Gli ultimi dati di Bankitalia fotografano un'Italia protagonista nel turismo internazionale: cresce la spesa degli stranieri, variano le mete preferite e si ridefiniscono i flussi, tra opportunità economiche e nuove sfide di sostenibilità
Nel corso degli ultimi anni, si è osservato un progressivo rafforzamento della capacità attrattiva del Paese, in particolare verso i viaggiatori internazionali. L'Italia rimane una delle mete più richieste a livello globale, distinguendosi non soltanto per i consolidati flussi di visitatori provenienti dall’Unione Europea, ma anche per l’interesse crescente da parte di turisti extra-europei. Il saldo positivo della bilancia dei pagamenti turistica resta un indicatore chiave per valutare le performance del comparto: gli stranieri in visita sul territorio nazionale contribuiscono in misura rilevante agli incassi complessivi, con una spesa pro capite mediamente superiore rispetto a quella degli italiani all’estero. Questa dinamica è confermata dalle ultime rilevazioni, che evidenziano anche le differenze tra tipologie di viaggiatori e provenienza geografica.
L’analisi dei dati ufficiali sulla spesa e sui flussi, pubblicati dalla Banca d’Italia, mette in evidenza una crescita costante delle entrate turistiche in Italia: nel solo mese di maggio 2025 si sono registrati 5,2 miliardi di euro provenienti da visitatori stranieri, con un incremento dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Parallelamente, le uscite dovute a spostamenti di italiani verso l’estero hanno raggiunto 2,6 miliardi di euro, segnando un aumento marcato del 10,5% su base annua. Questo ha portato il surplus della bilancia turistica dei pagamenti a quota 2,6 miliardi, leggermente inferiore rispetto al maggio precedente, ma comunque rilevante in termini assoluti.
Nella media del trimestre conclusosi a maggio, le entrate sono cresciute del 5,4%, attestandosi su valori sempre più significativi per l’economia nazionale, mentre le uscite sono aumentate del 7,3%. Complessivamente, il 2024 ha chiuso con oltre 54 miliardi di euro di spesa straniera in Italia e un surplus turistico superiore a 21 miliardi. Quest’ultimo equivale all’1% del Prodotto Interno Lordo, consolidando la tendenza positiva già riscontrata nel triennio precedente. La crescita del settore si riflette anche negli indicatori trimestrali del 2025, che mostrano un incremento del 15% dell’avanzo rispetto al primo trimestre dell’anno precedente e una spesa dei turisti esteri superiore del 6,4%.
Il contributo dei viaggiatori extra-UE è particolarmente significativo: nel periodo considerato, la loro spesa in Italia è aumentata del 6,8%, superando quella dei viaggiatori UE (+4,2%). Il quadro generale, dunque, consente di comprendere sia la resilienza del turismo italiano sia le opportunità offerte da una domanda internazionale in costante evoluzione.
L’indagine approfondita sui flussi finanziari del turismo mette in luce che i visitatori stranieri investono nel Paese somme nettamente superiori rispetto a quelle spese dagli italiani durante i loro viaggi all’estero. In particolare, i turisti provenienti da Paesi extra-UE contribuiscono quasi al doppio della spesa rispetto agli italiani in uscita. Nel 2024 la spesa totale dei turisti stranieri ha toccato i 54,2 miliardi di euro, mentre quella degli italiani all’estero si è fermata a poco più di 33 miliardi.
La crescita della spesa straniera in Italia è stata trainata sia dall’aumento dei viaggiatori, +3,4% rispetto al 2023, sia, soprattutto, da un incremento importante della spesa media per notte (+5,9%). Sebbene la durata media dei soggiorni tenda a ridursi leggermente (6,6 giorni), l’investimento pro capite si mantiene elevato, sintomo di una preferenza per esperienze qualificate e premium. Focalizzando l’attenzione sui visitatori extra-europei, si osserva come la spesa sia aumentata del 5%, di poco superiore rispetto ai viaggiatori provenienti dai Paesi membri dell’UE, e con una quota sulla spesa complessiva stabile intorno al 46-47%.
Le statistiche Bankitalia mostrano che il flusso in ingresso è generato sia da turisti europei che extra-europei. La Germania e la Spagna rappresentano le principali nazionalità di provenienza per quanto riguarda le entrate, coprendo quasi metà della crescita totale nel 2024. Di contro, una lieve contrazione è stata registrata da austriaci e svizzeri, mentre le entrate dai paesi asiatici sono in rapido aumento, trainate da viaggiatori originari del Golfo Persico e dell’Estremo Oriente.
Relativamente agli italiani, il trend delle uscite mostra una prevalenza per i viaggi in ambito europeo, con incrementi sia verso i Paesi UE (+7,5%) sia verso destinazioni extra-UE (+7%). Tuttavia, la spesa giornaliera media dei viaggiatori italiani all’estero registra solo una crescita moderata (+0,9%), evidenziando scelte più attente e, in molti casi, soggiorni brevi.
Dal punto di vista della destinazione interna, il Centro Italia si conferma come la macroarea più attrattiva per entrate turistiche (27,4%), seguita da Nord Ovest e Nord Est. Sud e isole consolidano la crescita, toccando il valore più alto delle ultime decadi (18,2% delle entrate totali). Queste tendenze riflettono una maturazione nei flussi e una progressiva ridistribuzione dei benefici sul territorio.
L’analisi delle preferenze di viaggio mette in risalto differenze significative tra turisti italiani e stranieri. I visitatori internazionali prediligono soggiorni culturali nelle città d’arte, che rappresentano oltre il 56% del totale della spesa per vacanze in Italia; in crescita anche i soggiorni presso laghi e località montane, mentre le località balneari, pur subendo un lieve calo, restano comunque centrali, rappresentando circa il 20% della spesa complessiva degli stranieri.
Gli italiani, invece, mantengono una decisa preferenza per il mare (26% delle scelte ad agosto 2025), seguiti dalla montagna e dalle mete immerse nella natura (11% ciascuna). Seguono, in graduatoria, città d’arte, piccoli borghi, laghi e crociere. Le tendenze rilevano una sempre maggiore richiesta di esperienze rilassanti, spesso lontano dai grandi flussi e orientate a soluzioni alternative come l’utilizzo di seconde case o l’ospitalità presso amici e parenti.
Le proiezioni per l’estate 2025 indicano un’ulteriore crescita della domanda sia interna che internazionale. Nonostante l’incertezza legata all’inflazione, le stime segnalano una spesa complessiva dei vacanzieri italiani di 17,6 miliardi di euro nel solo mese di agosto. Il budget medio individuale si attesta su 975 euro, mentre per Ferragosto si stima una spesa pro capite di 570 euro e una durata delle ferie di 13 giorni.
| Regione | Arrivi stimati 2025 | Pernottamenti | Spesa complessiva (€) |
| Lazio | 22,8 mln | 82 mln | 17,5 mld |
| Veneto | 21,3 mln | 81,7 mln | 16,3 mld |
| Toscana | 17,8 mln | 62,9 mln | 19 mld |
Queste regioni si confermano poli di attrazione primaria, senza trascurare destinazioni come Trentino-Alto Adige, Lombardia, Emilia-Romagna, Puglia e Sicilia. Si nota inoltre un marcato dinamismo nei movimenti interni: il 68% degli italiani sceglierà di restare nel proprio Paese, con significativi spostamenti tra regioni.