Quali sono i grandi svantaggi dei contratti pirata rispetto ai contratti di lavoro Ccnl nazionali: i chiarimenti e cosa si può fare
Quali sono i grandi svantaggi dei contratti pirata rispetto ai contratti di lavoro Ccnl nazionali? Il lavoro dipendente in Italia è gestito dai contratti collettivi nazionali di lavoro Ccnl che definiscono, in accordo tra le organizzazioni sindacali, datoriali e i lavoratori, le norme che disciplinano le modalità di lavoro nei diversi settori e comparti.
Quando invece sono sigle sindacali sconosciute e non rappresentative a firmare i contratti collettivi con altrettanti non rappresentativi sindacati dei datori di lavoro, allora si parla di contratti pirata che risultano decisamente peggiorativi.
Si definiscono pirata proprio perchè prevedono condizioni normative ed economiche inferiori rispetto a quelli siglati dai sindacati confederali. Per esempio, implicano generalmente retribuzioni minime inferiori, un minor numero di ferie o di permessi, ecc.
Questi contratti alternativi implicano una disparità di stipendi che può superare anche i 7.100 euro ogni anno.
Secondo una ricerca condotta dall’Università Roma Tre, che ha comparato quattro contratti collettivi nazionali del lavoro del terziario per individuare le componenti differenziali dei trattamenti economico-normativi stabiliti, un commesso addetto alla vendita, a seconda del contratto collettivo applicato, può percepire una retribuzione mensile nettamente diversa, con differenze che raggiungono i 415 euro mensili.
Si scende a 155 euro mensili per i capo reparto. Ciò significa che due persone che fanno lo stesso lavoro, svolgono la stessa identica mansione, hanno lo stesso livello di inquadramento e la stessa anzianità, non guadagnano lo stesso stipendio se assunti con un Ccnl nazionale o con un contratto pirata.
Cambiano anche le maggiorazioni per il lavoro notturno (con un differenziale tra i contratti del 5%), per il lavoro straordinario festivo (differenza del 5%) e il festivo diurno (differenza del 16%) e ancor più rilevanti sono le differenze per il lavoro straordinario notturno (20%), straordinario festivo notturno (34%) e straordinario notturno festivo (15%).
Stesso discorso vale per i permessi retribuiti, molto meno rispetto a quelli riconosciuti dai Ccnl nazionali. E non è previsto il pagamento della quattordicesima.
In realtà, non c'è la possibilità di rimediare all'applicazione dei contratti pirata, neanche a livello giurisdizionale.
Sarebbe necessario, nonché ormai urgente, un intervento normativo ma anche la definizione di una legge sulla rappresentanza per impedire che si possano applicare contratti con differenziali di reddito annuale lordo che possono arrivare a superare i 7mila euro.
Un lavoratore può decidere di non accettare un contatto pirata. E null’altro. Può rivolgersi ad un sindacato o anche alla Direzione territoriale del Lavoro ma solo per segnalare la presenza di contratti che producono una concorrenza sleale e penalizzano nei confronti delle altre aziende.
Di contro, le aziende inadempienti rischiano un recupero contributivo e fiscale.