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Di quanto aumenta e per chi la Tari 2024 a Firenze, Padova, Palermo, Verona, Ancona, Perugia? E i casi di esenzione e sconto

di Marianna Quatraro pubblicato il
aumento tari 2024

Quali Comuni hanno aumentato la Tari sui rifiuti nel 2024 e di quanto: ecco gli incrementi previsti e gli sconti possibili

Di quanto aumenta e per chi la Tari 2024 a Firenze, Padova, Palermo, Verona, Ancona, Perugia? Le aliquote per il pagamento della Tari 2024, l’imposta sui rifiuti, sono state aumentate nella maggior parte delle città italiane.

Sono soprattutto le grandi realtà a pagare il prezzo più alto per i rifiuti, anche se esistono casi specifici in cui è possibile usufruire di sconti ed esenzioni.

  • Quanto aumenta la Tari 2024 a Firenze, Padova, Palermo, Verona, Ancona, Perugia
  • Quali sono gli sconti e le esenzioni possibili per il pagamento della Tari sui rifiuti 

Quanto aumenta la Tari 2024 a Firenze, Padova, Palermo, Verona, Ancona, Perugia

Se, secondo recenti dati, negli ultimi 5 anni, in media, il costo della tassa sui rifiuti è cresciuto del 7%, non si arrestano ancora i rincari. 

Quest’anno, infatti, la Tari è aumentata nei seguenti Comuni: 

  • Firenze, del 3,2% sia per i cittadini che per le imprese; 
  • Padova, del 3,3% per tutti;
  • Palermo, del 6% per i cittadini, le imprese e gli altri immobili commerciali;
  • Verona, del 5,6% per tutti;
  • Ancona e Perugia, del 7% per tutti.
I diversi Comuni hanno deciso di aumentare i costi dell’imposta per dare una forte spinta al recupero dell'alta inflazione degli ultimi anni, che ha portato, a sua volta, ad un progressivo incremento dei costi fissi delle municipalizzate della raccolta. 

Quali sono gli sconti e le esenzioni possibili per il pagamento della Tari sui rifiuti 

La Tari deve essere sempre pagata in quanto si tratta di una imposta che è dovuta per qualsiasi area suscettibile di produrre rifiuti.

Ci sono, però, dei casi in cui si possono ottenere degli sconti ed anche esenzioni.

Le norme vigenti prevedono, infatti, riduzioni del 20% per il mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti o per lo svolgimento del servizio in grave violazione della disciplina di riferimento.

E’ prevista, invece, una totale esenzione dal pagamento della Tari sulle case che risultano del tutto disabitate, prive di arredi, senza alcuna utenza e inagibili. 

Risultando case non utilizzate e senza elettricità, acqua, fognature, ecc, non risultano suscettibili di produrre rifiuti. 

Precisiamo che per non pagare l’imposta, la casa deve essere vuota e senza utenze. Non basta che sia solo disabitata.

Se, infatti, fosse vuota, senza nessuno che la abita, ma comunque arredata e con allacci di luce e gas, allora la Tari si dovrebbe pagare comunque.

Al di là di sconti ed esenzioni previste dalla legge, ogni singolo Comune può anche definire delle proprie riduzioni. 

Basta semplicemente consultare il sito istituzionale del proprio Comune di residenza per capire se e in che misura sono state eventualmente definite.