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Prelievo di contanti, si potranno ritirare nei negozi. Ecco quando e come per nuova direttiva Ue

di Marcello Tansini pubblicato il
Nuova direttiva UE

La nuova direttiva UE rivoluziona i prelievi: si potranno ritirare contanti nei negozi con più sicurezza e trasparenza per i consumatori.

Nel contesto degli ultimi anni, caratterizzati dalla progressiva riduzione degli sportelli Bancomat e dal costante aumento delle transazioni digitali, l'Unione Europea ha approvato una riforma dei servizi di pagamento. L'obiettivo è duplice: assicurare un accesso più semplice ai contanti, soprattutto per chi vive in aree meno servite, e rafforzare le misure contro le frodi e il riciclaggio di denaro.

Questa nuova normativa punta inoltre a garantire una maggiore trasparenza sulle commissioni applicate ai consumatori e a uniformare le regole in tutto il territorio europeo. L'innovazione più attesa riguarda la possibilità di ritirare contanti direttamente presso attività commerciali convenzionate, senza dover acquistare beni o servizi. Nel quadro delle politiche europee, la tutela dei cittadini e la tracciabilità delle operazioni diventano così pilastri della nuova strategia per i pagamenti, creando le condizioni per una maggiore sicurezza e fiducia nell'utilizzo sia del contante che dei mezzi elettronici.

Le novità della direttiva UE: prelievo di contanti nei negozi

La riforma comunitaria sui servizi di pagamento introduce nuove modalità di accesso al denaro in contante, fornendo una risposta concreta alle difficoltà causate dalla chiusura progressiva di sportelli bancomat e filiali bancarie. Da oggi sarà possibile ottenere contanti nei negozi al dettaglio convenzionati, attraverso un servizio regolamentato che non obbliga il cliente ad acquistare prodotti o servizi. Secondo quanto definito nella direttiva, gli esercizi potranno erogare banconote in tagli medi, generalmente tra i 100 e i 150 euro per singola operazione. Questa modalità è stata adottata in risposta alla crescente richiesta di soluzioni alternative ai tradizionali canali bancari, garantendo il diritto di accesso al contante, riconosciuto dall'UE come strumento essenziale per l'inclusione economica di tutti i cittadini.

Le motivazioni alla base della normativa sono molteplici: contrastare le discriminazioni nei confronti delle fasce più deboli e dei residenti in zone rurali poco servite, facilitare la gestione quotidiana del denaro e prevenire pratiche scorrette nel settore dei servizi di pagamento. Il nuovo quadro legislativo prevede una sorveglianza rafforzata sulle commissioni applicate, che dovranno essere comunicate con chiarezza e trasparenza agli utenti prima di ogni operazione. Un'attenzione particolare è riservata alle misure di sicurezza, come l'obbligo per il cliente di digitare il proprio codice PIN per ogni operazione di prelievo, minimizzando i rischi di utilizzo improprio degli strumenti di pagamento elettronici.

La direttiva rafforza infine il quadro di responsabilità degli operatori, prevedendo obblighi di verifica sull'identità e la corrispondenza fra il nome del beneficiario e l'IBAN, analogamente a quanto già previsto per i pagamenti istantanei. In caso di anomalie o tentativi di frode, la transazione verrà immediatamente bloccata e l'utente sarà avvisato, riducendo drasticamente le possibilità di errori o abuso di dati personali.

Come funzionerà il prelievo nei negozi: limiti, sicurezza e requisiti

L'accesso ai contanti presso le attività commerciali avverrà in modo regolamentato e controllato. Gli esercenti abilitati offriranno la possibilità di effettuare prelievi in tagli di media entità fra 100 e 150 euro sul punto vendita. Non sarà necessario realizzare un acquisto, risolvendo così una delle principali restrizioni dei precedenti sistemi di cashback.

Il processo di prelievo avverrà tramite carta di debito o applicazione digitale: verrà richiesto l'inserimento del PIN personale per autenticare l'operazione. In questo modo, si garantisce che solo il titolare della carta possa completare la transazione, prevenendo usi fraudolenti e tutelando gli utenti più vulnerabili. Questa soluzione è pensata anche in considerazione dell'aumento degli episodi di phishing e furto d'identità nel contesto digitale:

  • I negozi convenzionati dovranno disporre di personale debitamente formato e assicurare il rispetto di adeguate procedure per il riconoscimento di banconote autentiche, come previsto dalla Banca d'Italia.
  • La somma ritirabile sarà soggetta a limiti giornalieri e mensili, così da evitare usi impropri del nuovo sistema e sottrazioni anomale di liquidità.
  • Le informazioni circa il costo di eventuali commissioni o le condizioni applicate saranno rese note al cliente prima del completamento dell'operazione.
La sicurezza resterà prioritaria, grazie anche alla tracciabilità delle operazioni e ai controlli a livello nazionale ed europeo.

