Le norme sui controlli alle imprese si fondano sulla profilazione del rischio di violazioni per ciascuna azienda.
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alle nuove norme sui controlli amministrativi che le Pubbliche Amministrazioni effettuano sulle imprese. Il provvedimento ridefinisce il sistema delle verifiche su lavoro, sicurezza e salute, escludendo però quelle fiscali e amministrative, come la Segnalazione certificata di inizio attività e gli accertamenti e accessi ispettivi per la documentazione antimafia. La riforma interviene anche sui controlli relativi alla sicurezza, affidati principalmente alle Asl e all’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Ecco tutte le novità:
Le imprese vengono classificate in base a una serie di parametri. Alcuni sono generali, come il settore economico e le dimensioni dell'impresa; altri sono specifici, come l'adozione di certificazioni di qualità. Un'azienda che adotta un sistema di gestione certificato è considerata meno rischiosa rispetto a una che non ha implementato tali misure.
Gli organismi di certificazione accreditati sono responsabili del rilascio dei report certificativi. Un decreto ha previsto un meccanismo standard di certificazione gestito dall'ente nazionale di unificazione. Questa certificazione conferma che un'impresa opera a un livello di rischio basso. Le aziende che ottengono il Report di basso rischio hanno diritto a controlli con un intervallo minimo di un anno.
Vengono inoltre programmati audit periodici per verificare che l'impresa mantenga i requisiti necessari per la classificazione a basso rischio. Se l'azienda non soddisfa più questi criteri, il report viene revocato e l'Organismo di accreditamento viene informato.
Il report di basso rischio viene inserito in un fascicolo informatico d'impresa, gestito dall'Organismo unico di accreditamento. Questo sistema elettronico centralizzato contiene dettagli sui controlli passati delle imprese, garantendo trasparenza, accessibilità delle informazioni ed efficienza delle ispezioni.
Le pubbliche amministrazioni sono tenute a consultare il fascicolo informatico d'impresa prima di avviare nuove verifiche, evitando così richieste di documentazione aggiuntiva o ridondante. È vietato alle autorità chiedere documenti già presenti nel fascicolo. In caso di mancanza delle trascrizioni e dei verbali di controlli passati, le aziende possono sollecitare l'amministrazione, che deve rispondere entro cinque giorni dalla richiesta.
Le aziende possono segnalare eventuali violazioni all'Agenzia per l'Italia Digitale, che verifica la segnalazione e, se confermata, la pubblica sul proprio sito web, proteggendo l'identità del denunciante e altri dati sensibili.
Le amministrazioni devono pianificare i controlli in base alla gravità del rischio e con intervalli temporali adeguati. Non possono effettuare più di una ispezione contemporaneamente su un'unica azienda, salvo accordi per ispezioni congiunte. Se un controllo conferma la conformità dell'azienda, questa viene esonerata da ulteriori verifiche per i successivi 10 mesi.
Il nuovo sistema dei controlli sulle imprese introduce diverse misure innovative per rendere più efficiente e giusta la supervisione delle attività aziendali.
Il sistema prevede che un'azienda non sia ritenuta responsabile per violazioni derivanti da errori di fatto non imputabili a colpa. Le violazioni minori che non compromettono gli interessi pubblici, salute e sicurezza sul lavoro possono essere sanate senza sanzioni entro un periodo definito.
Per violazioni con sanzioni amministrative fino a 5.000 euro, l'organo di controllo, al primo riscontro nell'arco di cinque anni, diffida l'interessato a porre fine alla violazione entro 20 giorni. Se le condizioni sono rispettate entro il termine, il procedimento punitivo viene interrotto. Se la diffida non viene rispettata, l'autorità procederà con azioni formali come previsto dalla legge. Durante il periodo di diffida, i termini per ulteriori azioni legali sono sospesi.
Le aziende possono avviare un interpello con la pubblica amministrazione competente per trovare una soluzione condivisa ai problemi riscontrati, meccanismo che ha già mostrato la sua utilità in ambito fiscale.
I controlli sono principalmente affidati alle Asl e all'Ispettorato Nazionale del Lavoro, ma possono essere effettuati anche da altre entità come la Polizia Municipale, i Vigili del Fuoco e la Polizia di Stato.
Per affrontare al meglio un’ispezione, le aziende devono essere sempre in regola con le norme di sicurezza e avere la documentazione necessaria facilmente accessibile. Un consulente della sicurezza può fornire assistenza tecnica e legale, organizzare audit interni periodici e redigere la documentazione necessaria per garantire la conformità alle normative.