dall'identificazione delle loro tipologie al ruolo nell'economia italiana, le norme che le regolano e le sfide per la tutela del sistema e la gestione dei rischi.

Le banche sistemiche sono istituzioni finanziarie la cui stabilità è considerata essenziale per il corretto funzionamento dell’economia e dei mercati. Queste organizzazioni non solo gestiscono grandi volumi di attività e passività, ma hanno anche profonde interconnessioni con altre istituzioni, aziende e famiglie. Una problematica legata alla solidità di uno di questi istituti potrebbe quindi riflettersi rapidamente su tutto il settore finanziario, generando effetti a catena sull’economia.

L’importanza attribuita a queste realtà deriva dalla loro funzione nell’offrire credito, servizi bancari e supporto alla liquidità, contribuendo alla crescita economica e alla stabilità complessiva. La prevenzione di crisi che origina da tali soggetti rappresenta una delle priorità delle autorità di regolamentazione. Nel panorama italiano ed europeo, la presenza di banche sistemiche pone quindi l’accento sull’esigenza di una vigilanza rafforzata, per tutelare depositanti e risparmiatori, assicurando la continuità del funzionamento dei mercati.

Le diverse tipologie di banche sistemiche: G-SIB e O-SII e criteri di identificazione

Le istituzioni considerate di importanza sistemica si dividono principalmente in due categorie distinte:

  • Global Systemically Important Banks (G-SIB): sono banche di rilevanza mondiale, selezionate dal Financial Stability Board (FSB) sulla base di criteri quali dimensione, interconnessione internazionale, complessità e presenza globale. Tali istituzioni sono sottoposte a standard patrimoniali e requisiti normativi particolarmente stringenti, dato il potenziale rischio che un loro dissesto possa comportare per l’intero sistema mondiale.
  • Other Systemically Important Institutions (O-SII): queste banche rivestono un ruolo determinante nell’ambito della singola nazione, poiché contribuiscono in maniera significativa alla stabilità economica e finanziaria locale. In Italia, l’identificazione delle O-SII è affidata alla Banca d’Italia, in linea con le linee guida emanate dall’Autorità Bancaria Europea (EBA).
Per individuare questi soggetti si applicano criteri omogenei su scala europea e mondiale, fra cui i più rilevanti sono:
  • Dimensione: totale delle attività e portata dell’operatività.
  • Importanza per l’economia: capacità di supportare famiglie, imprese e pubblica amministrazione.
  • Complessità: organizzazione societaria articolata, presenza di strumenti finanziari complessi e attività in diversi segmenti di mercato.
  • Interconnessione: relazioni finanziarie con altre istituzioni, mercati chiave e infrastrutture di sistema.
Secondo i più recenti aggiornamenti, il numero globale delle G-SIB si attesta attorno a 29 banche (dati FSB 2024), mentre a livello nazionale, la lista delle O-SII è rinnovata annualmente sulla base dei parametri previsti dal quadro europeo.

Il ruolo e l'importanza delle banche sistemiche nell’economia italiana ed europea

L’attività degli istituti sistemici ha un impatto determinante su molteplici livelli dell’economia. Queste banche, grazie alle loro dimensioni e relazioni finanziarie, sostengono lo sviluppo di settori strategici, assicurano continuità nei flussi di credito e svolgono una funzione di garanzia per l’efficienza dei mercati. In Italia, le banche sistemiche rappresentano la spina dorsale della concessione di finanziamenti per imprese, famiglie e pubblica amministrazione, contribuendo a sostenere la crescita economica e la solidità del tessuto produttivo locale.

A livello europeo, la presenza di queste istituzioni facilita la gestione della liquidità e della circolazione dei capitali, agevolando anche la coesione tra gli Stati membri dell’Eurozona. Le banche sistemiche sono inoltre coinvolte nel supporto alle politiche di transizione verde e digitale, finanziando investimenti in innovazione e infrastrutture. Il loro contributo va ben oltre il semplice servizio bancario, favorendo stabilità, inclusione finanziaria e competitività sul mercato globale.

  • Intermediazione creditizia: supportano le esigenze di finanziamento delle principali controparti economiche.
  • Gestione della fiducia: la loro solidità influenza la percezione di sicurezza di famiglie e investitori.
  • Sostegno alla stabilità: attraverso meccanismi di controllo dei rischi e resilienza patrimoniale.
Le banche sistemiche, inoltre, costituiscono un punto di riferimento per la stabilità dell’intero sistema, in quanto le autorità predispongono misure preventive e programmi di risoluzione specifici per questi soggetti, sia in ambito nazionale che europeo.

