Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha aperto le procedure per la richiesta di incentivi destinati alle comunità energetiche rinnovabili.
Le linee guida per la presentazione delle domande finalizzate all'ottenimento dei fondi di supporto per la promozione delle comunità energetiche rinnovabili sono ora disponibili. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha emesso un decreto che stabilisce i criteri e le procedure per la richiesta.
Il documento comprende l'offerta di tariffe incentivanti e sovvenzioni a fondo perduto destinati a cittadini, aziende, enti associativi e altri attori interessati. Questi incentivi coprono numerose tecnologie rinnovabili, tra cui il solare fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse. Ecco le novità da conoscere:
Le misure previste comprendono due principali tipologie di agevolazioni: un incentivo in tariffa e un contributo a fondo perduto. L'incentivo in tariffa è applicabile su scala nazionale e mira a ridurre i costi energetici per i membri delle Cer attraverso una tariffa vantaggiosa sull'energia condivisa, con una capacità finanziabile di 5 gigawatt fino al 2027.
Il contributo a fondo perduto è destinato ai territori dei Comuni con meno di 5.000 abitanti, coprendo fino al 40% degli investimenti necessari per l'istituzione di una Cer. Questa misura può essere combinata con l'incentivo in tariffa e riguarda una capacità finanziabile di 2 gigawatt, con scadenza al 30 giugno 2026. Per questo contributo sono stati destinati 2,2 miliardi di euro dalle risorse del Pnrr.
I soggetti idonei a ricevere i contributi sono coloro che investono nella creazione o nel potenziamento di un impianto energetico rinnovabile, conformemente ai requisiti specificati nelle regole operative per l’accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso e al contributo Pnrr.
I portali del Gestore dei servizi energetici (Gse) sono ora attivi per l'accesso agli incentivi destinati alle comunità energetiche rinnovabili e alle configurazioni di autoconsumo. Gli interessati possono ora inviare le proprie richieste di contributo attraverso queste piattaforme.
Per le configurazioni che includono impianti progettuali, è possibile richiedere una valutazione preliminare per confermare l'ammissibilità agli incentivi per l'autoconsumo diffuso. Per gli impianti situati in comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti, è inoltre possibile richiedere il contributo in conto capitale previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Le domande vanno presentate tramite il portale online del Gse, a cui si accede mediante autenticazione con credenziali personali o Sistema pubblico di identità digitale. Gli utenti devono utilizzare l'applicazione "Sistemi di Produzione e Consumo – SPC", disponibile sul portale, e seguire le istruzioni fornite nella "Guida all'utilizzo dell'applicazione SPC", che è accessibile attraverso il menu dell'applicazione stessa.
Lo sportello per le richieste resta aperto fino alle 18 del 31 marzo 2025 o fino all'esaurimento delle risorse disponibili, a seconda di quale evento si verifichi per primo.