Il prelievo forzoso sui conti correnti e la patrimoniale europea sono strumenti fiscali estremi che possono essere utilizzati dai governi in situazioni di emergenza.
Il tema del prelievo forzoso sui conti correnti e della possibile introduzione di una patrimoniale a livello europeo è di grande attualità, specialmente in un contesto in cui molti paesi dell’Unione europea affrontano questioni legate all'aumento del debito pubblico e alla necessità di finanziare progetti strategici come la transizione ecologica e la ripresa economica post-pandemia. Vediamo meglio:
Un esempio storico di prelievo forzoso in Italia è quello avvenuto nel 1992, sotto il governo di Giuliano Amato. In quell’occasione, per evitare una crisi finanziaria e per risanare il debito pubblico crescente, il governo italiano prelevò il 6 per mille da tutti i conti correnti, colpendo i risparmi dei cittadini. La misura fu attuata di notte, senza preavviso, e provocò grande indignazione e critiche.
Un altro esempio di prelievo forzoso si è verificato a Cipro nel 2013, durante una gravissima crisi bancaria. Per evitare il collasso del sistema finanziario, il governo cipriota, in accordo con l'Unione europea, impose un prelievo sui conti correnti superiori a 100.000 euro. I depositi di fascia alta subirono un taglio che arrivò fino al 40%, con l'obiettivo di raccogliere risorse per coprire i debiti delle banche e mantenere il sistema bancario operativo.
Questo episodio toccò i risparmi di molte persone, soprattutto dei depositanti non residenti, molti dei quali russi. L'Unione europea giustificò la misura come parte del piano di salvataggio del paese, ma l'impatto sui risparmiatori fu devastante e sollevò grandi preoccupazioni su quanto potesse essere sicura la detenzione di risparmi nelle banche europee in tempi di crisi.
La patrimoniale è un'imposta sul patrimonio netto di individui o famiglie, e viene spesso proposta come strumento per ridistribuire la ricchezza e ridurre le disuguaglianze. A differenza del prelievo forzoso, la patrimoniale viene applicata in modo progressivo: chi possiede un patrimonio maggiore paga una percentuale più alta.
In Europa, l'idea di introdurre una patrimoniale europea è stata discussa più volte, soprattutto a seguito della pandemia, quando molti Stati membri hanno dovuto affrontare una crescita esponenziale del debito pubblico. Una patrimoniale europea potrebbe essere utilizzata per finanziare programmi a lungo termine, come il Green Deal Europeo o la transizione digitale, oppure per affrontare emergenze economiche future.
Alcuni paesi europei, come la Francia, hanno già sperimentato forme di patrimoniale. In Francia, fino al 2017, era in vigore un'imposta sul patrimonio immobiliare e finanziario sopra una certa soglia. Anche se questa tassa è stata in parte abolita, rimane comunque una patrimoniale sul patrimonio immobiliare. Altri paesi, come la Spagna e la Svizzera, hanno introdotto forme simili di tassazione sui patrimoni elevati.
L'introduzione di una patrimoniale a livello europeo ha sia sostenitori che detrattori. I sostenitori vedono in questa misura uno strumento per ridurre le disuguaglianze economiche e garantire che le grandi fortune contribuiscano al finanziamento dei beni pubblici. Una patrimoniale progressiva, che colpisce i patrimoni oltre una certa soglia, potrebbe fornire una fonte di entrate per finanziare progetti europei di grande portata.
D'altra parte, i critici sostengono che una patrimoniale rischierebbe di far fuggire i capitali dai paesi europei verso giurisdizioni fiscali più favorevoli. L'imposizione di una patrimoniale su larga scala potrebbe scoraggiare gli investimenti e creare difficoltà operative nel coordinare una simile tassa a livello europeo, data la diversità dei regimi fiscali tra i vari Stati membri.
Un prelievo forzoso o una patrimoniale europea, se attuati, potrebbero avere un impatto sulla fiducia dei risparmiatori nei confronti delle banche e dei governi. In particolare, un prelievo forzoso può destabilizzare il sistema bancario, come è avvenuto a Cipro, inducendo i risparmiatori a ritirare i propri fondi o a spostare i capitali verso altri paesi.
La patrimoniale, d'altro canto, potrebbe essere più accettata se applicata in modo equo e progressivo, colpendo solo i grandi patrimoni e utilizzando le entrate per finanziare progetti strategici.