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Quali sono i punteggi Isa 2025, come vengono calcolati ed esempi concreti di applicazione

di Chiara Compagnucci pubblicato il
aggiornato con informazioni attualizzate il
Punteggi Isa 2024, cosa sono

Gli indicatori Isa, fondamentali per il concordato preventivo biennale, sono utilizzati da coloro che gestiscono un'impresa o che svolgono prevalentemente attivitŕ lavorativa autonoma. Spiegazioni e chiarimenti

Gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA) rappresentano il sistema avanzato introdotto dall’Agenzia delle Entrate per valutare il livello di affidabilità fiscale dei contribuenti titolari di partita IVA, siano essi professionisti o imprese, nel rispetto delle normative tributarie. Dal periodo d’imposta 2018, gli ISA hanno definitivamente sostituito i precedenti studi di settore, puntando al rafforzamento della compliance tra cittadino e amministrazione fiscale. La loro funzione, accentuata da una logica premiale, si fonda su criteri oggettivi e su una pluralità di dati, sia storici che strutturali, per incentivare comportamenti fiscali trasparenti e responsabili e per selezionare con maggiore accuratezza le posizioni a rischio di evasione.

Cosa sono gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA) e a chi si applicano

Gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale sono modelli elaborati annualmente che assegnano a ciascun soggetto tenuto all’applicazione un punteggio di affidabilità su una scala da 1 a 10. Sono obbligatori per le imprese e i lavoratori autonomi titolari di partita IVA che esercitano un’attività per la quale l’ISA è stato approvato e che non ricadano in una delle specifiche cause di esclusione stabilite dalla normativa (art. 9-bis, D.L. 50/2017 e provvedimenti attuativi).

Principali soggetti esclusi:

  • Contribuenti che hanno iniziato o cessato l’attività nel corso dell’anno
  • Soggetti che dichiarano ricavi o compensi superiori a 5.164.569 euro
  • Coloro che applicano regimi fiscali agevolati (ad es. forfettario, regimi minimi)
  • Imprese multi-attività, quando i ricavi/compensi delle attività non prevalenti superano il 30% del totale
  • Casi di liquidazione, procedure concorsuali od operazioni straordinarie
L’obbligo di applicazione resta in capo ai titolari di attività prevalente ricompresa in uno degli ISA approvati. Anche in presenza di cause di esclusione, in determinati casi (ad esempio imprese multi-attività) è comunque prevista la compilazione a fini statistici.

Struttura e funzionamento degli ISA, indicatori di affidabilità e anomalia

Il punteggio ISA deriva dalla media aritmetica di due categorie di indicatori:

  • Indicatori elementari di affidabilità: valutano la correttezza e solidità delle relazioni tra dati contabili e strutturali (ad esempio ricavi per addetto, valore aggiunto per addetto, reddito per addetto, durata e decumulo delle scorte).
  • Indicatori elementari di anomalia: segnalano incongruenze, errori rilevanti, incoerenze tra dati dichiarativi e informazioni presenti nei database esterni all’Agenzia (es. oneri finanziari, incidenza degli accantonamenti, plausibilità degli ammortamenti).
Gli indicatori di affidabilità possono assumere un valore tra 1 e 10, mentre gli indicatori di anomalia, in caso di presenza di anomalie o disallineamenti riducono significativamente la media complessiva (valori tra 1 e 5, oppure 1 per le anomalie più gravi). La personalizzazione delle stime, grazie al coefficiente individuale basato su dati degli otto anni precedenti, consente una valutazione più precisa e aderente alla storia economica del soggetto.

Esempio: per accedere ai benefici premiali occorre generalmente un punteggio medio minimo di 8. Un punteggio inferiore a 6 aumenta la probabilità che il contribuente sia inserito tra le posizioni a rischio per eventuali controlli mirati da parte dell’amministrazione finanziaria.

Come vengono calcolati i punteggi ISA 2025: dati richiesti e ruolo del coefficiente individuale

La determinazione del punteggio ISA avviene attraverso l’inserimento di una pluralità di dati economici, contabili e strutturali, integrati dai cosiddetti “dati precalcolati” forniti direttamente dall’Agenzia delle Entrate e riferiti a periodi d’imposta precedenti.

  • I dati si suddividono in tre categorie: informazioni dichiarative correnti (ad es. ricavi, tipo di attività, ammortamenti, tipologia dell’organizzazione), variabili strutturali e dati storici/territoriali – questi ultimi resi disponibili tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate e il cassetto fiscale.
  • Fondamentale è il coefficiente individuale, che misura la produttività e la marginalità, personalizzando la stima sulla base di otto annualità precedenti rispetto allo specifico modello di business (MoB) di appartenenza.
  • La media degli indicatori elementari , sia di affidabilità sia di anomalia, restituisce il punteggio finale.
Per il 2025, con il nuovo sistema ATECO e i correttivi straordinari, assume ulteriore rilevanza la verifica puntuale dei dati precalcolati per evitare che scostamenti o incoerenze influenzino negativamente il rating finale. Il contribuente può integrare la dichiarazione con eventuali ulteriori componenti positivi (senza sanzioni/interessi se versate entro i termini), al fine di migliorare il proprio profilo e accedere al regime premiale.

