Le università del Regno Unito e degli Stati Uniti continuano a dominare la classifica globale, ma stanno affrontando una crescente concorrenza.
Il Times Higher Education (THE) World University Rankings 2025 è una delle classifiche più autorevoli e riconosciute a livello globale per valutare la qualità delle università di ricerca. Quest'anno la classifica comprende 2.092 istituzioni provenienti da 115 paesi, un numero in crescita rispetto all'anno precedente.
La metodologia adottata si basa su 18 indicatori di performance che coprono cinque aree principali: insegnamento, ricerca, trasferimento di conoscenza, prospettiva internazionale e coinvolgimento con l'industria. Approfondiamo in questo articolo:
L'Università di Cambridge e l'Imperial College London sono la punta di diamante del sistema educativo britannico, ma il Regno Unito sta affrontando un calo nella reputazione delle sue università. I dati mostrano che le istituzioni britanniche hanno visto una diminuzione della loro reputazione in termini di insegnamento e ricerca, segnalando una crisi nel settore educativo del paese.
Uno degli sviluppi del Times Higher Education World University Rankings 2025 è la crescita delle università asiatiche. La Cina ha visto aumentare la presenza delle sue istituzioni classificate a 94, con un miglioramento di posizione per 26 università rispetto all'anno precedente. Anche India, Giappone e altre nazioni asiatiche stanno registrando rapidi progressi nel miglioramento della qualità delle loro università.
Paesi come il Brasile, l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti sono entrati per la prima volta nella top 200 con istituzioni come l'Università di San Paolo e l'Università di Re Saud. Questi Paesi stanno investendo nella formazione superiore per migliorare la qualità della loro offerta educativa e posizionarsi come leader globali nell'istruzione.
Tra le università italiane, l'Università di Bologna si è posizionata al 146esimo posto, confermandosi come la migliore tra le istituzioni accademiche italiane. Altre università italiane, come il Politecnico di Milano e l'Università di Padova, continuano a migliorare la loro reputazione a livello internazionale, ma non riescono ancora a entrare nella top 100. La sfida principale per l'Italia rimane l'attrazione di talenti e l'aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo per poter competere con le migliori istituzioni a livello globale.
La metodologia utilizzata dal THE World University Rankings si basa su un insieme di parametri e dati di vasta portata ovvero insegnamento, ricerca, citazioni, prospettiva internazionale, coinvolgimento industriale.
Nonostante il dominio degli Stati Uniti e del Regno Unito, le università di questi Paesi stanno affrontando un calo nella loro reputazione globale a causa di una serie di fattori, tra cui la competizione crescente da parte di istituzioni asiatiche e il calo degli investimenti pubblici nella ricerca. La Cina e altre nazioni asiatiche stanno emergendo come nuovi leader nel panorama accademico globale, con investimenti strategici in ricerca e sviluppo che stanno portando risultati tangibili.