La rottamazione quinquies sarà approvata per il 2026 nella nuova Manovra finanziaria. Escluderà i contribuenti non meritevoli. Le prime anticipazioni reali sulla misura
L’attesa per la nuova edizione della definizione agevolata delle cartelle esattoriali rappresenta un momento di attenzione per numerosi contribuenti. La prossima rottamazione quinquies si inserisce in un contesto di crescente esigenza di trovare soluzioni regolamentari per il recupero dei debiti affidati all’Agenzia delle Entrate Riscossione (AER).
La rottamazione quinquies rappresenta la quinta iterazione dello strumento normativo denominato “definizione agevolata delle cartelle esattoriali”. Questo meccanismo nasce per offrire ai contribuenti la possibilità di saldare debiti fiscali, contributivi e amministrativi con una sostanziale riduzione dell’onere, grazie all’abbattimento di sanzioni, interessi e oneri accessori.
Una delle novità introdotte nelle recenti discussioni riguarda la possibilità di accedere a un piano di rateizzazione più esteso rispetto al passato: si parla di fino a 120 rate mensili, ovvero dieci anni, contro le tradizionali dilazioni quinquennali.
Elemento distintivo della nuova versione rispetto alle precedenti è la presenza di un anticipo obbligatorio variabile tra il 5% e il 20% per i debiti più elevati al momento dell’adesione. Un'altra novità importante riguarda l’aumento del numero di rate tollerate in caso di mancato pagamento: la decadenza dai benefici scatterà solo dopo l’omissione di otto rate (anche non consecutive), una soglia significativamente superiore rispetto al passato.
Sono esclusi dal calcolo di quanto un contribuente dovrà pagare sanzioni e interessi. Si deve versare, dunque, solo il capitale più eventuali spese di notifica ed esecutive.
Il funzionamento della nuova rottamazione quinquies definizione agevolata oggetto delle recenti proposte legislative si articola su più livelli:
Durante il periodo di adesione, saranno sospese azioni esecutive e iscrizioni di fermi amministrativi nuovi, in modo da agevolare la preparazione ed esecuzione dei versamenti da parte dei contribuenti.
L’accesso alla definizione agevolata sarà riservato a specifiche categorie di soggetti che si trovino in una posizione debitoria con l’AER:
Debiti ammessi | Debiti esclusi |
Tributi erariali e locali | Recupero aiuti di Stato UE |
Contributi previdenziali (salvo eccezioni) | Condanne per danno erariale |
Imposte non pagate fra 2000 e 2023 | Debiti con sentenza penale definitiva |
Multe e sanzioni amministrative | Precedenti decaduti non sanati |
Secondo le anticipazioni attuali, il testo definitivo della misura dovrebbe essere completato entro dicembre 2025 e rientrare nella prossima Manovra Finanziaria e dovrebbe diventare operativo per il primo semestre 2026, anche se c'è da considerare che, alla luce delle poche risorse economiche e di un tesoretto effettivamente non disponibile, bisognerà capire cosa fare anche relativamente alle altre diverse misure in discussione, tra riduzione dell'Irpef, revisione dell'Isee, ecc.
La bozza di norma indica la probabile apertura alla presentazione delle istanze entro l’autunno 2025, con le prime rate calendarizzate a partire dall’anno successivo. L’orizzonte di applicazione rimane regolato dall’approvazione parlamentare e dall’emanazione dei successivi provvedimenti attuativi da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.