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Chi sono i ricchi italiani, o meglio i super ricchi? E quanti soldi hanno in base classifica Ener2Crowd 2025

di Marcello Tansini pubblicato il
Classifica Ener2Crowd 2025

Chi sono i super ricchi italiani nel 2025? Un viaggio tra dati, classifiche, tendenze globali e nuovi volti dei miliardari secondo Ener2Crowd, tra patrimoni, eredità e attrattività dell'Italia nel mondo della ricchezza.

L'analisi della distribuzione della ricchezza in Italia evidenzia una crescita costante fra coloro che possiedono patrimoni significativi, tanto da essere identificati come super ricchi italiani secondo i criteri condivisi a livello internazionale. In base ai dati di Ener2Crowd, piattaforma specializzata in investimenti ESG, si contano 472.000 individui nel Paese con almeno un milione di euro in asset, mentre i miliardari sono in continuo aumento, in linea con una tendenza globale che vede la concentrazione della ricchezza crescere a ritmi accelerati nell'ultimo decennio.

Questi soggetti, spesso coinvolti in attività industriali, finanziarie e familiari, contribuiscono in modo sostanziale al panorama economico e sociale nazionale. Il report sottolinea inoltre il confronto con le dinamiche internazionali, offrendo una radiografia dettagliata dei patrimoni che posiziona l'Italia tra le nazioni europee più rilevanti per presenza di grandi fortune personali. Lo scenario che emerge è caratterizzato sia da importanti storie aziendali sia da un progressivo adeguamento alle tendenze dell'economia globale e alle strategie di conservazione e trasmissione della ricchezza.

L'ascesa dei patrimoni miliardari: dati globali e trend dal 2015 al 2025

Nell'ultimo decennio, la crescita dei patrimoni dei miliardari a livello mondiale è stata particolarmente marcata: si è passati da 6.300 miliardi di dollari nel 2015 a 15.000 miliardi nel 2025, con un incremento del 138% (stima Ener2Crowd). L'espansione è stata trainata non solo dall'aumento del numero di miliardari ma altresì dalla crescita delle fortune individuali, spesso legate ai settori tecnologico, industriale e finanziario. I dati più aggiornati confermano che la popolazione mondiale dei miliardari raggiunge oggi le 2.682 unità, mentre il patrimonio aggregato rappresenta una porzione significativa dell'economia globale, superiore a sette volte il prodotto interno lordo nazionale italiano.

Geograficamente, la ricchezza tende a concentrarsi in Nord America, Europa occidentale e Sud-est asiatico, con una spiccata presenza di super-miliardari tra le prime cento posizioni, detentori di circa un terzo del patrimonio complessivo. Da evidenziare, inoltre, la spinta da parte di nuovi poli di crescita: mentre gli Stati Uniti consolidano la loro leadership, la Cina ha visto raddoppiare la ricchezza dei suoi miliardari tra il 2015 e il 2020, pur avendo poi registrato una lieve contrazione. Le migrazioni di grandi fortune verso Svizzera, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti sono un ulteriore indice della mobilità della ricchezza in risposta a variabili fiscali, politiche e ambientali.

Classifica Ener2Crowd 2025: chi sono i super ricchi italiani?

La recente classifica stilata da Ener2Crowd propone un quadro aggiornato dei super ricchi italiani, suddivisi secondo i numeri e la consistenza dei patrimoni. In Italia, dal 2023 al 2024 il numero di miliardari è passato da 56 a 62, con una crescita del 10%, e il patrimonio totale a loro attribuito sfiora i 200 miliardi di dollari, rappresentando circa l'8,4% del PIL nazionale. Secondo la graduatoria, la parte alta della classifica vede ancora una volta Giovanni Ferrero (Ferrero Group) in testa, accompagnato da esponenti di grande rilievo nell'industria, nella moda, nella farmaceutica e nella tecnologia finanziaria. La composizione di questo gruppo riflette la diversificazione del tessuto imprenditoriale italiano e pone in evidenza sia le storiche dinastie familiari sia la presenza di figure emergenti nel panorama della finanza innovativa:

  • Giovanni Ferrero (e famiglia): leader nel settore alimentare
  • Andrea Pignataro: protagonista della finanza internazionale
  • Giancarlo Devasini: innovatore nella moneta digitale
  • Giorgio Armani (eredi): riferimento nel lusso italiano
  • Paolo Ardoino: settore cripto e fintech
  • Piero Ferrari: industria automobilistica
  • Francesco Gaetano Caltagirone: costruzioni ed editoria
  • Massimiliana Landini Aleotti: farmaceutica
  • Miuccia Prada e Patrizio Bertelli: moda
  • Claudio Del Vecchio: eyewear e investimenti diversificati
La rilevanza di queste figure evidenzia la capacità delle imprese italiane di creare, conservare e tramandare grandi patrimoni attraverso generazioni.

