Il nuovo bando 'Vieni a Vivere a Varese' offre un contributo economico di 2mila euro a chi si trasferisce in città. Un'iniziativa che favorisce l'integrazione, promuove nuovi arrivi.
La seconda edizione dell'iniziativa promossa dalla Camera di Commercio di Varese mette nuovamente al centro la valorizzazione del territorio e l'incremento dell'attrattività per giovani lavoratori. L'obiettivo generale è agevolare l'inserimento di nuove competenze nel tessuto produttivo locale, sostenendo allo stesso tempo il rilancio della competitività e la risposta alle esigenze di aziende spesso in affanno nella ricerca di personale qualificato.
Questa iniziativa in cui i cittadini sono pagati per trasferirsi si inserisce in un contesto economico in cui il calo demografico e il fenomeno della mobilità giovanile verso aree più remunerative, come la Svizzera, rappresentano una sfida significativa. Risorse stanziate per 300.000 euro complessivi fino al 2028 testimoniano la volontà del sistema territoriale di invertire la tendenza alla fuga dei talenti e promuovere un ambiente lavorativo e sociale moderno, capace di trattenere e attrarre risorse umane da tutta Italia e dall'estero.
Al centro della misura si trova un contributo economico a fondo perduto, strutturato sotto forma di voucher annuale e destinato a chi sceglie di trasferirsi e lavorare nel territorio varesino. Il valore riconosciuto ammonta a 2.000 euro all'anno per tre anni consecutivi, raggiungendo così la soglia massima di 6.000 euro per beneficiario.
I voucher, destinati all'acquisto di beni e servizi, vengono erogati in base al rispetto dei requisiti per ogni singola annualità tra il 2026 e il 2028. Questa scelta operativa risponde all'esigenza di incentivare non solo il trasferimento iniziale ma anche la permanenza stabile e il reale inserimento nella comunità locale e nel tessuto economico.
L'erogazione segue precise modalità tecniche: l'importo annuale è assegnato mediante voucher nominativo, utilizzabile dal beneficiario per spese quali alloggio, servizi pubblici, formazione, mobilità o altri ambiti indicati dal regolamento. Le somme vengono accreditate a seguito della verifica della continuità del rapporto di lavoro e della residenza nella provincia di Varese. Il plafond del bando potrà garantire la copertura delle richieste, assicurando trasparenza e certezza della procedura.
Il regolamento vigente traccia la platea dei possibili beneficiari, puntando a una selezione attenta che favorisca reale integrazione e contributo all'economia del territorio. Di seguito i requisiti principali:
Non sono previsti altri criteri restrittivi oltre all'unicità della domanda per ogni beneficiario e alla presenza del rapporto di lavoro idoneo.
La procedura di candidatura è stata strutturata per garantire massima accessibilità digitale, trasparenza e rapidità di valutazione. Le domande devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica attraverso la piattaforma ReStart, una soluzione online che consente di gestire tutto l'iter documentale in modo sicuro.
Le tempistiche fissate per questa edizione partono dalle ore 10 del 18 dicembre 2025 e si concludono alle 16 del 31 marzo 2026. Gli interessati dovranno autenticarsi utilizzando sistemi di identità digitale riconosciuti, quali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta d'Identità Elettronica).
La documentazione richiesta comprende:
Vivere e lavorare a Varese significa inserirsi in uno dei territori più produttivi e vivaci d'Italia dal punto di vista imprenditoriale. Il territorio offre una presenza capillare di piccole e medie imprese, eccellenze in settori come sanità, ingegneria, manifatturiero, ITC, logistica e commercio. Molti nuovi residenti hanno già trovato impiego in queste filiere, portando nuovi profili e competenze altamente ricercate.
L'iniziativa ha come punto di forza anche la qualità dell'ambiente, la ricchezza di servizi e la vicinanza a poli universitari e di formazione tecnica che garantiscono un tasso di assunzione dei diplomati fino al 94%. Allo stesso tempo, la collaborazione tra imprese e istituzioni assicura misure concrete di accoglienza e programmi di integrazione sociale e professionale.
A differenza di contesti più grandi, come Milano, Varese si distingue per l'equilibrio tra costo della vita, offerta lavorativa e qualità dei servizi pubblici. Pur risentendo della concorrenza con la vicina Svizzera, dove i salari risultano più elevati, il territorio si sta muovendo nella direzione di un maggior sostegno e di proposte innovative per trattenere competenze e attrarre nuovi talenti.
Questa seconda edizione si segnala per il successo mediatico e la grande partecipazione internazionale. Oltre 3.000 richieste di informazioni sono arrivate solo dal Brasile dopo una copertura sui media sudamericani e un servizio trasmesso su RecordTv. Ciò ha spinto la Camera di Commercio a rilanciare l'iniziativa, apportando novità.
Oltre all'aumento del limite d'età da 40 a 45 anni, tra le principali innovazioni troviamo: