E' polemica sulla misura che prevede un aumento dello stipendio fino a 7.193 euro per alcuni politici: ecco cosa prevede l’emendamento alla Manovra e per chi
Di quanto aumentano ancora gli stipendi di alcuni politici in Manovra finanziaria? Gli stipendi dei politici sempre più alti. Se da tempo si parla di tagli necessari e riduzioni, la prossima Manovra Finanziaria sembra andare in senso contrario, prospettando aumenti, e non da poco, per i politici, forse già a partire dal 2025, forse per i prossimi anni. Vediamo cosa potrebbe cambiare nel dettaglio.
L'opposizione protesta fortemente ma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, chiede che la misura entri in vigore solo a partire dal prossimo governo.
La misura varrebbe per 17 tra ministri, viceministri e sottosegretari non parlamentari. Tra i ministri, ci sono i responsabili dell'Interno Matteo Piantedosi, della Difesa Guido Crosetto, dell'Istruzione Giuseppe Valditara, del Lavoro Marina Calderone, della salute Orazio Schillaci, della Cultura Alessandro Giuli, per le Disabilità Alessandra Locatelli e dello Sport Andrea Abodi.
Oggi i ministri percepiscono un'indennità mensile da 10.435 euro lordi. L'emendamento approvato prevede che si aggiungano altri 3.503,11 euro di diaria, la stessa che spetta a deputati e senatori, e 3.690 euro di rimborsi per l'esercizio del mandato.
A tali importi bisogna ancora aggiungere i rimborsi per i viaggi e le spese telefoniche per 1.200 euro l'anno. La misura costerebbe circa 1,3 milioni di euro lordi all'anno a partire dal 2025.
L’aumento degli stipendi per i politici arriva dopo il già deciso incremento del finanziamento pubblico per i partiti, fino a 3 milioni di euro in più, per cui passerà da 25,1 a 28,1 milioni di euro.
Il limite attuale di fondi che i partiti possono ricevere dal 2 per mille è di 25,1 milioni. Un emendamento riformulato dal governo ridisegnava l'intera disciplina, aumentando il finanziamento a 42,3 milioni, ma non è stato ben accolto dal Quirinale.
Alla fine il testo approvato è tornato nella versione originale presentata dall'opposizione, con il tetto a 28,1 milioni. Il provvedimento è passato con il voto di quasi tutti i partiti. Solo il M5S ha espresso parere contrario.