Nella giornata del 23 dicembre 2025 i mercati finanziari sono principalmente influenzati dalle festività, conpoca liquidità e movimenti di rilievi attesi su borse europee e internazionali
I mercati finanziari affrontano una giornata caratterizzata da una serie di dati macroeconomici rilevanti, in un contesto internazionale fortemente influenzato dalle festività di fine anno. In questa fase, emergono molteplici elementi che interessano operatori professionali e analisti, dai numeri della crescita economica agli indicatori di fiducia. L’operatività degli investitori viene guidata oggi dall’attesa per i dati sulle principali economie occidentali e dalle variabili legate ai volumi di scambio, tipicamente ridotti nei giorni precedenti le chiusure festive. Un’attenzione particolare è riservata agli aggiornamenti su indicatori anticipatori, con lo sguardo rivolto verso le prospettive di inizio 2026. L’agenda finanziaria di questa giornata offre dunque spunti significativi su cui costruire le proprie valutazioni settimanali.
La settimana natalizia incide in modo significativo sulle dinamiche dei mercati azionari. I volumi di contrattazione rimangono contenuti, specie nelle borse europee, dove le sedute tra il 24 e il 26 dicembre sono interessate da chiusure totali o anticipate. Questi fattori portano spesso a una volatilità ridotta e a una maggiore sensibilità degli indici rispetto ai dati macroeconomici pubblicati. Le principali piazze del continente si sono avviate a questa fase con movimenti moderati, in parallelo alla cautela che pervade gli operatori in prossimità delle festività.
Negli Stati Uniti, i riflettori restano puntati su alcuni market mover come gli occupati ADP e il PIL annualizzato. I mercati americani risultano operativi, ma già influenzati dall’approssimarsi delle chiusure parziali programmate per la Vigilia di Natale. I listini asiatici e quelli di alcuni Paesi di area Pacifico si muovono anch’essi su volumi ridotti, complici gli effetti di calendario e l’attesa degli investitori per le indicazioni provenienti dal mercato del lavoro e dalla fiducia dei consumatori statunitensi.
La settimana corrente prevede dunque un clima di cauta attesa: le poche variazioni registrate nei giorni precedenti testimoniano la minore aggressività dei portafogli in questa fase. In particolare, gli investitori ritengono fondamentale monitorare i dati dagli Stati Uniti e dall’Eurozona per valutare eventuali segnali di cambiamento nelle linee di politica monetaria e nei trend economici dell’inizio 2026.
Martedì 23 dicembre si distingue per una sezione macroeconomica ricca di dati provenienti dalle principali economie mondiali. Particolare rilevanza assumono:
Il prodotto interno lordo rappresenta oggi uno dei principali osservati speciali. Nel dettaglio, per il terzo trimestre USA si attende un aumento del 3,2% su base annua, rivedendo leggermente al ribasso il precedente 3,8%. In Eurozona, il dato finale del periodo luglio-settembre (atteso alle ore 09:00) dovrebbe confermare un progresso dello 0,6% su base trimestrale. Questi dati offrono indicazioni sulle direttrici di crescita in chiave 2026 e rappresentano informazioni determinanti nella costruzione delle attese sui tassi d’interesse da parte delle banche centrali.
Sul fronte della produzione industriale, le previsioni per novembre indicano una sostanziale stabilità (+0,1% rispetto al mese precedente), riflettendo la resilienza del comparto manifatturiero nonostante le incertezze legate alla domanda globale e ai recenti rincari delle materie prime. Gli operatori istituzionali prestano massima attenzione a queste dinamiche, alla luce delle ripercussioni che possono avere sulle strategie aziendali e sulle proiezioni dei mercati azionari nei primi mesi del prossimo anno.
La pubblicazione simultanea di questi indicatori contribuisce ad aumentare la visibilità sull’andamento reale delle economie avanzate, creando condizioni utili per affinare le proprie valutazioni sugli scenari d’investimento futuri.
Sul versante americano, gli ordini di beni durevoli restano sotto i riflettori come vero termometro della propensione agli investimenti industriali. L’attesa per ottobre è di una lieve contrazione (-1,1% su base mensile per il dato aggregato), mentre si stima un incremento (+0,3%) escludendo i comparti difesa e aviazione, a segnalare una solidità relativa delle componenti core. Tali dati consentono agli investitori di decifrare le tendenze industriali e anticipare eventuali revisioni delle guidance aziendali in settori chiave.
L’indice di fiducia dei consumatori USA, atteso a 92 punti per dicembre, offre spunti importanti sulle prospettive di spesa delle famiglie, riflettendo le condizioni occupazionali e la percezione di stabilità economica. Un incremento rispetto al valore precedente costituirebbe un segnale positivo per le dinamiche dei consumi che rappresentano una componente centrale del PIL statunitense.
ACEA diffonde inoltre i dati di novembre sulle immatricolazioni auto in Europa, fornendo un quadro aggiornato della domanda nel settore automobilistico, testando la tenuta di un comparto strategico anche in vista delle transizioni tecnologiche e normative in atto.
Il panorama degli eventi finanziari prevede oggi alcuni appuntamenti chiave:
Questa fase contribuisce anche a fornire indicazioni utili per la pianificazione delle operazioni finanziarie legate sia al comparto azionario sia all’area corporate, specie in vista dei primi appuntamenti in calendario all’inizio del nuovo anno.