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Come lavorare in Ikea? Come ci si trova come condizioni, ambiente, stipendi, carriera? Cosa dicono dipendenti o ex lavoratori

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Recensioni positive e negative Ikea

Lavorare in Ikea valutato in modo positivo, grazie a un ambiente di lavoro inclusivo, stipendi competitivi e una cultura aziendale orientata alla crescita e alla formazione.

Ikea, multinazionale svedese nel settore dell'arredamento, è uno dei maggiori datori di lavoro a livello globale, con oltre 160.000 dipendenti in tutto il mondo. La sua reputazione come datore di lavoro è positiva, ma come in tutte le grandi organizzazioni, le esperienze di lavoro possono variare in base al ruolo, alla sede e alle aspettative individuali.

Vediamo in dettaglio cosa significa lavorare in Ikea, basandoci su recensioni di dipendenti ed ex lavoratori, e quali sono i pro e contro emersi dalle loro esperienze.

  • Lavorare in Ikea, quali sono le opinioni
  • Quali sono critiche e recensioni negative

Lavorare in Ikea, quali sono le opinioni

Uno dei punti di forza di lavorare in Ikea, secondo le recensioni, è l'ambiente di lavoro. L'azienda è conosciuta per promuovere una cultura inclusiva, basata sulla collaborazione e sul rispetto reciproco. Molti dipendenti lodano la forte coesione del gruppo e l'assenza di discriminazioni di genere, grazie a politiche aziendali orientate a garantire la parità di opportunità per tutti i lavoratori, sia a livello retributivo che nelle carriere.

La cultura aziendale di Ikea si concentra su valori di inclusione, sostenibilità e responsabilità sociale. La filosofia del lavoro è quella di creare un ambiente stimolante e accogliente, dove i dipendenti possono sentirsi parte di una comunità, non solo di un'azienda. Questa mentalità è particolarmente apprezzata dai lavoratori, che descrivono l'atmosfera come familiare e stimolante, anche se alcuni sottolineano che l'esperienza può variare da negozio a negozio e a seconda della gestione locale.

Ikea offre diverse opportunità di crescita e sviluppo professionale. La multinazionale investe nella formazione dei dipendenti, che possono partecipare a corsi di aggiornamento e sviluppo delle competenze. Questo è particolarmente apprezzato dai lavoratori, che vedono in Ikea un luogo di lavoro e un'opportunità di formazione continua. Le aree in cui è possibile lavorare spaziano dalla vendita, al marketing, alla logistica, al design di interni fino all'assistenza clienti e all'area ristorazione per un ampio ventaglio di possibilità per chi vuole fare carriera.

Non mancano critiche sul fronte della carriera. Alcuni dipendenti lamentano che, nonostante i numerosi corsi di formazione, le possibilità di promozione siano limitate, specialmente per coloro che occupano ruoli operativi nei negozi. Spesso, i lavoratori con contratti a tempo determinato o stagionali non vedono la loro posizione trasformarsi in contratti più stabili, e molti stage sono percepiti come "fini a se stessi".

Per quanto riguarda i salari, Ikea è considerata competitiva rispetto alla media del settore della grande distribuzione organizzata. Gli stipendi variano a seconda del ruolo e dell'esperienza, con una retribuzione media per i commessi che si attesta attorno ai 1.200-1.300 euro netti al mese. Le posizioni manageriali, invece, possono superare i 2.000 euro netti mensili. I benefit aziendali sono spesso elogiati, e includono sconti sui prodotti, una mensa aziendale a prezzi molto contenuti e lunghi periodi di pausa durante la giornata lavorativa.

Tra gli aspetti positivi evidenziati dai dipendenti ci sono anche le opzioni di flessibilità. Molti lavoratori a tempo parziale apprezzano l'organizzazione degli orari di lavoro, che permette un buon equilibrio tra vita privata e lavorativa. Durante i periodi di picco, come le festività o il lancio di nuove collezioni, il carico di lavoro può aumentare, mettendo sotto pressione i dipendenti, soprattutto quelli a tempo pieno.

Quali sono critiche e recensioni negative

Nonostante i numerosi aspetti positivi, ci sono anche critiche. Una delle lamentele riguarda l'instabilità contrattuale. Molti lavoratori con contratti a termine o stagionali non vedono il loro contratto rinnovato o trasformato in un contratto a tempo indeterminato, riducendo così le opportunità di stabilità e crescita professionale a lungo termine.

Questa situazione è comune anche per i lavoratori stagisti, che a volte percepiscono le loro esperienze come poco formative e senza reali possibilità di inserimento definitivo. Un altro aspetto critico riguarda la gestione del personale. Alcuni dipendenti riportano una mancanza di organizzazione e comunicazione tra i vari reparti, che può portare a frustrazione, specialmente in contesti frenetici come i negozi più grandi.

La pressione per raggiungere gli obiettivi di vendita durante i periodi di alta stagione è un altro elemento di stress per i lavoratori, che lamentano un aumento dei carichi di lavoro senza un adeguato supporto organizzativo.