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Come funziona l’accomodamento ragionevole per tutela salute, lavoro e scuola per invalidi e disabili in Decreto Disabilitŕ 2024

di Marianna Quatraro pubblicato il
accomodamento ragionevole Disabilita

Come viene definito l’accomodamento ragionevole per invalidi e disabili e quali sono le misure previste: i chiarimenti con l’approvazione del Decreto Disabilitŕ 2024

Come funziona l’accomodamento ragionevole per tutela salute, lavoro e scuola per invalidi e disabili in Decreto Disabilità 2024? Il nuovo Decreto Disabilità appena approvata introduce il principio di accomodamento ragionevole, che prevede specifiche misure per la valorizzazione delle persone, partendo dai desideri e dalle scelte di ognuna, come previsto dalla Convenzione Onu (ratificata dall’Italia con Legge del 3 marzo 2009 n. 18).

Questa, infatti, definisce gli accomodamenti ragionevoli come le modifiche e gli adattamenti necessari ed appropriati per garantire alle persone con disabilità il godimento e l’esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali.

Stabilisce, inoltre, che la mancata attuazione di soluzioni di accomodamento ragionevole si configura come una forma di discriminazione.

Come funziona l’accomodamento ragionevole per invalidi e disabili in Decreto Disabilità 2024

Come definito dal Decreto Disabilità 2024 ufficiale pubblicato in Gazzetta Ufficiale, l’accomodamento ragionevole comprende provvedimenti che mirano ad assicurare il rispetto del principio della parità di trattamento delle persone con disabilità.

Le misure particolari prevedono:

  • gli interventi per il superamento delle barriere architettoniche; 
  • i progetti di inclusione scolastica dello studente con disabilità; 
  • i provvedimenti appropriati da parte del datore di lavoro per l’accesso al lavoro di persone con disabilità e che devono essere personalizzati in base alle esigenze dei singoli lavoratori.
Con particolare riferimento alla sfera lavorativa, gli accomodamenti riguardano soprattutto:
  • l’adeguamento della postazione di lavoro con accorgimenti utili e funzionali alla richiesta; 
  • il superamento delle barriere architettoniche da attuare in ottemperanza con la normativa vigente; 
  • la realizzazione di diverse modalità organizzative e lavorative, come lo smart working;
  • l’adozione di nuove tecnologiche; 
  • l’attuazione di iniziative volte a garantire la mobilità e gli spostamenti:
  • programmi appositi di formazione e di tutoraggio, con attività per il personale dipendente che può affiancare il lavoratore con disabilità.