Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Le 5 recenti false pubblicità e promesse di marche di acque minerali vendute in Italia e denunce conseguenti

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Acque minerali in bottiglia

L'associazione tra il consumo di un'acqua minerale e il mantenimento della giovinezza sfrutta desideri profondi dei consumatori, ma manca di basi scientifiche.

Il mercato italiano delle acque minerali in bottiglia è stato caratterizzato da controversie legate a pratiche pubblicitarie ingannevoli. Alcune aziende sono state sanzionate per aver diffuso messaggi promozionali che attribuivano alle loro acque proprietà benefiche non supportate da evidenze scientifiche. Esaminiamo alcuni casi:

  • Acqua Rocchetta, tra prevenzione dei calcoli renali e sanzioni
  • Acqua Uliveto, il mito della giovinezza eterna
  • Acqua Lieve, affermazioni non supportate e censura
  • Acqua Sant'Anna e la Bio Bottle, tra ecologia e greenwashing

Acqua Rocchetta, tra prevenzione dei calcoli renali e sanzioni

Acqua Rocchetta è stata più volte al centro dell'attenzione per le sue campagne pubblicitarie. Nel gennaio 2025, il Comitato di Controllo dell'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria ha censurato una pubblicità in cui si suggeriva che il consumo di questa acqua potesse prevenire i calcoli renali. Lo slogan "Calcoli renali? È tempo di agire!" è stato ritenuto ingannevole poiché attribuiva all'acqua Rocchetta proprietà non dimostrate scientificamente.

Nel 2013, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva multato la Co.ge.di International, proprietaria dei marchi Uliveto e Rocchetta, con una sanzione di 100.000 euro per pubblicità ingannevole. La Federazione Italiana Medici di Medicina Generale era stata anch'essa sanzionata con 30.000 euro per aver supportato i messaggi pubblicitari.

Le campagne pubblicitarie di Rocchetta enfatizzerebbero benefici per la salute non sempre supportati da evidenze scientifiche solide. L'uso di testimonial celebri e l'associazione con enti medici conferiscono credibilità ai messaggi, ma può risultare fuorviante per i consumatori.

Acqua Uliveto, il mito della giovinezza eterna

Un altro caso emblematico riguarda l'Acqua Uliveto. In uno spot televisivo, i testimonial Alessandro Del Piero e Maria Grazia Cucinotta affermavano che il consumo di Uliveto aiutasse a mantenere giovani. Queste dichiarazioni sono state criticate poiché non supportate da evidenze scientifiche concrete. Attribuire all'acqua minerale proprietà anti-invecchiamento è stato considerato fuorviante e privo di fondamento.

L'associazione tra il consumo di un'acqua minerale e il mantenimento della giovinezza, è statao spiegato, sfrutta desideri profondi dei consumatori, ma manca di basi scientifiche. Questi messaggi possono indurre in errore, facendo credere che l'acqua abbia effetti miracolosi sull'invecchiamento.

Acqua Lieve, affermazioni non supportate e censura

Anche l'Acqua Lieve è finita sotto la lente d'ingrandimento dello IAP. Nel dicembre 2024, una pubblicità affermava che l'acqua fosse "ideale per tutta la famiglia" e "adatta a tutti: grandi, piccini, sportivi". Il Comitato di Controllo ha ritenuto queste dichiarazioni esorbitanti poiché non supportate da prove adeguate. In particolare è stato sottolineato che le acque oligominerali potrebbero non essere adatte a tutte le categorie di consumatori, come ad esempio gli sportivi che necessitano di un maggiore apporto di sali minerali.

Acqua Sant'Anna e la Bio Bottle, tra ecologia e greenwashing

L'Acqua Sant'Anna è stata oggetto di attenzione da parte dell'AGCM per l'etichettatura della sua Bio Bottle. L'azienda ha promosso la bottiglia come ecocompatibile e biodegradabile, ma le affermazioni sono state ritenute ingannevoli, portando a sanzioni per l'azienda.