Il Consorzio SCF, istituito nel 2000 su iniziativa di diverse case discografiche, svolge un'attività di gestione e intermediazione a favore dei propri consorziati.
Per capire chi è SCF dobbiamo fare un passo indietro. La legge numero 633 del 1941, articolo 72, stabilisce che, a eccezione dei diritti dell'autore, il produttore di fonogrammi ha il diritto esclusivo di autorizzare la riproduzione diretta o indiretta, temporanea o permanente, dei propri fonogrammi in qualsiasi forma o modo, interamente o parzialmente, utilizzando qualsiasi processo di duplicazione.
Ha il diritto di autorizzare la distribuzione dei fonogrammi, il noleggio e il prestito, con il diritto che non si esaurisce con la vendita o la distribuzione degli esemplari. Può autorizzare la messa a disposizione del pubblico dei fonogrammi in modo che ciascuno possa accedervi dal luogo e dal momento scelti, con il diritto che non si esaurisce con nessun atto di messa a disposizione del pubblico.
L'articolo 73 riconosce al produttore di fonogrammi e agli artisti interpreti ed esecutori un compenso specifico per l'utilizzo a scopo di lucro delle opere, attraverso la cinematografia, la radiodiffusione e la televisione, incluso la comunicazione al pubblico via satellite, nelle feste danzanti pubbliche, negli esercizi pubblici e in qualsiasi altra forma di pubblica utilizzazione dei fonogrammi.
Infine, l'articolo 73-bis stabilisce che gli artisti, interpreti o esecutori e il produttore del fonogramma hanno diritto a un compenso equo anche quando l'utilizzo è effettuato a scopo non di lucro. Approfondiamo in questo articolo:
In base alla legge sul diritto d'autore numero 633 del 22 aprile 1941, il produttore di fonogrammi ha diritto a un compenso per l'utilizzazione a scopo di lucro delle registrazioni, come stabilito negli articoli dal 72 al 73-bis. Un compenso equo è dovuto anche in caso di utilizzo non a scopo di lucro. Il produttore di fonogrammi è quindi distinto dagli artisti, interpreti ed esecutori, la cui tutela è affidata alla SIAE.
SCF è l'ente responsabile della raccolta e distribuzione dei compensi dovuti ai produttori discografici e agli artisti per l'utilizzo pubblico della musica registrata. Il Consorzio rappresenta la quasi totalità del mercato discografico nazionale, con oltre 20 milioni di brani e quasi 500 produttori. SCF gestisce anche i diritti connessi per conto degli artisti interpreti ed esecutori grazie a un accordo con Nuovo Imaie e Itsright.
La licenza SCF è un requisito obbligatorio per tutte le situazioni che coinvolgono la diffusione di musica registrata o videomusicali. Per ottenere questa licenza, è necessario seguire uno di questi procedimenti: recarsi presso una sede territoriale della SIAE, accedere al portale "siae.it" o utilizzare il bollettino MAV inviato direttamente dalla SIAE stessa, se si rientra nelle categorie per le quali SCF ha sottoscritto un mandato specifico con la SIAE, che si occupa della riscossione dei compensi.
SCF ha concordato con le principali associazioni di settore i criteri e le tariffe da applicare in base al tipo di utilizzatore di musica. Questo partenariato consente agli aderenti alle associazioni di usufruire di sconti sul costo della licenza. Le tariffe del 2023 e le associazioni di settore coinvolte sono consultabili sul portale "scfitalia.it - Tariffe 2023" tramite le brochure "Public performance tariffe 2023 - Mandati all’incasso conferiti da SCF a SIAE" e "Public performance tariffe 2023". I compensi dovuti a SCF saranno pagati dagli utilizzatori in seguito all'emissione della relativa fattura da parte del consorzio.
Quando si tratta della diffusione pubblica di musica registrata, SIAE e SCF sono istituzioni separate che tutelano diritti distinti. SIAE gestisce e tutela i diritti relativi alla composizione musicale sia per le esecuzioni dal vivo che per la riproduzione su supporto. I diritti sono dovuti all'autore della composizione e all'editore del brano. Al contrario, SCF tutela i diritti relativi alla registrazione discografica. In questo caso, i diritti spettano al produttore della registrazione e all'artista che ha eseguito l'interpretazione al momento dell'incisione, a differenza della SIAE.