Cosa cambia per le donazioni esentasse tra i genitori e i figli dopo una recente sentenza della Cassazione: le spiegazioni
Per quali donazioni tra i genitori e i figli non si dovranno pagare tasse? Le donazioni sono atti liberali che consentono ad un soggetto di dare soldi o altri beni ad un terzo soggetto in maniera volontaria e disinteressata e si tratta di operazioni fiscali che prevedono regole ben precise da rispettare. Vediamo quali sono le ultime novità in merito.
Il pagamento delle imposte scatta, infatti, solo se le donazioni derivano da documenti soggetti a registrazione, se vengono registrate volontariamente o se sono di importo superiore al valore di un milione di euro per cui vengono dichiarate dal contribuente durante un'indagine fiscale.
Le donazioni fra ascendenti e discendenti diretti, cioè tra genitori e figli, nonni, sono, infatti, esenti dal pagamento delle tasse fino a un milione di euro e oltre tale soglia l’imposta si applica sulle donazioni l’aliquota del 4% sulla parte eccedente.
Precisiamo che per registrazione si intende l'atto di redigere un documento scritto e firmato che riporta il passaggio di beni.
Al di là di questi casi, un figlio, dunque, non è mai obbligato a pagare le tasse sui soldi che vengono donati da un genitore.
Per fare un esempio concreto di quando non si devono pagare le tasse, prendiamo il caso di una donazione fatta da un padre tramite bonifico alla figlia per aiutarla a comprare una nuova macchina.
In tal caso, si tratta di una donazione considerata informale e indiretta e non è soggetta a tassazione perché non implica l’obbligo di registrazione.