Cosa prevede la nuova legge sullautonomia differenziata, cosa riguarda e qual liter che si prospetta per la sua entrata in vigore definitiva
Che cos'è l'autonomia differenziata appena approvata ufficialmente? E' stato approvato in Senato il Ddl per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario, Ddl che porta la firma del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, e che prevede una riduzione drastica delle materie di competenza esclusiva dello stato.
Tra le altre figurano anche alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell'energia; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario; casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale; l'organizzazione della giustizia di pace.
Per la definizione del passaggio delle funzioni da Stato a regioni si valuterà la definizione dei livelli essenziali di prestazione, i Lep, l'equivalente dei Lea (livelli essenziali di assistenza) per cui lo stato fissa standard che dovranno poi essere rispettati dalle singole regioni e che interessano non solo la sanità ma anche scuola e trasporto pubblico con particolare attenzione a istruzione e sostegno sociale per la dignità della persone, diritto alla mobilità e istruzione e proprio su questi punti si definiranno i livelli qualitativi da rispettare.
L’accordo con cui lo stato attribuisce funzioni di autonomia differenziata ad una regione avrà una durata di dieci anni e al termine di questo tempo l'intesa si rinnoverà automaticamente, a meno la regione interessata non presenti richiesta differente.
Il Ddl stabilisce, inoltre, che le richieste di autonomia dovranno partire dalle stesse Regioni, sentiti gli Enti locali e il trasferimento delle funzioni alle dallo Stato singole Regioni sarà concesso solo dopo la determinazione dei Lep e nei limiti delle risorse rese disponibili in legge di bilancio.
La nuova legge sull'autonomia differenziata è stata appena approvata ufficialmente in Parlamento ma deve ora passare all'esame della Camera e lungo si prospetta l'iter fino alla sua conclusione.
L'attuazione della legge dipenderà anche dalla definizione dei Lep, per cui è stata istituita un'apposita Cabina di regia con il compito di esaminare le ventitrè materie e decidere i livelli essenziali di prestazione (Lep).
La conclusione dell’iter, inizialmente stabilito per la fine del 2023, è slittato al 2024 ma, considerando la possibilità di delegare la definizione dei Lep al governo tramite decreti legislativi entro 24 mesi dall'entrata in vigore della legge, tra un anno, solo una volta definiti i Lep, le Regioni potranno procedere con le loro intese, per cui presumibilmente servirà ulteriore tempo e solo al termine di questo iter l’autonomia differenziata. Si tratta, dunque, di un iter che si preannuncia lungo e che potrebbe anche arrivare fino al 2026.