Il quadro normativo: vigilanza, riserve di capitale e criteri EBA/BCE

Il sistema regolamentare europeo ha introdotto una struttura di controllo particolarmente rigorosa per le banche di importanza sistemica, finalizzata a prevenire rischi per la stabilità e la protezione degli stakeholders. In particolare:

  • Vigilanza: la Banca Centrale Europea (BCE), tramite il Meccanismo di Vigilanza Unico, esercita una supervisione diretta sulle banche più significative, mentre la Banca d’Italia mantiene un ruolo centrale nella vigilanza nazionale. Questa struttura permette di monitorare la solidità degli istituti, l’adeguatezza patrimoniale, la governance e l’efficacia nella gestione dei rischi.
  • Riserve di capitale: le banche sistemiche devono detenere buffer di capitale supplementari, che si sommano ai requisiti minimi richiesti a tutti gli istituti. Per esempio, le G-SIB sono suddivise in "bucket" corrispondenti a differenti livelli di buffer, mentre le O-SII sono soggette ai criteri fissati dalla Direttiva UE/2013/36 e dalla Circolare n. 285/2013 di Banca d’Italia.
  • Criteri regolamentari: l’Autorità Bancaria Europea (EBA) pubblica linee guida uniformi su identificazione, requisiti patrimoniali, gestione dei rischi (inclusi i crediti deteriorati – NPL) e trasparenza nei bilanci. Gli standard armonizzati favoriscono confrontabilità e solidità su scala europea.
Completano il quadro le disposizioni relative alla gestione delle crisi (Basilea III, TLAC per le G-SIB), alle procedure di risoluzione e ai requisiti di governance. La normazione aggiornata offre agli operatori regole certe e trasparenti, rafforzando l’affidabilità complessiva del sistema e limitando le possibilità di crisi sistemiche.

L'elenco aggiornato delle banche sistemiche in Italia: chi sono e caratteristiche principali

La composizione degli istituti di importanza sistemica in Italia è oggetto di valutazione annuale da parte della Banca d’Italia, sulla base dei dati di fine anno e delle linee guida EBA. Per il 2026 sono stati riconosciuti cinque principali gruppi bancari:

Banca Buffer O-SII (%)
Intesa Sanpaolo 1,25
UniCredit 1,25
Banco BPM 0,50
ICCREA 0,25
Banca Nazionale del Lavoro (BNL) 0,25

Questi gruppi sono stati selezionati considerando fattori come dimensioni, importanza nell’economia italiana, complessità e livello di interconnessione con il sistema finanziario.

L’assegnazione del buffer di capitale aggiuntivo è tarata in base a una scala che tiene conto del risultato complessivo nei criteri di rilevanza sistemica. Va notato che i processi di aggregazione e riorganizzazione in atto nel sistema bancario (BPER Banca, Monte dei Paschi di Siena, Mediobanca), sottoposti a valutazione separata, potranno modificarne la composizione nei prossimi aggiornamenti.

Le banche sistemiche italiane presentano solidità patrimoniale, ampia capillarità territoriale e diversificazione dei servizi. Esse sono caratterizzate da politiche di gestione del rischio particolarmente rigorose, in linea con il framework regolamentare europeo, e ricoprono ruoli di primo piano nel finanziamento dell’economia reale. L’importanza di questi soggetti si riflette anche nella loro posizione di vertice nelle classifiche di solidità e dimensione patrimoniale, secondo gli indicatori BCE e la qualità degli attivi.

Risvolti di stabilità, rischi sistemici e principali vantaggi delle banche sistemiche

L’esistenza di istituti sistemici offre benefici ma pone anche rilevanti sfide in ottica di stabilità finanziaria. I principali vantaggi possono essere così sintetizzati:

  • Robustezza e resilienza: grazie a dimensioni e basi patrimoniali solide, sono in grado di assorbire shock economici e finanziari, contenendo il rischio di crisi diffuse.
  • Efficienza operativa: le economie di scala e la diversificazione dei servizi consentono una gestione più efficace delle risorse e dei rischi.
  • Supporto al credito e agli investimenti: grazie alla vasta disponibilità di capitali, facilitano l’accesso a finanziamenti per famiglie e imprese.
Tuttavia, la concentrazione di rilevanza porta con sé specifici rischi sistemici, quali il rischio di contagio: il dissesto di una banca sistemica può determinare effetti a cascata su altri operatori, mercati e sull’intera economia. Per questo motivo, le autorità hanno predisposto regole più rigide, misure di prevenzione (come la pianificazione della risoluzione delle crisi) e strumenti per rafforzare la governance interna e la trasparenza operativa.

Le analisi pubblicate evidenziano che le banche sistemiche italiane sono tra le più affidabili d’Europa per solidità patrimoniale, indicatori di rischio e capacità di adattamento ai cambiamenti normativi. Questi istituti sono spesso pionieri nell’adozione di best practice di gestione e controllo, garantendo elevati standard di sicurezza per l’intero sistema finanziario nazionale.