Gli indicatori Isa, fondamentali per il concordato preventivo biennale, sono utilizzati da coloro che gestiscono un'impresa o che svolgono prevalentemente attivitŕ lavorativa autonoma. Spiegazioni e chiarimenti
Gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA) rappresentano il sistema avanzato introdotto dall’Agenzia delle Entrate per valutare il livello di affidabilità fiscale dei contribuenti titolari di partita IVA, siano essi professionisti o imprese, nel rispetto delle normative tributarie. Dal periodo d’imposta 2018, gli ISA hanno definitivamente sostituito i precedenti studi di settore, puntando al rafforzamento della compliance tra cittadino e amministrazione fiscale. La loro funzione, accentuata da una logica premiale, si fonda su criteri oggettivi e su una pluralità di dati, sia storici che strutturali, per incentivare comportamenti fiscali trasparenti e responsabili e per selezionare con maggiore accuratezza le posizioni a rischio di evasione.
Gli Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale sono modelli elaborati annualmente che assegnano a ciascun soggetto tenuto all’applicazione un punteggio di affidabilità su una scala da 1 a 10. Sono obbligatori per le imprese e i lavoratori autonomi titolari di partita IVA che esercitano un’attività per la quale l’ISA è stato approvato e che non ricadano in una delle specifiche cause di esclusione stabilite dalla normativa (art. 9-bis, D.L. 50/2017 e provvedimenti attuativi).
Principali soggetti esclusi:
Il punteggio ISA deriva dalla media aritmetica di due categorie di indicatori:
Esempio: per accedere ai benefici premiali occorre generalmente un punteggio medio minimo di 8. Un punteggio inferiore a 6 aumenta la probabilità che il contribuente sia inserito tra le posizioni a rischio per eventuali controlli mirati da parte dell’amministrazione finanziaria.
La determinazione del punteggio ISA avviene attraverso l’inserimento di una pluralità di dati economici, contabili e strutturali, integrati dai cosiddetti “dati precalcolati” forniti direttamente dall’Agenzia delle Entrate e riferiti a periodi d’imposta precedenti.
Il sistema ISA prevede un regime premiale a beneficio dei contribuenti più affidabili. I livelli di punteggio ai quali corrispondono i vantaggi sono individuati con provvedimento annuale dell’Agenzia delle Entrate. Per il 2025 sono previste le seguenti soglie:
Beneficio | Punteggio singolo 2024 | Media 2023-2024 |
Esonero visto di conformità compensazione IVA = 70.000 € | 9 | 9 |
Esonero visto di conformità imposte dirette/IRAP = 50.000 € | 9 | 9 |
Esonero visto compensazioni IVA = 50.000 € | 8 | 8,5 |
Esonero visto imposte dirette/IRAP = 20.000 € | 8 | 8,5 |
Esclusione società di comodo | 9 | 9 |
Esclusione accertamenti su presunzioni semplici | 8,5 | 9 |
Riduzione termini accertamento di 1 anno | 8 | — |
Esclusione redditometro (art. 38 DPR 600/1973) | 9 | 9 |
I vantaggi si applicano sia valutando il punteggio per il solo anno d’imposta 2024 sia come media dei punteggi degli ultimi due anni (2023-2024).
Coloro che aderiscono al Concordato Preventivo Biennale beneficiano di tutte le premialità previste, indipendentemente dal punteggio ISA.
Pur in presenza di cause di esclusione (inizio/cessazione attività, periodo non normale, ricavi oltre soglia, multiattività, regimi forfetari), la modulistica fiscale impone spesso la compilazione del modello ISA per finalità statistiche, pur senza calcolo del punteggio. In questi casi, i benefici premiali ISA non spettano. Se l’attività prevalente cambia nel corso dell’anno o se vengono esercitate attività complementari rientranti nello stesso ISA, si applicano regole specifiche indicate in dettaglio nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.
Il rispetto delle soglie e delle modalità di compilazione dei quadri ISA (dati su personale, unità locali, beni strumentali, ecc.) è essenziale per evitare contestazioni o scostamenti futuri dalle stime personalizzate che possono influenzare controlli selettivi.
Il contribuente che, in sede di dichiarazione, rilevi un punteggio ISA inferiore alle soglie desiderate può:
Esempio 1: Un’impresa esercente attività di servizio ottiene un punteggio ISA di 7,56. Analizzando i dati emerge un’anomalia negli indicatori di incidenza degli oneri finanziari netti. Adeguando i dati e aggiungendo ulteriori componenti positivi pari a 3.000 euro, il punteggio raggiunge 8,2, garantendo così l’accesso al regime premiale per la compensazione dei crediti IVA senza visto di conformità fino a 50.000 euro.
Esempio 2: Un professionista ottiene un punteggio ISA pari a 5,9. Con una simulazione attraverso il software “Il Tuo ISA” individua la necessità di incrementare i compensi dichiarati di 4.000 euro per superare la soglia di 6, evitando così l’inserimento in liste di controllo selettivo per potenziale rischio di evasione.
Nella modulistica, tali adeguamenti vanno indicati nell’apposito campo della dichiarazione fiscale e dovranno essere pagati entro il termine di saldo delle imposte.