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Congedo parentale 2025, le istruzioni e le domande e risposte più frequenti in circolare Inps n. 57 del 18 aprile 2024

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
congedo parentale inps

L'Inps ha fornito ulteriori chiarimenti e istruzioni per usufruire del congedo parentale: ecco come funziona

Il congedo parentale è il periodo di astensione facoltativa dal lavoro concesso ai genitori per prendersi cura del bambino nei suoi primi anni di vita e soddisfarne i suoi bisogni affettivi e relazionali. La Legge di Bilancio ha modificato l'indennità, prevedendola per un ulteriore mese al 60% e all'80% durante un preciso periodo. Vediamo nel dettaglio quali sono i chiarimenti forniti dall'Inps sul congedo parentale attraverso la circolare n. 57 del 18 aprile 2024.

Chi può usufruire dell'aumento del congedo parentale all'80%

Come chiarito dall'Inps nella circolare n. 57 del 18 aprile 2024, l'aumento dell'indennità per il congedo parentale riguarda esclusivamente i lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato. Sono escluse tutte le altre categorie di lavoratori, come i lavoratori autonomi e gli iscritti alla Gestione separata.

La differenza tra il congedo parentale al 60% e all'80% risiede nell'ammontare dell'indennità. Il periodo è indennizzato all'80% solo per un periodo specifico, mentre successivamente l'indennità sarà al 60%.

L'aumento dell'indennità spetta a condizione che il mese di congedo parentale sia fruito entro i 6 anni di vita del figlio, o entro 6 anni dall'ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento, e il congedo di maternità o paternità termini dopo una determinata data.

È importante notare che, considerando la categoria di lavoratori che può usufruire dell'aumento dell'indennità, se uno dei genitori è un dipendente e l'altro no, l'ulteriore mese di congedo parentale indennizzato spetta solo al genitore dipendente.

I limiti temporali per il congedo parentale

Il diritto al congedo parentale si inserisce in un quadro normativo ben definito che stabilisce precisi limiti temporali. Per ogni bambino, nei primi dodici anni di vita, ciascun genitore ha diritto di astenersi dal lavoro per periodi che non possono complessivamente eccedere il limite di dieci mesi, salvo casi particolari.

Nell'ambito di questi limiti complessivi, il diritto di astenersi dal lavoro spetta:

  • alla madre lavoratrice dipendente per un periodo - continuativo o frazionato - di massimo sei mesi
  • al padre lavoratore dipendente per un periodo - continuativo o frazionato - di massimo sei mesi, che possono diventare sette in caso di astensione dal lavoro per un periodo di almeno tre mesi
  • al padre lavoratore dipendente, anche durante il periodo di astensione obbligatoria della madre (a partire dal giorno successivo al parto) e anche se la stessa non lavora
  • al genitore solo (padre o madre) per un periodo continuativo o frazionato di massimo 11 mesi
Se il rapporto di lavoro cessa all'inizio o durante il periodo di congedo, il diritto al congedo stesso viene meno dalla data di interruzione del lavoro.

Le percentuali di indennità previste

L'indennità di congedo parentale viene erogata con percentuali diverse in base alla durata e alle condizioni specifiche. Ecco come si articola il sistema di indennizzo:

  • Un mese è indennizzato all'80% della retribuzione, entro i sei anni di vita o entro sei anni dall'ingresso in famiglia in caso di adozione o di affidamento del minore
  • Un ulteriore mese è indennizzato all'80% della retribuzione, entro i sei anni di vita o entro sei anni dall'ingresso in famiglia in caso di adozione o di affidamento del minore
  • Un ulteriore mese è indennizzato all'80% della retribuzione, entro i sei anni di vita o entro sei anni dall'ingresso in famiglia in caso di adozione o di affidamento del minore
  • Sei mesi sono indennizzati al 30%, a prescindere dalla situazione reddituale
  • I rimanenti due mesi non sono indennizzati, salvo particolari condizioni reddituali
È importante sottolineare che le modifiche alla legge non aggiungono ulteriori mesi di congedo parentale, ma dispongono soltanto l'aumento dell'indennità per alcuni dei mesi già previsti.

