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Bonus ristrutturazione 2025, quando rientrano anche le spese architetto, geometra o designer. Condizioni, importi, limiti

di Marianna Quatraro pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Bonus ristrutturazione professionisti

I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sulla detrazione delle spese dei professionisti legate al bonus ristrutturazioni 2025. Tutto quello che bisogna sapere

Il bonus ristrutturazioni 2025 prevede una detrazione Irpef variabile (50% per abitazioni principali, 36% per seconde case) delle spese sostenute per i lavori in casa fino a un limite di 96.000 euro.

Si tratta di un'agevolazione fiscale particolarmente vantaggiosa che non si limita solo agli interventi edilizi veri e propri, ma comprende anche una serie di spese correlate e professionali necessarie per la realizzazione dell'opera. Esaminiamo quali costi relativi ai professionisti possono essere inclusi nella detrazione.

Spese per professionisti detraibili con il bonus ristrutturazione 2025

La parcella dell'architetto, del geometra o del designer può essere portata in detrazione esattamente come avviene per le altre spese sostenute nell'ambito della ristrutturazione abitativa. Questo vale anche per il compenso del geologo, dell'ingegnere e di altri professionisti tecnici coinvolti nel progetto.

L'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti specifici in merito con la circolare n. 229/E/2009, specificando che gli onorari riguardanti le spese tecniche dei professionisti coinvolti nel recupero abitativo sono completamente detraibili, seguendo le stesse regole previste per le altre spese di ristrutturazione.

È importante sottolineare che queste spese godono della stessa percentuale di detrazione prevista per i lavori principali: 50% per abitazioni principali (se sostenute da proprietari o titolari di diritti reali di godimento) e 36% per seconde case nel 2025, con successive riduzioni negli anni a venire secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio.

Entrando più nel dettaglio, le spese detraibili relative ai professionisti comprendono tutte quelle attività tecniche e progettuali connesse alla realizzazione dell'intervento, a condizione che siano debitamente documentate. Tra queste troviamo:

  • Spese per la progettazione dell'intervento e per l'elaborazione di tutti i documenti tecnici necessari
  • Compensi per la direzione lavori e il coordinamento della sicurezza
  • Costi per la presentazione delle pratiche burocratiche necessarie (CILA, SCIA, permessi di costruire)
  • Spese per l'esecuzione di perizie, sopralluoghi e rilievi
  • Compensi per la relazione di conformità dei lavori alle normative vigenti
  • Spese per la compilazione delle certificazioni attestanti la conformità degli impianti installati e la messa in regola di quelli esistenti
  • Onorari per la redazione dell'Attestato di Prestazione Energetica (APE), quando richiesto
  • Spese per la messa a norma degli impianti dell'abitazione
Tutte queste prestazioni professionali sono detraibili al pari delle spese sostenute per i lavori eseguiti dagli artigiani (muratore, idraulico, elettricista, piastrellista, vetraio, ecc.), purché strettamente connesse all'intervento di ristrutturazione.

Limiti e importi detraibili per le spese professionali

Gli importi e i limiti previsti per le spese professionali sono gli stessi stabiliti dal bonus ristrutturazione, ovvero entro il tetto massimo di 96.000 euro di spesa complessiva per unità immobiliare. Questo significa che le parcelle dei professionisti concorrono, insieme alle altre spese sostenute, al raggiungimento di tale soglia.

Per chiarire con un esempio pratico: se per una ristrutturazione si spendono 70.000 euro di lavori edili e 10.000 euro in parcelle professionali, l'importo totale di 80.000 euro rientra nel limite dei 96.000 euro e potrà beneficiare della detrazione al 50% (per abitazione principale) o al 36% (per seconda casa), a seconda della tipologia di immobile.

La detrazione verrà poi ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Quindi, su una spesa professionale di 10.000 euro, la detrazione annuale sarà di 500 euro (per 10 anni) nel caso di detrazione al 50%, o 360 euro (per 10 anni) nel caso di detrazione al 36%.

