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Come conoscere tutti i beni di un defunto, donazioni fatte, debiti, conti correnti in caso di eredità

di Marianna Quatraro pubblicato il
come conoscere e risalire ai beni di un

Come sapere e conoscere tutti i beni di un defunto per gestire l'eredità e le successione? Non solo sono importanti le proprietà, ma anche gli investimenti, i conti correnti oltre che situazioni debitorie che possono essere trasmesse agli eredi stessi. Cos come è fondamentale conoscere per calcolarle nell'eredità stessa eventuali donazioni fatte in

Introduzione all'indagine patrimoniale del defunto

L'indagine patrimoniale del defunto è essenziale per identificare l'asse ereditario, cioè il complesso dei beni, dei debiti e di eventuali donazioni fatte in vita. Gli eredi devono essere consapevoli dell'importanza di ricostruire un quadro chiaro del patrimonio per gestire al meglio la pratica di successione. Gli strumenti utilizzati includono la visura patrimoniale, le indagini bancarie e la consultazione di registri ufficiali, che consentono di accertare anche i potenziali debiti e le passività associate.

Metodi per rintracciare i beni del defunto

Rintracciare i beni del de cuius richiede un'attenta analisi delle risorse disponibili. Una delle prime operazioni è la visura immobiliare presso i Pubblici Registri Immobiliari dell'Agenzia delle Entrate, che fornisce dettagli sugli immobili di proprietà, tra cui case e terreni, e su eventuali gravami come ipoteche o pignoramenti.

Per i beni mobili, incluse automobili o imbarcazioni, si può effettuare una consultazione presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA) per verificare la proprietà e gli oneri associati, come il fermo amministrativo. Inoltre, i beni finanziari, come i conti correnti, possono essere individuati attraverso l'Anagrafe Tributaria, a cui gli eredi hanno diritto di accesso. Questo diritto può essere esercitato per ottenere un quadro chiaro dei rapporti finanziari del defunto.

Le indagini bancarie costituiscono un ulteriore metodo per individuare conti correnti e strumenti finanziari presso le banche. Gli eredi devono fornire il certificato di morte e dimostrare la loro posizione ereditaria per accedere a tali informazioni. È consigliabile anche controllare la corrispondenza del defunto, che potrebbe contenere estratti conto bancari o comunicazioni ufficiali da istituti finanziari.

Oltre agli istituti finanziari, una ricerca può essere effettuata anche presso la Camera di Commercio per individuare eventuali partecipazioni societarie del defunto. Un estratto dei protesti può rivelare problemi di pagamento in corso. Gli eredi possono anche consultare il Registro delle Successioni presso il tribunale competente per informazioni su altre eredità in corso.

Un altro strumento utile è l'indagine patrimoniale privata, affidata a professionisti esperti in accertamenti economico-finanziari. Questi esperti sono in grado di rintracciare beni nascosti o non dichiarati, compresi quelli situati all'estero. 

Verifica dei debiti e delle passività ereditarie

La verifica dei debiti e delle passività ereditarie rappresenta un passaggio critico nella gestione dell'eredità. L'obiettivo è identificare tutte le obbligazioni pendenti che il de cuius potrebbe aver lasciato, per evitare che gli eredi si trovino a dover gestire inaspettati problemi finanziari. Uno dei più importanti strumenti è l'estratto di ruolo dell'Agenzia delle Entrate Riscossione, che elenca tutte le cartelle esattoriali non saldate.

In aggiunta, gli eredi possono richiedere un certificato dei carichi pendenti, che rivela eventuali controversie fiscali o amministrative ancora in corso. Questo documento può essere richiesto direttamente presso l'Agenzia delle Entrate o attraverso servizi autorizzati come VisureItalia. Inoltre, è prudente consultare il registro dei pignoramenti e dei fallimenti presso il tribunale competente per identificare qualsiasi procedura in atto contro il patrimonio del defunto.

Le visure ipotecarie sono essenziali per verificare la presenza di gravami sugli immobili, come ipoteche o pignoramenti, che potrebbero influenzare il valore netto dell'eredità. Queste operazioni possono essere svolte presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari, fornendo le informazioni necessarie per conoscere eventuali vincoli o servitù sui beni immobili.

Gli obblighi contrattuali non superiori a 100.000 euro, come mutui, leasing o finanziamenti vari, devono essere verificati contattando gli istituti finanziari con cui il defunto intratteneva rapporti. Le banche e le società finanziarie sono tenute a fornire i dettagli dei saldi e dei pagamenti mancanti, purché venga dimostrato lo status di erede.

Per una valutazione completa delle passività ereditarie, è utile avvalersi anche di consulenti legali e fiscali, che possono fornire un quadro chiaro della situazione, assicurando che tutte le passività siano individuate e correttamente gestite. 

Accertamento di donazioni e conti cointestati

L'accertamento delle donazioni effettuate in vita dal defunto è una fase cruciale nelle indagini patrimoniali, poiché le donazioni possono influire sul calcolo delle quote legittime spettanti agli eredi. Un metodo efficace per verificare le donazioni consiste nel richiedere una copia degli atti notarili relativi. Ogni erede ha il diritto di richiedere tale documentazione presso lo studio notarile che ha steso gli atti di donazione. Questi documenti forniscono informazioni precise su eventuali trasferimenti di proprietà mobiliari o immobiliari effettuati dal defunto.

Oltre ai documenti notarili, è consigliabile effettuare una visura ipotecaria per gli immobili, che può rivelare trasferimenti di proprietà avvenuti a titolo di donazione. La visura permetterà di visualizzare ogni passaggio di proprietà registrato, consentendo così di ricostruire la storia patrimoniale dell'immobile in questione.

Per quanto riguarda i conti correnti cointestati, è fondamentale determinare la quota del patrimonio che spetta all'eredità. Generalmente, in caso di conti cointestati a firma disgiunta, la metà del saldo è ritenuta appartenente al de cuius, eccetto altrimenti convenuto mediante accordo specifico. Gli eredi devono quindi presentare istanza alle banche, accompagnata dal certificato di morte e dalla documentazione che attesti la loro qualità di eredi, per ottenere la suddivisione delle quote.

La verifica dei movimenti bancari e delle operazioni effettuate nei mesi antecedenti il decesso può rivelare bonifici o trasferimenti di denaro a favore di terzi, appurando possibili donazioni monetarie. In tal senso, un'analisi dettagliata degli estratti conto è essenziale. Per eseguire questo tipo di controllo con efficacia, gli eredi possono considerare l'impiego di servizi di consulenza bancaria o finanziaria specializzati.

L'accertamento delle donazioni e dei conti cointestati è un passaggio strategico per chiarire e assicurare una corretta ripartizione del patrimonio, rispettando i diritti di tutti gli eredi coinvolti, secondo quanto stabilito dal Codice Civile Italiano e dalla normativa vigente.