Il mito che i Rolex siano solo orologi per ricchi viene sfatato: grazi all'usato certificato, modelli prestigiosi possono diventare accessibili. Rolex rimane sinonimo di lusso ma non è più un sogno irraggiungibile.
Quando si pensa a orologi di prestigio, il nome Rolex appare spesso come sinonimo di status e benessere economico. Questa associazione nasce da decenni in cui la celebre Maison di Ginevra ha costruito un immaginario fatto di lusso, precisione e raffinatezza, tanto da far percepire questi segnatempo come riservati esclusivamente a una clientela élitaria. Sui forum e tra appassionati, il dibattito è intenso: davvero si tratta di strumenti del tempo accessibili solo a pochi privilegiati?
Tale percezione viene alimentata sia dal valore storico del marchio sia dalla presenza costante di Rolex al polso di personalità influenti, imprenditori e celebrità internazionali. Tuttavia, una lettura più attenta del panorama attuale mostra che questa reputazione merita di essere contestualizzata. Rolex, pur rientrando nella fascia alta dell'orologeria, ha saputo coniugare un'identità lussuosa con una produzione che supera ampiamente quella di molte altre maison di orologeria tradizionale.
Non è corretto quindi identificare i Rolex come "solo orologi per ricchi". La verità si trova tra la capacità del brand di mantenere un’aura esclusiva e la scelta strategica di servire anche chi, con oculatezza e risparmio, ricerca qualità e valore nel tempo. Modelli come l’Oyster Perpetual permettono l’accesso al marchio con investimenti simili a quelli di marchi come Cartier o Omega: cifre importanti ma non necessariamente proibitive. Questo equilibrio ha contribuito a consolidare un mito che oggi merita di essere esaminato alla luce delle dinamiche di mercato e delle nuove opportunità di acquisto.
Negli ultimi decenni il settore degli orologi di lusso, e in particolare quello della famosa Casa svizzera, ha visto una graduale trasformazione nei meccanismi d’accesso e nei comportamenti di acquisto. Una delle rivoluzioni più rilevanti nel panorama recente è l’affermazione del mercato degli orologi di seconda mano, oggi regolato e riconosciuto anche dai principali produttori.
Dicembre 2022 ha segnato una tappa significativa: Rolex ha introdotto il programma di certificazione degli orologi usati (Rolex Certified Pre-Owned). Questa scelta ha rappresentato una novità assoluta per il settore, tradizionalmente restio a legittimare il commercio dell’usato. L’intento era chiaro: garantire qualità, autenticità e trasparenza anche nella compravendita di pezzi già circolati, proteggendo prestigio e valore del brand sia per i clienti che per i rivenditori autorizzati.
Guardando ai dati degli ultimi tre anni, emerge come questa iniziativa abbia avuto un impatto significativo più sul rafforzamento del marchio che sui ricavi puri. Le vendite di segnatempo usati certificati da Rolex sono previste, per il periodo recente, oltre il mezzo miliardo di dollari secondo le stime di WatchCharts. Questa crescita riflette l’evoluzione nell’atteggiamento dei consumatori: molti sono disposti a pagare fino al 28% in più per un prodotto con certificazione ufficiale, beneficiando della garanzia di autenticità e della sicurezza di una revisione secondo gli standard Rolex.
Nel contesto della rivoluzione del mercato secondario, anche altri marchi di prestigio hanno avviato programmi simili, seguendo l’esempio della Maison ginevrina. Oliver Müller, di LuxeConsult, rileva che il commercio di orologi usati svizzeri, solo quest’anno, raggiungerà un valore pari alla metà delle vendite di nuovi. Parliamo di un mercato da 25 miliardi di dollari, una quota che supera nettamente quanto registrato in altri segmenti del lusso, come la moda o gli accessori.
L’operatività del programma Certified Pre-Owned, però, si distingue per un’organizzazione virtuosa:
Il successo dell’usato certificato non ha tardato a influire anche sulle abitudini di collezionisti e appassionati. Se per alcuni modelli iconici – come il celebre GMT-Master II "Pepsi" – la domanda è talmente elevata da far schizzare i prezzi dell’usato ben oltre il listino del nuovo, esistono molteplici occasioni in cui la seconda mano offre accessibilità e convenienza difficilmente eguagliabili nel mercato del lusso tradizionale.
La presenza del circuito ufficiale di rivendita autorizzata ha anche ridimensionato il mercato parallelo: le opportunità per rivenditori non convenzionati si restringono, specie per i modelli più richiesti, mentre il consumatore ben informato può affidarsi a un sistema più regolato e sicuro.
Spostando il focus sull’analisi dei prezzi e delle reali possibilità di acquisto, emergono elementi che contraddicono gli stereotipi consolidati sull’esclusività dei segnatempo prodotti in Svizzera. Sebbene la fascia di accesso resti medio-alta, il confronto con altri brand di alta gamma rivela come alcuni modelli rappresentino un investimento non proibitivo per un pubblico più ampio.
Il modello di ingresso tra quelli nuovi, l’Oyster Perpetual, parte da una cifra inferiore ai 6.000 euro. Si tratta di un importo che – nel contesto dell’orologeria di lusso – appare in linea con altre Maison (ad esempio Cartier o Omega), pur garantendo il prestigio e la riconoscibilità tipici del marchio. Naturalmente, la rarità di determinati modelli contribuisce a generare prezzi sensibilmente superiori specie nel mercato secondario. Tuttavia, la crescita del segmento Certified Pre-Owned consente al pubblico di individuare occasioni competitive, soprattutto su referenze meno "gettonate" dalle speculazioni collezionistiche.
Vediamo alcuni elementi che rendono l’acquisto di un Rolex più accessibile rispetto a quanto si potrebbe ritenere:
| Modello | Prezzo nuovo (EUR) | Usato certificato (EUR) |
| Oyster Perpetual | 5.900 - 7.000 | 5.800 - 8.500 |
| Datejust | 7.500 - 11.000 | 7.000 - 12.000 |
| GMT-Master II | 12.000+ | 20.000+ |
Diversi fattori, tra cui l’anno di produzione, la completezza della documentazione e lo stato di conservazione, incidono sul valore finale. Tuttavia, emerge chiaramente come il mito dell’inaccessibilità si stia progressivamente ridimensionando, grazie soprattutto all’opera di regolamentazione e trasparenza condotta dal brand e dai suoi partner ufficiali.
Il panorama attuale permette quindi a una platea sempre più ampia di godere della qualità, del design e del valore storico di un Rolex senza dover necessariamente appartenere a una ristretta élite. Nel contempo, i percorsi d’acquisto aperti dalla seconda mano regolamentata offrono soluzioni flessibili e sicure, in grado di rispondere sia alle esigenze degli appassionati sia a quelle di chi desidera investire in un simbolo senza tempo.