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Cosa significa domanda Assegno di inclusione bloccata, motivi e tempo massimo per cui puņ restare cosi? Spiegazioni INPS

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Assegno di inclusione bloccata

Di norma, l'Inps esegue i controlli sulle domande di Assegno di inclusione entro poche settimane dalla presentazione.

Sono i dati a rivelare che alcune famiglie che hanno presentato domanda di Assegno di inclusione da diverse settimane non hanno ancora ricevuto una risposta definitiva. La richiesta all'Inps risulta bloccata o sospeso in quanto - viene spiegato - è necessario condurre ulteriori controlli approfonditi a seguito di alcune criticità riscontrate nella domanda.

In questo contesto, sorge la domanda sui tempi di congelamento della domanda e se esista una scadenza entro cui l'Inps debba comunque fornire una risposta, sia essa positiva o negativa.

La risposta a questa domanda è fornita dall'Inps con il messaggio 835 del 2024 che chiarisce il termine entro cui l'esito della domanda di Assegno di inclusione deve essere sbloccato. Il messaggio fornisce dettagli sulle tempistiche per la ricezione dei pagamenti relativi ai periodi trascorsi nel frattempo, qualora sia stata confermata l'ammissibilità dell'assegno di inclusione. Vediamo quindi:

  • Domanda Assegno di inclusione bloccata, cosa significa
  • Tempi e conseguenze domanda Assegno di inclusione bloccata

Domanda Assegno di inclusione bloccata, cosa significa

Di norma, l'Inps esegue i controlli sulle domande di Assegno di inclusione entro poche settimane dalla presentazione. In alcuni casi, le verifiche preliminari possono rivelare problematiche che richiedono un'indagine più approfondita.

Questo avviene quando, dai dati preliminari forniti dall'Inps e confrontati con lo stato di famiglia presente nell'Anagrafe nazionale della popolazione residente, emerge un'irregolarità nella composizione del nucleo familiare rispetto ai dati dichiarati nella Dichiarazione sostitutiva unica.

In questi casi l'esito della domanda viene sospeso mentre l'Inps conduce un'indagine dettagliata per verificare la corrispondenza tra le informazioni dichiarate nella Dsu e la realtà, considerando anche le disposizioni eccezionali che regolano il nucleo familiare ai fini Isee.

Ad esempio, dal 2024, un figlio maggiorenne non convivente con i genitori è considerato parte di un nucleo familiare diverso solo se è sposato, ha figli o guadagna abbastanza da non essere considerato a carico, indipendentemente dall'età.

Un altro scenario in cui la domanda di Assegno di inclusione può essere sospesa riguarda i casi in cui si richiede il sostegno per la presenza di un familiare in condizioni di svantaggio, inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

In questo caso, la condizione di svantaggio indicata nella domanda deve essere confermata dai servizi socio-sanitari territoriali attraverso un'apposita procedura fornita dall'Inps. Fino a quando questa verifica non viene completata, la domanda rimarrà in sospeso.

Tempi e conseguenze domanda Assegno di inclusione bloccata

La durata dei controlli dell'Inps sulle domande di Assegno di inclusione può destare preoccupazione tra coloro la cui domanda è sospesa, poiché potrebbero temere un prolungato ritardo nell'ottenere una risposta. Secondo quanto stabilito dall'Inps nei messaggi n. 684 e 835 del 2024, il principio del silenzio assenso prevede che le domande sospese siano comunque elaborate - con esito positivo - entro 60 giorni dalla sospensione.

Questo principio si applica sia ai controlli effettuati per la verifica del nucleo familiare che all'accertamento della condizione di svantaggio.

Se entro tale termine l'Inps non completa le verifiche, la prestazione sarà comunque erogata. Anche se l'esito della domanda di Assegno di inclusione arriva in ritardo, la famiglia avrà diritto al primo pagamento a partire dal mese successivo alla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale.

Ad esempio, se una famiglia presenta la domanda di Assegno di inclusione a marzo ma riceve l'esito positivo solo a maggio, i pagamenti saranno strutturati nel modo seguente, come indicato dall'Inps nel messaggio n. 835: il 15 giugno viene erogata la mensilità di aprile, il 27 giugno quella di maggio, il 16 luglio quella di giugno, e infine il 27 luglio la ricarica del mese stesso. Poi i pagamenti proseguiranno regolarmente ogni 27 del mese.