La distribuzione della ricchezza: HNWI, ultra-HNWI e sub-HNWI in Italia

L'Italia si distingue in Europa per l'ampia presenza di individui ad alto patrimonio. Rientrano nella categoria HNWI (High Net Worth Individual) coloro che vantano ricchezze superiori a un milione di euro; sono 472.000, ovvero lo 0,8% della popolazione nazionale. Tra questi, 88.000 sono identificati come very-HNWI, avendo disponibilità superiore ai 5 milioni di euro, mentre la fascia degli ultra-HNWI, che indica i patrimoni oltre i 30 milioni di euro, è cresciuta considerevolmente, fino a quintuplicarsi nell'arco di un decennio.

Oltre ai vertici, anche la base della piramide dei ricchi italiani è particolarmente solida: i sub-HNWI (oltre 250.000 euro di patrimonio finanziario e almeno 25.000 euro di investimento annuale) sono stimati in 3,1 milioni, pari al 5,2% della popolazione. Il dato di maggiore interesse riguarda la crescita percentuale degli ultra-HNWI (oltre 6% nell'ultimo anno) e il primato italiano in Europa per presenza di individui con oltre 30 milioni di dollari, sia residenti sia temporaneamente presenti nel Paese. Questa configurazione testimonia la solidità della ricchezza privata e la sua distribuzione su livelli diversi, dall'élite dei miliardari fino ai gruppi con maggiore capacità d'investimento.

I primi dieci miliardari italiani del 2025: patrimoni e settori di appartenenza

Specificare la composizione monetaria e i settori principali dei maggiori patrimoni permette di comprendere meglio l'influenza dei super ricchi italiani. Secondo Ener2Crowd, la situazione nel 2025 è la seguente:

Posizione

Nome

Patrimonio (MLD $)

Settore

1

Giovanni Ferrero

38-41

Alimentare

2

Andrea Pignataro

34-35

Finanza/Tech

3

Giancarlo Devasini

22,4

Criptovalute/Tech

4

Giorgio Armani (eredi)

11,8

Moda/Lusso

5

Paolo Ardoino

9,5

Criptovalute

6

Piero Ferrari

9,2

Automotive

7

Francesco Gaetano Caltagirone

8,2

Edilizia/Editoria

8

Massimiliana Landini Aleotti

7,2

Farmaceutica

9

Miuccia Prada & Patrizio Bertelli

6,6 (ciascuno)

Moda

10

Claudio Del Vecchio

6,6

Eyewear/Invest.

L'origine dei patrimoni si distribuisce tra eredità (circa il 60% dei casi) e accumulazione innovativa, con una forte prevalenza dei settori alimentare, moda, fintech, automotive e farmaceutico. Il costante aggiornamento delle valutazioni rispecchia la dinamicità dei mercati e l'impatto delle strategie imprenditoriali.

Generazioni e successione: l'impatto dei passaggi ereditari sul futuro dei patrimoni

Nella determinazione degli assetti patrimoniali futuri, il trasferimento generazionale assume crescente rilievo. Le stime degli analisti individuano nei prossimi venticinque anni una delle più vaste operazioni di successione mai osservate, con circa 83,5 trilioni di dollari che passeranno dai titolari attuali agli eredi della Generazione X, dei Millennials e della Generazione Z. In Italia, la prevalenza di ereditieri tra i super ricchi italiani risulta elevata, riflettendo sia la solidità delle dinastie familiari, sia la necessità di adeguarsi alle complesse discipline fiscali e amministrative in materia di successione.

Questi aspetti pongono importanti quesiti su come preservare e accrescere i patrimoni nel lungo termine, favorendo la sostenibilità e l'innovazione degli investimenti.
Le scelte in tema di passaggio generazionale influenzano anche la governance e la struttura delle grandi imprese, chiamate a garantire continuità e competitività nel contesto internazionale.