Il diritto alla tutela della salute e il diritto alla libert di culto sono due diritti fondamentali garantiti durante il Ramadam.
Il Ramadan, noto come il mese sacro degli islamici, si basa sul nono mese del calendario lunare musulmano. È un periodo dedicato alla pratica del digiuno, alla preghiera, alla meditazione e all'autodisciplina. Il digiuno è un obbligo per tutti gli adulti musulmani sani e praticanti, i quali sono tenuti a astenersi dal cibo, dalle bevande, dal fumo e dalle attività sessuali dalle prime luci dell'alba fino al tramonto.
Sono esentati dal digiuno i minori, gli anziani, i malati, le donne in gravidanza o che allattano. Anche le donne durante il ciclo mestruale e coloro che sono in viaggio sono temporaneamente esentati dal digiuno. Al tramonto, il digiuno viene interrotto con l'ingestione di un dattero o un bicchiere d'acqua, seguito poi da un pasto serale.
Il Corano stabilisce che durante il mese di Ramadan i musulmani debbano digiunare dall'alba al tramonto. Durante questo periodo, i lavoratori musulmani possono essere esposti a rischi legati al digiuno e allo stile di vita che comporta, come la disidratazione e la perdita di coscienza.
Il lavoratore ha il diritto che vengano valutati tutti i rischi sul luogo di lavoro, compresi quelli derivanti dalle differenze di genere, età e provenienza da altri paesi:
Nell'ottica della promozione della salute e della sicurezza sul lavoro, ci sono le indicazioni dettagliate e pratiche per affrontare in modo adeguato questo periodo peculiare della vita lavorativa dei praticanti musulmani.
Essi devono osservare gli obblighi normativi che riguardano sia il datore di lavoro che i lavoratori stessi, oltre a adottare misure preventive per evitare danni causati dall'eccessivo calore o dall'attività fisica intensa. Il materiale informativo si concentra sulle misure specifiche da adottare durante questo periodo, come garantire la disponibilità di acqua nei luoghi di lavoro, l'utilizzo di dispositivi di protezione adeguati e l'organizzazione delle pause lavorative durante la giornata.
Tra i potenziali rischi, vi sono la disidratazione e l'ipoglicemia. Durante il Ramadan, i fedeli musulmani devono osservare l'obbligo del digiuno per trenta giorni, dedicandosi anche alla preghiera e alle opere di carità. La disidratazione, l'ipoglicemia e la perdita di coscienza sono solo alcuni dei pericoli ai quali possono essere esposti.
I datori di lavoro devono considerare lo sforzo fisico richiesto dalle mansioni e le temperature elevate che possono comportare ulteriori rischi per la salute dei praticanti. A tal fine, è raccomandata la pratica di ridurre gli sforzi fisici durante le ore più calde come buona prassi per la prevenzione dei rischi lavorativi.