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Chi, quando e con quali requisiti potrà accedere al concordato preventivo biennale 2025

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
concordato fiscale 2024

Concordato preventivo biennale 2025: chi può accedervi, quando presentare domanda e quali sono i requisiti previsti dalla normativa fiscale aggiornata

Il concordato preventivo biennale rappresenta una delle novità fiscali più rilevanti introdotte con la Manovra Finanziaria 2025, in attuazione della delega fiscale approvata. Questo strumento consente ai contribuenti di stabilire preventivamente l'ammontare delle imposte da versare per i due anni successivi, offrendo certezza fiscale e protezione da eventuali accertamenti. Approfondiamo insieme i destinatari, i tempi e i requisiti necessari per aderire a questa opportunità fiscale.

Destinatari del concordato preventivo biennale 2025

Il meccanismo del concordato preventivo biennale è stato concepito per offrire maggiore stabilità fiscale a diverse categorie di contribuenti. La possibilità di conoscere in anticipo l'importo delle imposte da versare rappresenta un vantaggio significativo per la pianificazione finanziaria di imprese e professionisti.

Possono richiedere l'adesione al concordato preventivo biennale 2025:

  • Titolari di reddito d'impresa, indipendentemente dalla forma giuridica adottata
  • Piccole e medie imprese che rientrano nei parametri dimensionali previsti
  • Lavoratori autonomi e professionisti con Partita IVA, inclusi i contribuenti in regime forfettario
  • Contribuenti soggetti agli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità fiscale)
Questa misura è particolarmente vantaggiosa per i titolari di attività con fatturato non elevato, rappresentando un'opportunità per semplificare la gestione fiscale e garantire maggiore prevedibilità nei pagamenti delle imposte.

Requisiti per l'accesso al concordato preventivo biennale

Non tutti i contribuenti possono accedere automaticamente a questo istituto fiscale. L'Amministrazione finanziaria ha stabilito precisi criteri di ammissibilità per garantire che l'accesso sia riservato a soggetti con un adeguato livello di compliance fiscale.

I requisiti essenziali per poter aderire al concordato preventivo biennale 2025 sono:

  • Residenza fiscale nel territorio dello Stato italiano
  • Punteggio di affidabilità fiscale pari o superiore a 8 nel periodo d'imposta precedente, sulla base dei dati dichiarati
  • Assenza di debiti tributari o regolare estinzione di quelli d'importo complessivamente pari o superiore a 5.000 euro
  • Fatturato di dimensioni contenute, secondo i parametri stabiliti dall'Agenzia delle Entrate

Cause di esclusione dal concordato preventivo

Sono esclusi dalla possibilità di aderire al concordato preventivo biennale 2025:
  • I contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi in almeno uno dei tre periodi d'imposta precedenti
  • I soggetti che hanno subito condanne per reati fiscali come quelli in materia di imposte sui redditi, IVA, falso in bilancio, riciclaggio, impiego di denaro o beni di provenienza illecita, autoriciclaggio, commessi negli ultimi tre periodi d'imposta
Questi requisiti mirano a garantire che il concordato preventivo sia accessibile a contribuenti che hanno dimostrato un comportamento fiscalmente corretto nel recente passato.

Procedura di adesione al concordato preventivo biennale

L'iter di adesione al concordato preventivo biennale segue un processo strutturato che coinvolge sia l'Agenzia delle Entrate che il contribuente interessato.

Formulazione della proposta dall'Agenzia delle Entrate

Il procedimento inizia con l'Agenzia delle Entrate che, sulla base dei dati in suo possesso, formula una proposta personalizzata al contribuente. Questa proposta definisce il reddito imponibile per:

  • L'esercizio d'impresa o di arti e professioni ai fini delle imposte sui redditi
  • Il valore della produzione netta rilevante ai fini dell'IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive)
La proposta viene elaborata tenendo conto dello storico fiscale del contribuente, del settore di attività e di altri parametri rilevanti per determinare un'imposizione equa e sostenibile.

Tempistiche e modalità di accettazione

Una volta ricevuta la proposta, il contribuente ha tempo fino ai termini di presentazione della dichiarazione dei redditi per decidere se aderire o meno al concordato preventivo biennale.

È importante sottolineare che l'adesione è completamente volontaria: il contribuente può valutare liberamente se la proposta dell'Agenzia delle Entrate rappresenti un'opportunità vantaggiosa per la propria situazione fiscale.

In caso di accettazione, si stabilisce un accordo vincolante per il biennio successivo, con imposte da versare in misura fissa indipendentemente dall'andamento effettivo dell'attività.

Vantaggi del concordato preventivo biennale

L'adesione al concordato preventivo biennale 2025 offre diversi benefici per i contribuenti:

Certezza fiscale e pianificazione

Il principale vantaggio è rappresentato dalla prevedibilità del carico fiscale. Il contribuente conosce in anticipo l'importo delle imposte da versare nei due anni successivi, potendo così pianificare con maggiore precisione i flussi finanziari della propria attività.

Questa certezza consente una migliore gestione della liquidità e facilita gli investimenti, non dovendo temere variazioni impreviste del carico fiscale.

Protezione dagli accertamenti fiscali

Un aspetto particolarmente rilevante del concordato preventivo biennale è la protezione dagli accertamenti fiscali per i periodi d'imposta oggetto dell'accordo. L'Amministrazione finanziaria, infatti, non può effettuare accertamenti sui redditi concordati, salvo in specifici casi di decadenza.

Questa tutela rappresenta un elemento di tranquillità per il contribuente, che può operare senza il timore di controlli successivi, sempre nel rispetto degli obblighi previsti.

Obblighi del contribuente durante il periodo concordatario

L'adesione al concordato preventivo biennale non esime il contribuente dal rispetto di alcuni fondamentali adempimenti fiscali:

  • Mantenimento degli obblighi contabili previsti per la propria categoria
  • Presentazione delle dichiarazioni fiscali nei termini di legge
  • Comunicazione dei dati richiesti per l'applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale
Il concordato preventivo, infatti, non modifica gli adempimenti formali ma incide esclusivamente sulla determinazione dell'imponibile fiscale e sulla conseguente protezione dagli accertamenti.

Rinnovo del concordato preventivo biennale

Al termine del biennio concordatario, il contribuente ha la possibilità di rinnovare l'accordo con l'Amministrazione finanziaria.

L'Agenzia delle Entrate, infatti, formula una nuova proposta per il biennio successivo, aggiornata in base ai dati più recenti e all'evoluzione dell'attività del contribuente.

Il contribuente può valutare liberamente se aderire anche a questa nuova proposta, mantenendo così i vantaggi del concordato preventivo, oppure tornare al regime ordinario di tassazione.

Impatto del concordato preventivo biennale sulla liquidità aziendale

Un aspetto significativo da considerare nell'adesione al concordato preventivo biennale riguarda l'impatto sulla gestione finanziaria dell'attività.

Se da un lato la certezza del carico fiscale rappresenta un vantaggio per la pianificazione, dall'altro è importante valutare attentamente se l'importo proposto dall'Agenzia delle Entrate sia sostenibile rispetto alle prospettive di fatturato e ai margini attesi.

In particolare, per attività con andamenti ciclici o soggette a forte stagionalità, è opportuno effettuare un'analisi approfondita prima di vincolarsi a un importo fisso di imposte per un biennio intero.

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