L'associazione tra il consumo di un'acqua minerale e il mantenimento della giovinezza sfrutta desideri profondi dei consumatori, ma manca di basi scientifiche.
Il mercato italiano delle acque minerali in bottiglia è stato caratterizzato da controversie legate a pratiche pubblicitarie ingannevoli. Alcune aziende sono state sanzionate per aver diffuso messaggi promozionali che attribuivano alle loro acque proprietà benefiche non supportate da evidenze scientifiche. Esaminiamo alcuni casi:
Nel 2013, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato aveva multato la Co.ge.di International, proprietaria dei marchi Uliveto e Rocchetta, con una sanzione di 100.000 euro per pubblicità ingannevole. La Federazione Italiana Medici di Medicina Generale era stata anch'essa sanzionata con 30.000 euro per aver supportato i messaggi pubblicitari.
Le campagne pubblicitarie di Rocchetta enfatizzerebbero benefici per la salute non sempre supportati da evidenze scientifiche solide. L'uso di testimonial celebri e l'associazione con enti medici conferiscono credibilità ai messaggi, ma può risultare fuorviante per i consumatori.
Un altro caso emblematico riguarda l'Acqua Uliveto. In uno spot televisivo, i testimonial Alessandro Del Piero e Maria Grazia Cucinotta affermavano che il consumo di Uliveto aiutasse a mantenere giovani. Queste dichiarazioni sono state criticate poiché non supportate da evidenze scientifiche concrete. Attribuire all'acqua minerale proprietà anti-invecchiamento è stato considerato fuorviante e privo di fondamento.
L'associazione tra il consumo di un'acqua minerale e il mantenimento della giovinezza, è statao spiegato, sfrutta desideri profondi dei consumatori, ma manca di basi scientifiche. Questi messaggi possono indurre in errore, facendo credere che l'acqua abbia effetti miracolosi sull'invecchiamento.
Anche l'Acqua Lieve è finita sotto la lente d'ingrandimento dello IAP. Nel dicembre 2024, una pubblicità affermava che l'acqua fosse "ideale per tutta la famiglia" e "adatta a tutti: grandi, piccini, sportivi". Il Comitato di Controllo ha ritenuto queste dichiarazioni esorbitanti poiché non supportate da prove adeguate. In particolare è stato sottolineato che le acque oligominerali potrebbero non essere adatte a tutte le categorie di consumatori, come ad esempio gli sportivi che necessitano di un maggiore apporto di sali minerali.
L'Acqua Sant'Anna è stata oggetto di attenzione da parte dell'AGCM per l'etichettatura della sua Bio Bottle. L'azienda ha promosso la bottiglia come ecocompatibile e biodegradabile, ma le affermazioni sono state ritenute ingannevoli, portando a sanzioni per l'azienda.