Dal 2006 il tuo sito imparziale su Lavoro, Fisco, Investimenti, Pensioni, Aziende ed Auto

Gli straordinari sul lavoro si prescrivono? Entro quanto devono essere comunicati e pagati in base leggi e CCNL

di Chiara Compagnucci pubblicato il
Straordinari sul lavoro

Affinché il lavoro straordinario sia legittimo, è necessario che il suo compenso sia chiaramente indicato in busta paga in modo distinto dalle ore di lavoro ordinari.

La richiesta a un dipendente di effettuare lavoro straordinario è ammessa se sono soddisfatte due condizioni. Deve essere chiaramente definito come tale e non deve diventare un'abitudine, altrimenti perderebbe la sua natura di eccezionalità. Le ore di lavoro straordinario devono essere compensate separatamente, applicando le percentuali di maggiorazione stabilite dal contratto nazionale di categoria in base alla tipologia di orario fra diurno, notturno, festivo.

Nel caso in cui il primo requisito non sia rispettato, il dipendente ha il diritto di rifiutare il lavoro straordinario, in quanto ha il potere di decidere se accettare o meno di prolungare la propria giornata lavorativa, salvo eccezioni. Se il datore di lavoro considera le ore straordinarie come parte integrante dello stipendio ordinario, sorge la questione del diritto al pagamento per le ore eccedenti l'orario normale di lavoro. Approfondiamo un aspetto specifico:

  • Quando si prescrivono gli straordinari sul lavoro
  • Straordinari sul lavoro, come fare a dimostrarli

Quando si prescrivono gli straordinari sul lavoro

La prescrizione per richiedere il pagamento degli straordinari è generalmente di cinque anni, ma la determinazione di quando iniziano a decorrere questi cinque anni è stata chiarita dalla Cassazione. Secondo la recente pronuncia, la prescrizione per reclamare gli straordinari non retribuiti, così come i mancati salari o altri crediti derivanti dal lavoro e non estinti dalla legge Fornero del 2012 e dal Jobs Act del 2015, ha inizio alla cessazione del rapporto di lavoro e non al termine del mese in cui il dipendente avrebbe dovuto ricevere le spettanze non pagate.

Il ragionamento della Cassazione si basa sulla perdita di garanzie di stabilità nei contratti a tempo indeterminato a seguito delle riforme legislative, come la legge Fornero e il Jobs Act. Con la diminuzione della protezione prevista dall'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e delle tutele crescenti promosse dal governo Renzi, è plausibile che i dipendenti non contestino i mancati pagamenti per timore di essere licenziati, considerando che la reintegrazione dopo il licenziamento non è garantita come in passato.

Di conseguenza, la Cassazione ha determinato che il termine di prescrizione dei cinque anni inizia alla fine del rapporto di lavoro anziché al momento in cui il dipendente non viene pagato. Questo perché esiste il serio rischio che il lavoratore, per timore di conseguenze negative, ritardi l'azione legale e faccia scadere il termine di prescrizione senza intervenire, ma una volta fuori dall'azienda, i timori non sussistono più.

Straordinari sul lavoro, come fare a dimostrarli

Affinché il lavoro straordinario sia legittimo, è necessario che il suo compenso sia chiaramente indicato in busta paga in modo distinto dalle ore di lavoro ordinarie e deve essere remunerato con le maggiorazioni previste dai contratti collettivi o, in alternativa o in aggiunta, con la possibilità di fruire di riposi compensativi.

Le maggiorazioni retributive devono essere calcolate sulla base della retribuzione normale del lavoratore, che include oltre alla paga base, anche la contingenza, gli scatti di anzianità e i seguenti compensi: maggiorazione per lavoro a turni, ratei delle mensilità aggiuntive, come la tredicesima e, se prevista, la quattordicesima, premio di produzione.

Può sembrare complesso richiedere il pagamento degli straordinari anche dopo alcuni anni dalla fine del rapporto di lavoro, ma come precisato dalla recente sentenza del tribunale, una sola testimonianza di un collega può confermare le rivendicazioni del lavoratore ricorrente.

Puoi Approfondire