Nella gestione delle finanze familiari, molti si interrogano su come monitorare i conti correnti dei propri genitori.
Nella gestione finanziaria familiare, una questione che può emergere è quella relativa alla possibilità di controllare e, se necessario, bloccare le spese e gli investimenti di genitori anziani o che si trovano in una situazione di vulnerabilità. Questa situazione solleva questioni legali, etiche ed emotive. Vediamo allora da vicino:
Diventare cointestatario del conto corrente di un genitore sembra una soluzione diretta per avere un quadro completo delle movimentazioni finanziarie. Questa opzione comporta però implicazioni legali: senza prove che indichino il contrario, questo atto è considerato una donazione del 50% dei fondi presenti sul conto.
Al di fuori di questa possibilità, le leggi sulla privacy impediscono a chiunque, inclusi figli e altri eredi legittimi, di accedere alle movimentazioni del conto corrente dei propri genitori. Queste restrizioni sono messe in atto per salvaguardare l'integrità finanziaria e la riservatezza individuale, evitando accessi non autorizzati ai dati sensibili.
Un tentativo di rivolgersi all'autorità giudiziaria per ottenere queste informazioni non sarebbe fruttuoso. La legge non riconosce al figlio un interesse legittimo tutelato che giustifichi l'accesso alle movimentazioni bancarie dei genitori senza il loro esplicito consenso.
Questa situazione pone i familiari di fronte a un dilemma: come assicurarsi che i propri cari gestiscano le loro finanze in sicurezza senza infrangere le norme sulla privacy? La risposta sta nel dialogo aperto e nella collaborazione volontaria. Incoraggiare i genitori a discutere delle loro finanze e, se necessario, a concedere volontariamente l'accesso ai loro conti può essere una via praticabile che rispetta sia la legge che l'autonomia individuale.
Prima di intraprendere qualsiasi azione bisogna valutare la situazione finanziaria dei propri genitori e il loro stato di autonomia. Questa valutazione può richiedere l'assistenza di un consulente finanziario o di un legale specializzato in diritto di famiglia e patrimoniale. Il punto è determinare se i genitori siano in grado di gestire autonomamente i propri affari finanziari.
La comunicazione è fondamentale. Discutere delle preoccupazioni relative alle loro spese e agli investimenti può aiutare a evitare malintesi e a costruire un piano finanziario condiviso. Una delle misure più efficaci per gestire le finanze di un genitore in modo legale è l'istituzione di una procura che consente a una persona di agire legalmente a nome di un'altra in materia finanziaria.
In casi più gravi, dove c'è una preoccupante incapacità di gestire le finanze personali dovuta a problemi di salute mentale o fisica, può essere necessario considerare una tutela legale. Un tutore legale può essere nominato dal tribunale per gestire le finanze e tutelare gli interessi della persona. Questo processo è più complesso e richiede l'intervento di un giudice.
Con o senza procura, è utile stabilire un sistema di monitoraggio delle spese e degli investimenti che comprende la configurazione di alert finanziari, la revisione periodica degli estratti conto e l'installazione di app di gestione finanziaria che aiutano a tenere traccia delle spese in modo non invasivo.