La legge riconosce il diritto dei celiaci ad avere accesso a una mensa speciale: ecco cosa prevede la normativa nel pubblico e nel privato.
La celiachia è un'intolleranza alimentare grave che impedisce a chi ne soffre di consumare alimenti contenenti glutine. Per tutelare la salute dei celiaci serve una dieta priva di questa sostanza. La legge riconosce il diritto dei celiaci ad avere accesso a una mensa speciale. Nei luoghi di studio e lavoro pubblici, è obbligatorio fornire pasti sicuri e privi di glutine alle persone celiache. Vediamo in dettaglio come viene garantito questo diritto nelle mense scolastiche e aziendali. Approfondiamo tutto:
Per sostenere questo impegno, sono stati stanziati fondi nazionali, distribuiti alle Regioni in base al numero di mense pubbliche presenti sul territorio. Questi fondi possono essere utilizzati per l'acquisto di ingredienti senza glutine, come pane, pasta e farine speciali, per la formazione degli operatori e per migliorare le attrezzature delle cucine, in modo da garantire la preparazione di pasti gluten-free.
L'Associazione Italiana Celiachia (AIC) non effettua controlli diretti sulle mense, poiché non è un organo di controllo istituzionale. Questi compiti spettano agli organi preposti. L'AIC può comunque essere informata di eventuali problemi o criticità nei servizi di mensa pubblica, poiché le sue sezioni locali possono svolgere un'importante attività di sensibilizzazione e consulenza. Queste attività includono segnalazioni, incontri con istituti e aziende di ristorazione collettiva, per garantire il rispetto della dieta senza glutine e migliorare la qualità del servizio.
La legge 123 del 2005 non si applica alle mense delle strutture private, come quelle aziendali. Molte mense private hanno già adottato misure per offrire pasti senza glutine, grazie alla sensibilizzazione svolta dalle sezioni locali dell’Associazione Italiana Celiachia e dalle organizzazioni sindacali. Anche in assenza di una norma specifica, il diritto alla salute dei celiaci, sancito dall’articolo 32 della Costituzione, può essere invocato per garantire questo servizio.
Va ricordato che tutte le strutture di ristorazione, comprese le mense, sono obbligate a esporre l'elenco degli ingredienti, evidenziando chiaramente la presenza di allergeni, tra cui il glutine, come previsto dal Regolamento UE 1169 del 2011. Questo regolamento non copre il rischio di contaminazioni incrociate, un aspetto che richiede una particolare attenzione da parte degli operatori del settore.