Regime premiale: soglie di punteggio, benefici e condizioni di accesso per il 2025

Il sistema ISA prevede un regime premiale a beneficio dei contribuenti più affidabili. I livelli di punteggio ai quali corrispondono i vantaggi sono individuati con provvedimento annuale dell’Agenzia delle Entrate. Per il 2025 sono previste le seguenti soglie:

  • Punteggio almeno pari a 9: accesso ai premi fiscali più ampi, tra cui esonero dal visto di conformità per compensazione di crediti IVA fino a 70.000 euro e imposte dirette/IRAP fino a 50.000 euro l’anno, sia annuali sia infrannuali. Esclusione dalla disciplina delle società non operative. Anticipazione di un anno dei termini di decadenza per i controlli fiscali. Esclusione dalla determinazione sintetica del reddito (reddito complessivo accertabile non superiore a 2/3 di quello dichiarato).
  • Punteggio almeno pari a 8/8,5: accesso a benefici ridotti, con esoneri per crediti IVA fino a 50.000 euro e crediti imposte dirette/IRAP fino a 20.000 euro (oppure 8,5 come media 2023-2024). Riduzione dei termini di accertamento di un anno.
  • Punteggio almeno pari a 8,5 o media 9 nel biennio: esclusione dagli accertamenti basati su presunzioni semplici.
Tabella sintetica benefici ISA 2025:
Beneficio Punteggio singolo 2024 Media 2023-2024
Esonero visto di conformità compensazione IVA = 70.000 € 9 9
Esonero visto di conformità imposte dirette/IRAP = 50.000 € 9 9
Esonero visto compensazioni IVA = 50.000 € 8 8,5
Esonero visto imposte dirette/IRAP = 20.000 € 8 8,5
Esclusione società di comodo 9 9
Esclusione accertamenti su presunzioni semplici 8,5 9
Riduzione termini accertamento di 1 anno 8
Esclusione redditometro (art. 38 DPR 600/1973) 9 9

I vantaggi si applicano sia valutando il punteggio per il solo anno d’imposta 2024 sia come media dei punteggi degli ultimi due anni (2023-2024).

Coloro che aderiscono al Concordato Preventivo Biennale beneficiano di tutte le premialità previste, indipendentemente dal punteggio ISA.

Casi di esclusione dagli ISA: condizioni, effetti sulla dichiarazione e compilazione

Pur in presenza di cause di esclusione (inizio/cessazione attività, periodo non normale, ricavi oltre soglia, multiattività, regimi forfetari), la modulistica fiscale impone spesso la compilazione del modello ISA per finalità statistiche, pur senza calcolo del punteggio. In questi casi, i benefici premiali ISA non spettano. Se l’attività prevalente cambia nel corso dell’anno o se vengono esercitate attività complementari rientranti nello stesso ISA, si applicano regole specifiche indicate in dettaglio nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.

Il rispetto delle soglie e delle modalità di compilazione dei quadri ISA (dati su personale, unità locali, beni strumentali, ecc.) è essenziale per evitare contestazioni o scostamenti futuri dalle stime personalizzate che possono influenzare controlli selettivi.

Adeguamento, ravvedimento operoso e gestione delle anomalie: come migliorare il punteggio ISA

Il contribuente che, in sede di dichiarazione, rilevi un punteggio ISA inferiore alle soglie desiderate può:

  • Correggere eventuali errori e carenze nell’inserimento dei dati dichiarativi
  • Rimuovere anomalie gestionali o documentali che hanno impattato sugli indicatori di anomalia
  • Indicare nel modello dichiarativo ulteriori componenti positivi rilevanti ai fini del calcolo delle imposte dirette, IRAP e IVA, senza sanzioni/interessi se il pagamento avviene nei termini
Il software “Il Tuo ISA” disponibile sul portale dell’Agenzia delle Entrate guida il contribuente nella simulazione e nella determinazione dell’adeguamento per massimizzare il rating. L’importanza del cosiddetto “campo annotazioni” è significativa: in presenza di eventi eccezionali o di coefficienti individuali distorsivi, la segnalazione motivata può essere valutata positivamente in sede di eventuale contraddittorio con l’Agenzia.

Esempi concreti di applicazione e simulazione del calcolo

Esempio 1: Un’impresa esercente attività di servizio ottiene un punteggio ISA di 7,56. Analizzando i dati emerge un’anomalia negli indicatori di incidenza degli oneri finanziari netti. Adeguando i dati e aggiungendo ulteriori componenti positivi pari a 3.000 euro, il punteggio raggiunge 8,2, garantendo così l’accesso al regime premiale per la compensazione dei crediti IVA senza visto di conformità fino a 50.000 euro.

Esempio 2: Un professionista ottiene un punteggio ISA pari a 5,9. Con una simulazione attraverso il software “Il Tuo ISA” individua la necessità di incrementare i compensi dichiarati di 4.000 euro per superare la soglia di 6, evitando così l’inserimento in liste di controllo selettivo per potenziale rischio di evasione.

Nella modulistica, tali adeguamenti vanno indicati nell’apposito campo della dichiarazione fiscale e dovranno essere pagati entro il termine di saldo delle imposte.