Cash-in-shop e cashback: differenze, procedure e benefici per i cittadini

Le innovazioni introdotte distinguono chiaramente due modalità di accesso al contante presso gli esercizi commerciali convenzionati: cash-in-shop e cashback. Comprendere le differenze tra i due sistemi è essenziale per valutare quale opzione risponda meglio alle esigenze degli utenti:

  • Cash-in-shop: consente al cliente di ritirare denaro presso un negozio senza obbligo di acquisto. Il servizio è erogato previo utilizzo di carte abilitate o applicazioni digitali, previo riconoscimento e inserimento del PIN. Il punto vendita si limita a fornire contanti, senza legare l'operazione alla vendita di alcun prodotto. Questa formula è pensata per facilitare l'accesso al contante anche dove sportelli ATM siano difficilmente raggiungibili.
  • Cashback: si attiva contestualmente all'acquisto di un bene o servizio pagato con carta o app su smartphone. L'importo richiesto in contanti si somma al valore della transazione effettuata, così da risultare un'unica uscita per l'utente. Procedura e limiti sono simili al cash-in-shop, ma il ritiro dipende dalla contestualità di un pagamento reale.
Entrambe le opzioni presentano vantaggi evidenti per i cittadini:
  • Maggiore comodità nell'ottenere liquidità;
  • Riduzione dei tempi di attesa e delle code presso le filiali bancarie;
  • Ammodernamento dei servizi finanziari, specie per chi abita lontano da sportelli automatici;
  • Incremento della sicurezza, grazie all'uso di strumenti di pagamento tracciabili.
Inoltre, l'adozione di questi strumenti potrà contribuire ad una gestione più efficiente del circolante, sostenendo il corretto ricircolo delle banconote e permettendo un controllo più dettagliato delle operazioni sospette.

La direttiva stabilisce anche obblighi di trasparenza sulle commissioni e sui costi delle transazioni, favorendo scelte più consapevoli da parte dei cittadini e delle imprese. Tutte le commissioni, sia per il prelievo nei punti vendita sia per i pagamenti con carta o altre modalità elettroniche, dovranno essere chiaramente dettagliate prima della conclusione dell'operazione. Questo riduce la possibilità di addebiti occulti o di tariffe poco chiare, contribuendo alla fiducia nel sistema.

Le nuove soglie all'uso del contante in Italia e in Europa

Il quadro normativo sul contante presenta importanti novità sia a livello nazionale che europeo. In Italia, il limite per l'uso del contante è fissato (alla data di questa analisi) a 5.000 euro, come previsto dal Decreto Aiuti-quater, mentre per le transazioni superiori è obbligatorio l'utilizzo di sistemi tracciabili: bonifici, assegni, o carte. L'obiettivo resta la prevenzione dell'evasione fiscale e del riciclaggio di denaro.

A livello continentale, il Regolamento (UE) 2024/1624, operativo dal luglio 2024, stabilisce una soglia massima di 10.000 euro per l'uso del contante nell'acquisto di beni e servizi, permettendo agli Stati membri di mantenere limiti più restrittivi per esigenze interne. I pagamenti tra soggetti privati sono esclusi da questa soglia se non riconducibili ad attività professionali:

Stato

Limite contante

Italia

5.000 €

Francia

1.000 €

Spagna

1.000 €

Germania

Senza limite, ma sopra 10.000 € obbligo registrazione

Austria

Nessun limite

Olanda

Nessun limite

EU (nuovo regolamento)

10.000 €

Tutti i Paesi devono applicare queste regole entro il 2027, con la facoltà di stabilire soglie più basse previa notifica alla Commissione Europea. I trasgressori rischiano sanzioni amministrative proporzionate alla violazione accertata.

La nuova disciplina riguarda non soltanto le modalità di ritiro di denaro, ma introduce un'attività di monitoraggio più stringente. In Italia, ogni operazione di prelievo in contanti superiore a 1.000 euro, che sia singola o cumulativa giornaliera, può essere soggetta a controllo automatico e a segnalazione all'Agenzia delle Entrate.

Sono previste alcune soglie di attenzione:

  • Prelievi sopra i 5.000 euro nell'arco di un mese sono monitorati e possono generare richieste di giustificazione, specie per imprenditori e titolari di partita IVA.
  • Il frazionamento artificioso di prelievi rilevanti può essere considerato sospetto dalle autorità fiscali e segnalato come potenziale tentativo di elusione dei controlli.
Sebbene non esista un tetto generalizzato ai prelievi, restano validi gli obblighi di tracciabilità imposti dalla normativa antiriciclaggio, che prevede analisi delle movimentazioni sospette e segnalazioni alla UIF (Unità di Informazione Finanziaria) della Banca d'Italia. Se la consistenza dei prelievi non trova corrispondenza nei redditi dichiarati, potrebbero scattare indagini di tipo fiscale e, nei casi più gravi, sanzioni pecuniarie pesanti o accertamenti tributari approfonditi.

In sintesi, i cittadini dovranno:

  • Limitare l'uso di operazioni in contanti a quanto strettamente necessario;
  • Conservare ricevute e documenti giustificativi dei prelievi;
  • Preferire strumenti tracciabili per somme consistenti.
L'utilizzo del nuovo sistema di prelievo nei punti vendita, invece, sarà tracciato interamente e soggetto alle medesime regole di sicurezza e trasparenza delle operazioni bancarie digitali.