Requisiti per la detrazione delle spese professionali

Per poter portare in detrazione le spese relative ai professionisti, è necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali:

  • Pagamento tracciabile: come per tutte le altre spese del bonus ristrutturazione, anche i compensi dei professionisti devono essere pagati mediante bonifico bancario o postale "parlante", che deve contenere la causale del versamento (riferimento normativo), il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita IVA del professionista che riceve il pagamento
  • Documentazione fiscale: è necessario conservare le fatture o le ricevute fiscali rilasciate dai professionisti, che dovranno riportare chiaramente il tipo di prestazione eseguita e l'immobile su cui è stata svolta
  • Correlazione con l'intervento: le prestazioni professionali devono essere direttamente correlate agli interventi di ristrutturazione agevolati
È importante sottolineare che le spese professionali sono detraibili anche se sostenute prima dell'inizio effettivo dei lavori, ad esempio per la progettazione o per le pratiche burocratiche preliminari.

Tempistiche e modalità di fruizione della detrazione

La detrazione fiscale per le spese professionali segue le stesse regole temporali previste per il bonus ristrutturazione. Le spese sostenute nel 2025 potranno beneficiare della detrazione al 50% (per abitazioni principali) o al 36% (per altre abitazioni), mentre quelle sostenute nel 2026 e 2027 godranno di aliquote ridotte (36% per prime case e 30% per seconde case).

Per quanto riguarda le modalità di fruizione, la detrazione viene ripartita obbligatoriamente in 10 quote annuali di pari importo, a partire dall'anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese.

Nel caso delle spese professionali, è importante tenere presente il criterio di cassa: ai fini della detrazione, conta la data del pagamento effettivo della parcella, non quella di emissione della fattura o di esecuzione della prestazione.

Professionisti e nuovi limiti di detrazione per redditi elevati

Con le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro dovranno tenere conto dei nuovi limiti alle detrazioni fiscali complessivamente fruibili. Questi limiti variano in base al reddito e alla composizione familiare (numero di figli a carico).

Per i contribuenti con reddito tra 75.000 e 100.000 euro, il plafond massimo di detrazione sarà di 14.000 euro, mentre per quelli con reddito superiore a 100.000 euro scenderà a 8.000 euro. Questi importi saranno poi moltiplicati per un coefficiente che varia in base al numero di figli fiscalmente a carico (da 0,50 per chi non ha figli a carico fino a 1 per chi ha tre o più figli o almeno un figlio con disabilità).

Le spese professionali, come tutte le altre spese del bonus ristrutturazione, concorreranno quindi al raggiungimento di questi limiti massimi di detrazione per i redditi più elevati.

Esempi pratici di detrazione per spese professionali

Per comprendere meglio come funziona la detrazione delle spese professionali, vediamo alcuni esempi concreti:

  • Esempio 1: Un proprietario esegue lavori di ristrutturazione sulla propria abitazione principale nel 2025, sostenendo spese per 80.000 euro per i lavori e 8.000 euro per la progettazione e direzione lavori dell'architetto. L'importo totale di 88.000 euro rientra nel limite dei 96.000 euro e potrà beneficiare della detrazione al 50%, per un risparmio fiscale complessivo di 44.000 euro (di cui 4.000 euro relativi alle spese dell'architetto) da ripartire in 10 anni.
  • Esempio 2: Un proprietario ristruttura la propria seconda casa nel 2025, sostenendo spese per 60.000 euro per i lavori e 6.000 euro per le prestazioni di un geometra. L'importo totale di 66.000 euro rientra nel limite dei 96.000 euro, ma in questo caso la detrazione sarà del 36%, per un risparmio fiscale complessivo di 23.760 euro (di cui 2.160 euro relativi alle spese del geometra) da ripartire in 10 anni.

Spese professionali in condominio, come funziona la detrazione

Nel caso di interventi sulle parti comuni condominiali, anche le spese professionali seguono le regole generali del bonus ristrutturazione per i condomini. La detrazione spetterà ai singoli condomini in base alla loro quota millesimale di proprietà.

L'amministratore di condominio dovrà rilasciare una certificazione che attesti le spese sostenute nell'anno, comprese quelle per i professionisti, e la quota parte attribuibile a ciascun condomino. Questo documento sarà necessario per poter inserire correttamente la detrazione nella dichiarazione dei redditi.

Per gli interventi condominiali, il pagamento dei compensi ai professionisti dovrà essere effettuato dall'amministratore mediante bonifico parlante, indicando il codice fiscale del condominio e quello dell'amministratore o del condomino che effettua il pagamento.

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