Modalità di fruizione del congedo parentale

L'indennità maggiorata interessa tutte le modalità di fruizione del congedo parentale:

  • Congedo intero
  • Congedo frazionato a mesi
  • Congedo a giorni
  • Congedo in modalità oraria
I mesi indennizzati con la percentuale più alta possono essere fruiti in modalità ripartita tra i genitori o soltanto da uno di essi. La fruizione "alternata" tra i genitori non preclude la possibilità di fruire del congedo nei medesimi giorni e per lo stesso figlio, come consentito per tutti i periodi di congedo parentale.

Nel caso di parto, adozione o affidamento plurimi, il diritto al congedo parentale spetta alle stesse condizioni per ogni bambino.

Congedo parentale, come presentare la domanda

La domanda di congedo parentale deve essere inoltrata prima dell'inizio del periodo di congedo richiesto. Se viene presentata dopo, saranno pagati solo i giorni di congedo successivi alla data di presentazione della domanda.

Per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti, l'indennità è anticipata dal datore di lavoro. È previsto il pagamento diretto da parte dell'INPS per gli operai agricoli e per i lavoratori dello spettacolo a tempo determinato.

La domanda va presentata esclusivamente in modalità telematica attraverso uno dei seguenti canali:

  • Tramite il portale istituzionale www.inps.it, se si è in possesso di identità digitale (SPID almeno di livello 2, CIE 3.0 o CNS)
  • Tramite il Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile
  • Tramite enti di patronato e intermediari dell'Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi
La procedura per la presentazione delle domande di congedo parentale permette di selezionare il congedo parentale (anche frazionato a giorni o ore) con indennità maggiorata.

Casi particolari e situazioni specifiche

Le lavoratrici e i lavoratori agricoli con un contratto a tempo determinato possono fare richiesta di congedo parentale nel primo anno di vita del bambino, se hanno prestato 51 giornate di lavoro in agricoltura nell'anno precedente l'evento, che sarà indennizzabile anche per le astensioni che si protraggono nell'anno successivo.

Per gli anni successivi al primo e fino al dodicesimo, possono fare richiesta di congedo parentale se sussiste lo status di lavoratore, che prevede l'iscrizione negli elenchi agricoli e 51 giornate di lavoro in agricoltura nell'anno precedente l'evento oppure, nello stesso anno, se le giornate di lavoro sono svolte tutte prima dell'inizio del congedo.

Per le lavoratrici e lavoratori naviganti marittimi, la competenza territoriale alla gestione delle pratiche è determinata sulla base della residenza dell'assicurato oppure per strutture territoriali "polo" su base regionale, a seconda delle scelte del datore di lavoro in merito alle modalità di pagamento dell'indennità.

Domande frequenti sul congedo parentale

Nella circolare n. 57 del 18 aprile, l'Inps ha fornito risposta a numerose domande frequenti relative al congedo parentale. Ecco alcune delle principali questioni chiarite dall'istituto:

Chi ha diritto al congedo parentale maggiorato?

Il congedo parentale con indennità maggiorata spetta esclusivamente ai lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato. Sono esclusi i lavoratori autonomi e gli iscritti alla Gestione separata.

Come viene calcolata l'indennità di congedo parentale?

L'indennità viene calcolata in base alla retribuzione media giornaliera del mese precedente l'inizio del periodo di congedo. Le percentuali variano dall'80% al 30% a seconda dei periodi di congedo e delle condizioni specifiche.

È possibile frazionare il congedo parentale?

Sì, il congedo parentale può essere fruito in modo continuativo o frazionato a mesi, a giorni o in modalità oraria. La contrattazione collettiva di settore determina le modalità di fruizione del congedo su base oraria, i relativi criteri di calcolo e l'equiparazione di un determinato monte ore alla singola giornata lavorativa.

Cosa succede se entrambi i genitori vogliono fruire del congedo nello stesso periodo?

La fruizione "alternata" tra i genitori non preclude la possibilità di fruire del congedo nei medesimi giorni e per lo stesso figlio, come consentito per tutti i periodi di congedo parentale.

Quali sono i limiti per il genitore solo?

Al genitore solo (padre o madre) spetta un periodo continuativo o frazionato di massimo 11 mesi. Per genitore solo si intende anche il genitore nei confronti del quale sia stato disposto l'affidamento esclusivo del figlio.

L'Inps continua ad aggiornare le informazioni e le istruzioni operative relative al congedo parentale attraverso circolari e comunicazioni ufficiali. È consigliabile consultare periodicamente il sito ufficiale dell'istituto per rimanere informati sulle eventuali novità normative e procedurali.