Artigiancassa si rinnova puntando sul credito agli artigiani: tra origini storiche, nuovo assetto strategico, servizi innovativi e presenza digitale, rafforza il supporto a PMI e artigiani nel panorama produttivo italiano.
Rinascita e rilancio rappresentano le parole chiave per comprendere l’evoluzione attuale del credito dedicato al comparto artigiano italiano, con particolare attenzione alle micro, piccole e medie imprese. La recente operazione, che ha visto l’acquisizione dell’intermediario finanziario Backer Generoso Andria da parte di primari soggetti del settore, apre una stagione inedita nel sostegno finanziario alle attività locali. Questa strategia è nata dall’esigenza di colmare il vuoto lasciato dalla precedente gestione bancaria, ridando centralità alle imprese artigiane che costituiscono una parte solida e qualificante del tessuto produttivo nazionale.
Ad oggi, la nuova realtà si propone come interlocutore specializzato in soluzioni creditizie e misure agevolative, adottando un approccio capillare che valorizza sia la dimensione digitale sia la presenza locale. In questo contesto, il ruolo delle principali organizzazioni dell’artigianato e delle istituzioni pubbliche offre nuove prospettive e strumenti per affrontare le sfide del settore, misurandosi con le esigenze di liquidità, crescita sostenibile e innovazione delle PMI artigiane.
Le radici storiche di questa istituzione finanziaria affondano nel secondo dopoguerra, con la fondazione di un ente pensato specificamente per sostenere lo sviluppo e la ricostruzione economica dell’Italia tramite interventi mirati a favore dei piccoli imprenditori. L’obiettivo iniziale era fornire contributi e provvidenze pubbliche a sostegno degli investimenti produttivi delle imprese artigiane, tra cui agevolazioni sul credito, contributi in conto interessi e garanzie sui finanziamenti. Già dagli anni Quaranta e Cinquanta, la funzione della cassa si raccordava con i bisogni delle imprese e delle comunità locali.
Nel corso dei decenni, la struttura originaria è stata oggetto di profonde trasformazioni. Dalla privatizzazione del 1994 e l’ingresso nel gruppo BNL, fino al passaggio sotto il controllo di BNP Paribas nel 2006, la storia del marchio riflette le dinamiche di concentrazione e riorganizzazione che hanno interessato l’intero sistema bancario italiano. L’attività di supporto alle imprese è rimasta una costante, ma il progressivo spostamento del focus verso il business dei finanziamenti e l’integrazione in grandi gruppi bancari avevano reso meno diretto il rapporto con i bisogni del settore artigiano.
Dal 2024, con la fusione della precedente realtà in BNL BNP Paribas e la successiva uscita di scena dai segmenti creditizi specifici, si è avvertita la necessità di rilanciare un modello operativo in cui il valore della prossimità, della conoscenza diretta e della specializzazione tornassero al centro. La nascita della nuova società rappresenta la risposta a queste esigenze, recuperando e rinnovando la missione originaria di sostegno e sviluppo.
L’avvio della nuova stagione per l’istituto è avvenuto grazie a una complessa operazione societaria che ha visto protagonisti sia il settore pubblico che gli organismi di rappresentanza dell’artigianato. Mediocredito Centrale (MCC), banca pubblica controllata da Invitalia e dal MEF, e AGART S.p.A., holding di proprietà delle principali confederazioni di categoria – Confartigianato, CNA, Casartigiani e Fedart Fidi – hanno acquisito congiuntamente la totalità delle quote di Backer Generoso Andria, intermediario finanziario che, grazie a questa azione, ha assunto la nuova denominazione e le funzionalità di cassa specializzata per il credito alle imprese artigiane e alle PMI.
L’operazione ha ricevuto l’autorizzazione della Banca d’Italia, il supporto del Governo e il riconoscimento del valore politico ed economico dell’iniziativa. Il passaggio di proprietà e la definizione della governance riflettono una volontà precisa di riposizionare il credito artigiano come ambito di interesse pubblico, riportando la gestione a una dimensione che vede la collaborazione tra Stato, associazioni di categoria e strumenti finanziari innovativi. In questa strategia, il patrimonio storico del marchio viene valorizzato insieme all’adozione di metodi orientati alla trasparenza, al controllo e all’efficacia operativa.
All’interno della nuova compagine, Mediocredito Centrale detiene una quota dell’80%, AGART il restante 20%. Questa distribuzione riflette una precisa ripartizione di responsabilità e compiti: MCC garantisce solidità patrimoniale, piattaforme tecnologiche evolute e capacità gestionale, mentre AGART apporta la rappresentanza delle micro-realtà produttive italiane e delle Confederazioni artigiane.
La partnership consente:
Questo raccordo permette a oltre 1,27 milioni di imprese artigiane italiane di disporre di una rete di riferimento capillare e competente, in grado di offrire soluzioni su misura, anche nelle fasi di transizione green e innovazione digitale. L’integrazione tra associazionismo e intermediari finanziari, inoltre, costituisce uno degli elementi di differenziazione più rilevanti rispetto al precedente modello bancario.
L’azione rinnovata dell’ente punta a soddisfare alcune delle necessità più sentite del settore produttivo minore:
Una delle caratteristiche più innovative della nuova struttura è l’adozione di un modello ibrido che mette a sistema la dimensione umana degli Artigiancassa Points (oltre 200 già attivati in tutta Italia, in continua espansione) e le nuove soluzioni digitali per l’istruttoria, la concessione e il monitoraggio dei finanziamenti.
L’organizzazione territoriale prevede la creazione di sportelli presso le sedi delle principali associazioni confederali, garantendo accessibilità, consulenza personalizzata ed efficacia nella risposta alle esigenze degli imprenditori. Gli operatori degli sportelli sono frequentemente formati sia sulle misure pubbliche che sulle modalità operative dei prodotti sviluppati dal Gruppo MCC.
In parallelo, la piattaforma tecnologica consente l’erogazione, in tempi rapidi, di servizi di istruttoria, valutazione e monitoraggio dei crediti, anche grazie alle esperienze maturate da MCC nello sviluppo di sistemi di finanziamento digitale. In tal modo viene valorizzata la capacità di adattare le offerte alle esigenze dinamiche del mercato, garantendo trasparenza e tracciabilità dei processi.
La rilevanza sociale ed economica del rilancio si coglie osservando i dati relativi agli operatori che possono accedere ai nuovi strumenti. Il comparto artigiano rappresenta oltre il 21% delle aziende italiane, somma più di 2,6 milioni di addetti e offre un supporto concreto alla coesione territoriale e alla tutela delle tradizioni manifatturiere locali.
Il ritorno di uno strumento finanziario gestito da soggetti pubblici e associativi costituisce una risposta alle istanze di inclusione finanziaria e di accompagnamento nelle sfide poste dalla competizione globale e dalle transizioni green e digitale. Le politiche pubbliche, supportate dall’ente, puntano a facilitare l’accesso alle agevolazioni, consentire investimenti in innovazione ed energie rinnovabili, nonché a creare meccanismi di garanzia più accessibili e rapidi rispetto al passato.
La connessione tra misure nazionali e competenze territoriali, nonché il coordinamento con i piani di rilancio industriale (fra cui il PNRR), rafforzano ulteriormente il carattere di affidabilità e strategia pubblica della nuova Artigiancassa.