Quali Comuni hanno aumentato la Tari sui rifiuti nel 2024 e di quanto: ecco gli incrementi previsti e gli sconti possibili
Di quanto aumenta e per chi la Tari 2024 a Firenze, Padova, Palermo, Verona, Ancona, Perugia? Le aliquote per il pagamento della Tari 2024, l’imposta sui rifiuti, sono state aumentate nella maggior parte delle città italiane.
Sono soprattutto le grandi realtà a pagare il prezzo più alto per i rifiuti, anche se esistono casi specifici in cui è possibile usufruire di sconti ed esenzioni.
Quest’anno, infatti, la Tari è aumentata nei seguenti Comuni:
La Tari deve essere sempre pagata in quanto si tratta di una imposta che è dovuta per qualsiasi area suscettibile di produrre rifiuti.
Ci sono, però, dei casi in cui si possono ottenere degli sconti ed anche esenzioni.
Le norme vigenti prevedono, infatti, riduzioni del 20% per il mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti o per lo svolgimento del servizio in grave violazione della disciplina di riferimento.
E’ prevista, invece, una totale esenzione dal pagamento della Tari sulle case che risultano del tutto disabitate, prive di arredi, senza alcuna utenza e inagibili.
Risultando case non utilizzate e senza elettricità, acqua, fognature, ecc, non risultano suscettibili di produrre rifiuti.
Precisiamo che per non pagare l’imposta, la casa deve essere vuota e senza utenze. Non basta che sia solo disabitata.
Se, infatti, fosse vuota, senza nessuno che la abita, ma comunque arredata e con allacci di luce e gas, allora la Tari si dovrebbe pagare comunque.
Al di là di sconti ed esenzioni previste dalla legge, ogni singolo Comune può anche definire delle proprie riduzioni.
Basta semplicemente consultare il sito istituzionale del proprio Comune di residenza per capire se e in che misura sono state eventualmente definite.